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Allarme WWF per le risorse ittiche in vista del Fish Dependence Day – Dall’8 al 12 luglio, Roma ospiterà la 36esima edizione del Comitato per la Pesca della FAO (COFI), il più importante forum intergovernativo globale dedicato a temi cruciali per la pesca e l’acquacoltura. Questo evento riunisce i paesi membri della FAO per discutere e affrontare le sfide del settore ittico a livello mondiale.

Fish Dependence Day: l’allarme del WWF per le risorse ittiche

Parallelamente, il WWF, attraverso la sua campagna “Our Future“, richiama l’attenzione sul “Fish Dependence Day“, che segna il momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente la propria produzione annuale di pesce, molluschi e crostacei. Con il 58% degli stock ittici sovrapescati, il Mediterraneo è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo, una situazione aggravata dal cambiamento climatico e dall’inquinamento marino.

Consumo europeo di pesce

In Europa, ogni cittadino consuma in media 24 kg di pesce l’anno, con gli italiani che ne consumano 31,21 kg pro capite. Questo consumo elevato porta a una pressione insostenibile sugli stock ittici locali, rendendo necessarie le importazioni per soddisfare la domanda. La pesca eccessiva e la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) minacciano ulteriormente gli ecosistemi marini e le economie locali, con specie come nasello, sardina, gamberi e triglia di fango tra le più colpite.

Crisi climatica e pesca

La crisi climatica rappresenta una minaccia crescente per la produzione mondiale di pesce, con il riscaldamento degli oceani che riduce le popolazioni ittiche. Alcune aree tropicali potrebbero vedere una diminuzione fino al 40% delle risorse ittiche entro il 2100, con gravi conseguenze per le comunità che dipendono dalla pesca.

Il Mediterraneo

Il cambiamento climatico sta trasformando anche il Mediterraneo, con fenomeni come la tropicalizzazione del mare, che costringe le specie autoctone a spostarsi e lascia spazio a specie invasive. Questo ha portato a una riduzione delle specie autoctone fino al 40% in alcune aree. Inoltre, i bloom di meduse e la riduzione delle praterie di posidonia stanno diminuendo la capacità del mare di immagazzinare CO2, peggiorando ulteriormente la situazione ambientale.

La soluzione

Il WWF sottolinea l’importanza di comportamenti di consumo responsabili per proteggere gli ecosistemi marini e sostenere la pesca sostenibile. Adottare pratiche di pesca responsabile e implementare misure di gestione efficaci sono passi cruciali per mitigare gli impatti del cambiamento climatico e garantire la sostenibilità delle risorse ittiche.

L’edizione del COFI di quest’anno rappresenta quindi un’opportunità cruciale per affrontare le sfide della pesca e dell’acquacoltura a livello globale. Con l’Europa che continua a fare affidamento sulle importazioni per soddisfare la domanda interna di pesce, è fondamentale promuovere pratiche sostenibili e responsabili per proteggere le risorse marine per le generazioni future.

Allarme WWF per le risorse ittiche in vista del Fish Dependence Day

 

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