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Per salmone e gamberi previsioni positive per il 2025 – Secondo i dati emersi da un recente report di Rabobank, l’industria globale dei gamberi sta attraversando una fase di riequilibrio, con i produttori che rallentano la crescita per ridurre il divario tra domanda e offerta. Questo dovrebbe portare, nella prima metà dell’anno, a una graduale ripresa dei prezzi. Contestualmente si prevede una ripresa della produzione asiatica di gamberi, sostenuta da un miglioramento della domanda nei mercati statunitense ed europeo.
Per quanto riguarda il salmone, le previsioni indicano che i prezzi rimarranno elevati, nonostante una crescita globale dell’offerta compresa tra l’1% e il 2% nella prima metà del 2025, rispetto ai bassi volumi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. In Norvegia, temperature marine più favorevoli e una migliore copertura vaccinale contro le ulcere invernali dovrebbero migliorare la produttività. Tuttavia, le raccolte anticipate di pesci di piccola taglia alla fine del 2024, dovute a pressioni da pidocchi di mare e meduse, hanno contribuito a una biomassa inferiore, limitando il potenziale di crescita. In Cile, una biomassa ridotta suggerisce un’offerta limitata di salmone; tuttavia, si prevede che temperature dell’acqua più fresche, conseguenti al fenomeno di El Niño, miglioreranno le condizioni biologiche, riducendo i tassi di mortalità e aumentando il peso medio delle catture, contribuendo a una crescita dell’offerta tra il 2% e il 3%.
Nonostante le sfide, il salmone rimane relativamente accessibile rispetto ad altre proteine animali di alto prezzo, potenzialmente attirando i consumatori attenti ai costi e aumentando la domanda. Questo, unito alla prevista diminuzione dei costi di alimentazione, dovrebbe segnare un punto di svolta nella redditività nella prima metà del 2025.
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