Il 26 ottobre è stata presentata dall’europarlamentare Massimo Casanova una interrogazione parlamentare, al Parlamento europeo, con richiesta di risposta scritta dal titolo “Moria diffusa e anomala di vongole nel mar Adriatico”.

“Dalla fine di luglio scorso, è stato riscontrato un esteso fenomeno di moria di vongole, iniziato già in primavera. L’ultima segnalazione giunge dal Molise, dove il settore quantifica in circa l’80% l’entità di tale fenomeno. Va altresì segnalato che il ciclo della riproduzione naturale della specie, negli ultimi due anni, è stato molto scarso, se non irrilevante. I pescatori della zona, al fine di non compromettere il futuro del comparto, hanno messo in atto una diminuzione volontaria dei giorni lavorativi previsti, che alla fine del mese di agosto ammontano a solo 16 giorni per tutto l’anno in corso. Dopo aver osservato il periodo di due mesi di fermo pesca obbligatorio (non retribuito) previsto dalle norme di legge, i pescatori hanno anche attuato un ulteriore mese di fermo volontario, dal 15 settembre al 15 ottobre scorsi. Tutto ciò non ha cambiato la situazione e la moria non accenna a diminuire”.

Il 4 gennaio è giunta la risposta scritta di Virginijus Sinkevičius a nome della Commissione europea.

“Nel 2023 la temperatura superficiale del Mare Adriatico è stata superiore rispetto alla media a lungo termine e gli elevati scarichi fluviali (dovuti alle forti precipitazioni) hanno ridotto la salinità costiera all’inizio dell’estate. Tali variazioni dei parametri oceanografici potrebbero costituire fattori di stress ambientale aggiuntivi per le vongole. Non sono stati notificati alla Commissione livelli eccezionali di mortalità di vongole in altre zone negli ultimi mesi.

Ai sensi della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, gli Stati membri sono tenuti a mettere in atto strategie per l’ambiente marino per conseguire un buono stato ecologico, garantendo in tal modo che le acque dell’UE e le specie che esse ospitano siano in buono stato di salute. Le strategie dovrebbero essere elaborate sulla base di 11 “descrittori”, che comprendono pesci e molluschi sfruttati a fini commerciali, tra cui le vongole.

L’ultima relazione disponibile sulle acque italiane del Mare Adriatico (programma di misure) si basa su informazioni raccolte prima del 2023 e non affronta la questione della recente moria di vongole.

La precedente relazione disponibile indica che nelle acque italiane del Mare Adriatico non è stato raggiunto il buono stato ecologico in relazione a questo descrittore.

La prossima relazione sullo stato dell’ambiente marino dovrebbe essere trasmessa alla Commissione entro il 15 ottobre 2024.

Il regolamento relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) consente agli Stati membri di attivare, nell’ambito dei loro programmi FEAMPA, interventi di protezione e stabilizzazione del reddito delle imprese acquicole attraverso compensazioni e regimi assicurativi. Inoltre nell’ambito di tali programmi gli Stati membri possono anche fornire sostegno all’acquacoltura che fornisce servizi ambientali e a interventi che garantiscano la salute e il benessere degli animali nell’acquacoltura”.

Massimo Casanova

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