Cambiamento climatico e declino delle specie ittiche – Un nuovo studio condotto dal dottor Angus Atkinson del PML (Plymouth Marine Laboratory) ha rivelato una minaccia silenziosa sotto le onde: il cambiamento climatico sta erodendo in modo significativo la capacità dell’oceano di fornire pesce. I risultati, pubblicati su Nature Communications, svelano un meccanismo di amplificazione nascosto all’interno della rete alimentare marina, mettendo in luce la vulnerabilità del nostro ecosistema marino.

Il declino del fitoplancton e la catena alimentare

Il cuore del problema risiede nelle diminuzioni anche minime del fitoplancton, causate dal riscaldamento climatico. Quando i livelli di fitoplancton diminuiscono solo del 16-26%, come previsto dai modelli globali, si verifica un crollo del 38-55% nella capacità di carico dei pesci. Questo fenomeno di amplificazione è il risultato di una catena alimentare più lunga e inefficiente, che ha implicazioni cruciali per la pesca globale.

Il ruolo del fitoplancton e la scoperta

Contrariamente alle aspettative, la temperatura non è il principale colpevole. La chiave risiede nella quantità complessiva di fitoplancton, che determina l’efficienza del trasferimento di energia attraverso la catena alimentare. Il riscaldamento degli oceani influisce indirettamente sui pesci, riducendo l’apporto di nutrienti dalle acque più profonde, modificando le dimensioni del fitoplancton e compromettendo il flusso energetico.

La gestione della pesca

Il dottor Atkinson sottolinea l’urgenza di considerare il cambiamento climatico nella gestione della pesca, evidenziando che le medie globali possono mascherare le minacce reali, con alcune delle diminuzioni più significative nelle aree di pesca concentrate. L’analisi globale del team rivela una vulnerabilità nascosta che richiede un approccio su più fronti per garantire una pesca sostenibile di fronte alle sfide imposte dal cambiamento climatico.

Il cambiamento climatico sta innescando un pericoloso effetto a catena negli oceani, minacciando la vitalità della pesca globale. Comprendere gli amplificatori nascosti all’interno della rete alimentare è cruciale per proteggere il futuro dei nostri oceani e delle risorse indispensabili che forniscono. La ricerca evidenzia la necessità di strategie “climate-smart” che combinino dati sulla struttura dimensionale del plancton e sofisticati modelli di simulazione computerizzata per preservare le risorse marine.

Cambiamento climatico e declino delle specie ittiche

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