L’evento di alto livello dedicato alla pesca e all’acquacoltura conclusosi IL 4 ottobre ci ha avvicinati un po’ di più verso un futuro in cui la sostenibilità (ambientale, economica e sociale) farà da traino allo sviluppo del settore nel Mediterraneo.
La Conferenza MedFish4Ever ha chiamato a raccolta funzionari di alto livello, pescatori, pescicoltori, scienziati, dirigenti, organizzazioni della società civile e altri esperti per fare il punto sullo stato dell’arte di un settore vitale quale è il settore della pesca e dell’acquacoltura e per concordare nuove azioni trasformative verso un futuro sostenibile. Hanno partecipato all’evento alti funzionari di governo di 20 paesi.
L’evento, ospitato dal governo di Malta e organizzato dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), in collaborazione con l’Unione europea, ha puntato i riflettori sui progressi compiuti e sulla necessità di individuare nuove soluzioni per far fronte alle criticità emerse dopo la firma della dichiarazione ministeriale MedFish4Ever, nel 2017. Questo storico accordo regionale concluso tra i paesi del Mediterraneo forniva un itinerario d’orizzonte di dieci anni verso la sostenibilità e il benessere del settore della pesca e dell’acquacoltura, nonché verso la conservazione dei preziosi ecosistemi marini del Mediterraneo e dei servizi ecologici che essi assicurano.
Rivolgendosi ai rappresentanti, il presidente della CGPM, Roland Kristo, ha sottolineato la necessità di un impegno costante di tutte le parti coinvolte: “La Dichiarazione MedFish4Ever ha gettato le basi per ulteriori sviluppi, ma è imprescindibile che i firmatari e le parti interessate continuino a collaborare. Il futuro successo del settore dipende dalla nostra dedizione collettiva e da un’idea condivisa di un futuro prospero, equo e sostenibile.“
Come è emerso nel corso della Conferenza, negli ultimi sei anni, sono stati fatti enormi passi in avanti sia nella pesca che nell’acquacoltura, un settore quest’ultimo incentivato in particolare dall’introduzione di strategie nazionali e dal lancio di centri informativi sull’acquacoltura. Per quanto riguarda la pesca, la maggiore collaborazione a livello internazionale ha creato i presupposti per l’affermazione di una governance regionale, in cui le principali attività di pesca siano gestite in modo efficace, anche grazie alla diffusione di una cultura del rispetto delle norme. I partecipanti alla Conferenza hanno riflettuto su come i piani di gestione basati su dati scientifici hanno trasformato la sostenibilità di alcuni importanti stock commerciali, su come sono state rafforzate le pratiche di monitoraggio, sorveglianza e applicazione delle norme, e su come questi traguardi hanno invertito le tendenze, in passato negative, dello sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche.
Hanno altresì discusso del crescente numero di iniziative volte a proteggere le specie e gli ecosistemi vulnerabili e delle azioni in corso per correggere gli squilibri di età e di genere che affliggono l’attuale forza lavoro. Come ha avuto modo di commentare Charlina Vitcheva, Direttrice generale per gli Affari marittimi e della pesca della Commissione europea, “Insieme, dovremmo assicurare la protezione degli ecosistemi mediterranei, garantire i servizi ecologici che offrono e i mezzi di sostentamento che forniscono alle comunità costiere e alle future generazioni, anche grazie al settore della pesca e dell’acquacoltura, e contrastare le attività illecite nel settore promuovendo una cultura della conformità.”
Azioni trasformative per far fronte alle criticità emergenti
Se è giusto celebrare le conquiste degli ultimi sei anni, il dibattito si è incentrato anche su come garantire il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi della Dichiarazione e su come prepararsi al meglio per il futuro.
La pesca e l’acquacoltura rivestono un ruolo fondamentale nella società del Mediterraneo. Ogni anno garantiscono all’economia regionale introiti per un totale di 8 miliardi di USD, dando lavoro a circa 700 000 persone lungo la catena del valore e contribuendo alla sicurezza alimentare e alla nutrizione di milioni di individui. Al tempo stesso, tuttavia, il settore è alle prese con molteplici e crescenti problemi, tra cui la pesca eccessiva, il degrado degli habitat, l’inquinamento causato da plastiche e sostanze chimiche, la pesca illegale, non dichiarata e non documentata (IUU), nonché la minaccia esistenziale posta dai cambiamenti climatici. La produttività della pesca commerciale è in calo, mentre la produzione regionale dell’acquacoltura è ancora lungi dal raggiungere il suo pieno potenziale. Per garantire un futuro sostenibile c’è bisogno di risposte trasformative e basate su dati scientifici, ed è proprio su questi aspetti che si è incentrata la Conferenza MedFish4Ever, individuando nel sostegno all’innovazione regionale nella ricerca e nella tecnologia un elemento essenziale della soluzione.
“Pur essendo consapevoli delle sfide sostanziali che ci aspettano, dobbiamo anche riconoscere le ampie opportunità di cambiamenti transformativi che sono alla nostra portata,” ha dichiarato Anton Refalo, Ministro maltese dell’Agricoltura, della Pesca e dei Diritti degli animali. “La Dichiarazione MedFish4Ever rappresenta la chiave di volta dei nostri sforzi collettivi e del nostro impegno commune per una pesca più sostenibile.”
La prima sera si è celebrata la consegna dei Premi MedFish4Ever, conferiti in riconoscimento di iniziative d’innovazione importanti nei settori della tecnologia della pesca, dell’acquacoltura e della lotta contro la pesca IUU. Le iniziative di Cipro, Croazia, Marocco, Spagna e Tunisia, nonché lo strumento di mappatura “Global Fishing Watch”, hanno ottenuto il plauso dei giudici, che hanno elogiato la qualità della ricerca e dello sviluppo in corso nei settori della pesca e dell’acquacoltura e che hanno auspicato un maggiore impegno nel favorire la diffusione di innovazioni vincenti.
Il Mediterraneo: un laboratorio per il resto del mondo
I progressi compiuti in quest’area, inoltre, faranno la differenza anche a livello globale. Le nazioni del Mediterraneo, uno dei mari più sfruttati al mondo, stanno infatti acquisendo esperienza nel far fronte alle sfide più urgenti della nostra epoca; la sua posizione unica, inoltre, consente al Mediterraneo di essere un laboratorio di soluzioni per altri mari e oceani. Gli approcci innovativi messi a punto a Malta forniranno utili modelli per affrontare problemi simili in tutto il mondo, nel tentativo di assicurare una sostenibilità di lungo termine delle operazioni di pesca e acquacoltura.
Underwater landscape with mullet in the Gulf of Naples during photography trip 2022©FAO_GFCM_Franco_Tulli
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