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Nel 2024 cresciuti del 5% i programmi di certificazione GSA – Nel settore ittico globale, la certificazione appare come un marchio di qualità, ma è anche garanzia di sostenibilità, sicurezza e responsabilità. I consumatori e gli stakeholder richiedono sempre più trasparenza e tracciabilità nei prodotti ittici, rendendo le certificazioni di terze parti uno strumento essenziale per accedere ai mercati internazionali e rafforzare la fiducia nel settore. Le aziende che investono nella certificazione non solo dimostrano il loro impegno verso pratiche più sostenibili, ma ottengono anche un vantaggio competitivo significativo in un mercato sempre più esigente. La certificazione non è quindi solo una scelta etica, ma una necessità strategica per la crescita e la credibilità dell’industria.
Nel 2024, la Global Seafood Alliance (GSA) ha registrato un incremento del 5% nei suoi programmi di certificazione Best Aquaculture Practices (BAP) e Best Seafood Practices (BSP), raggiungendo un totale di 4.168 strutture certificate in 45 paesi. Questo dato conferma la crescente attenzione del settore verso pratiche trasparenti e sostenibili, rispondendo alla domanda di maggiore tracciabilità e qualità da parte di consumatori e stakeholder.
Un elemento chiave di questa crescita è il tasso di fidelizzazione dell’88%, che dimostra come le aziende certificate continuino a investire per mantenere elevati standard di conformità. Nel 2024, i produttori certificati hanno implementato oltre 8.200 miglioramenti operativi per soddisfare i requisiti GSA: 2.602 riguardano la sicurezza alimentare, 2.566 la responsabilità sociale, 2.229 la responsabilità ambientale, 495 il benessere animale e 320 la tracciabilità.
“Questi numeri testimoniano l’impegno dell’industria ittica per un miglioramento continuo”, ha dichiarato Mike Kocsis, CEO di GSA. “Con oltre 8.200 azioni correttive, vediamo l’effettivo impatto degli standard di certificazione e il desiderio delle aziende di contribuire a una filiera ittica più sostenibile”.
Il 2024 ha segnato traguardi importanti per GSA, tra cui la certificazione del primo produttore BAP a quattro stelle nelle Isole Faroe, il primo allevamento certificato in Africa meridionale e i primi allevamenti di gamberi di mangrovie riconosciuti secondo gli standard GSA. Anche il settore della trasformazione ha risposto positivamente, con 540 impianti di lavorazione che hanno adottato gli standard di certificazione, contribuendo alla produzione di oltre 3,2 milioni di tonnellate metriche di prodotti ittici certificati.
Parallelamente, GSA ha rafforzato la sua presenza globale nel 2024, ospitando il Responsible Seafood Summit in Scozia, lanciando portali informativi in francese e tedesco e introducendo la piattaforma Prism in collaborazione con Wholechain per migliorare la tracciabilità della filiera ittica.
L’industria ittica sta evolvendo rapidamente e la certificazione GSA si conferma un fattore strategico per chi vuole distinguersi sul mercato. Gli investimenti in standard rigorosi non solo garantiscono benefici ambientali e sociali, ma permettono alle aziende di rispondere alle nuove sfide della sostenibilità e della trasparenza. Con una traiettoria di crescita costante, il 2025 potrebbe segnare un ulteriore rafforzamento della certificazione come pilastro dell’industria ittica globale.
Nel 2024 cresciuti del 5% i programmi di certificazione GSA
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