Autore: Andrea Martire Pagina 1 di 5

Evento conclusivo Pnt, gli interventi salienti

Tanti relatori d’eccezione per commentare lo stato della pesca nostrana

Contenuti elevati e grande partecipazione oggi, al convegno conclusivo del Pnt pesca ed acquacoltura organizzato da Agripesca. Abbiamo fatto il punto sullo stato dell’arte del comparto toccando tanti argomenti, dal tema sostenibilità all’accesso al credito passando per i limiti imposti dal regime di concorrenza europeo ed analizzando il mercato mondiale dal punto di vista della dotazione finanziaria.

L’incontro è stata occasione di confronto tra più voci, sempre alla ricerca del giusto modo di valorizzare la risorsa mare ed un’attività, quella della pesca, che tanto ha a che fare con il nostro essere italiani e mediterranei.

Ancora una volta Agripesca ha puntato i riflettori sulla necessità di avere normative che si concilino con il ciclo naturale e con le specificità dell’attività di prelievo dalla acque marine, con il tema dell’ammodernamento della flotta in chiave sostenibile e con l’impellenza di creare le condizioni di offerta aggregata per indurre le marinerie a riunirsi in strutture aggreganti.

Le sfide oggi sono globali e non possiamo più solcare le acque del mare nostrum da soli. Se è già complicato definire la portata del significato dell’arcipelago “mare”, strutturare una pesca competitiva diventa l’urgenza dell’oggi.

Le conclusioni del presidente Mario Serpillo hanno portato ad un parallelismo con il mondo agricolo, strozzato dalla burocrazia.

Si conclude in tal modo l’engagemenmt della Federazione Agricpesca nel Pnt. Ma siamo pronti a nuove ed ulteriori sfide.

Il finanziamento delle attività di pesca e acquacoltura

Convegno conclusivo nella sede nazionale

Si svolgerà giovedì 10 ottobre, nella sede nazionale di Agripesca di fronte alla Camera dei Deputati, l’evento conclusivo del Programma nazionale triennale, III annualità.

Sarà l’occasione per affrontare i temi, spinosi ma di fondamentale importanza, del finanziamento alle imprese di pesca e acquacoltura nel nostro Paese, e occasione per ribadire che Agripesca intende svolgere un ruolo di primissimo piano a sostegno delle marinerie d’Italia.

Sono i presupposti del convegno che sarà ospitato nella sala Bettino Craxi a partire dalle ore 10:30, e che vedrà protagonisti i principali esponenti della Federazione.

Inseriamo di seguito il programma dei lavori

Si inizierà con gli onori di casa, con Toni Scilla, dirigente nazionale di Agripesca, e Michele Tucci, presidente regionale Agripesca Puglia, per continuare con gli interventi tecnici di Miche Ruiu, distretto rurale Ogliastra, Marco Pedol, sul tema del finanziamento alle imprese, e Antonino Chiaramonte, di Ancica – Uci.

I saluti istituzionali saranno affidati all’on. Caramiello mentre le conclusioni saranno appannaggio del presidente nazionale di Agripesca, Mario Serpillo.

L’ingresso è naturalmente libero e sarà predisposta la diretta facebook sulla pagina della Federazione Agripesca.

Campania, l’innovazione nella pesca

Si svolgerà ad Ispani, nei pressi di Sapri, l’incontro “La pesca in Campania ed il suo futuro attraverso l’innovazione”. La data prescelta è quella di sabato 21 settembre.

Il convegno è senza scopo di lucro ed è realizzato con il finanziamento del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare (Programma PNT).

L’incontro, che si avvarrà della presenza di esperti del settore in vari campi, avrà l’obiettivo di informare sulle possibilità di naccesso ai bandi con la relativa spiegazione delle procedure da seguire, ed intende evidenziare come i finanziamenti possano facilitare l’adozione di tecnologie innovative per la pesca e l’acquacoltura sostenibile.

L’elemento di novità è portato dalla presenza di Antonino Chiaramonte, che parlerà dell’utilizzo della canapa nella pesca. Un focus particolare sarà riservato alla creazione di reti.

Il presidente Mario Serpillo tirerà, come di consueto, le conclusioni dell’importante giornata di studi.

Trapani, si parla del futuro della pesca

Sabato 14 settembre, dalle ore 9.30 presso l’Ittiturismo La Tramontana, a Trapani, abbiamo dato vita ad una tavola rotonda proiettata sul futuro.

Ci siamo confrontati, avvalendoci dell’esperienza e del know how dei prestigiosi relatori, su un’idea di futuro della pesca, vista attraverso le lenti della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica, ambedue necessarie per la sopravvivenza e lo sviluppo del prezioso comparto.

Gli obiettivi dell’Agenda 2030, le condizioni del mare nostrum, i costi ormai insostenibili per i pescherecci e la necessità di essere attrattivi per una nuova schiera di lavoratori, ci inducono a guardare al futuro con una costante tensione verso l’introduzione di alcune novità sostanziali, ormai non più procrastinabili.

Come può avvenire tale passaggio, in che tempi e soprattutto in base a quali strumenti? Ed inoltre, come reperire la dotazione finanziaria necessaria per i pescatori della nostra flotta? Sono stati gli argomenti principali dell’incontro, che si è avvalso delle competenze di Domenico Leone, presidente Agripesca Sicilia, Marco Pedol, esperto di Em Associates, Natale Amoroso, presidente o.p. pesca di Trapani e Giuseppe Marino, dirigente Agripesca Sicilia.

Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale di Agripesca, Mario Serpillo.

Anche il palato ha ottenuto soddisfazione in quanto i lavori sono stati conclusi da un ricco show cooking.

Granchio blu, c’è il Commissario

Sarà il dott. Enrico Caterino, già prefetto di Rovigo e Ravenna e Commissario straordinario al comune di Torre Annunziata, il Commissario designato per gestire l’emergenza legata al granchio blu. È stato presentato stamane, a Palazzo Chigi, dai ministri che lo hanno selezionato; Lollobrigida e Pichetto Fratin.

“Il granchio blu, da specie alloctona, sta diventando stanziale anche ne mediterraneo, complice l’innalzamento della temperatura delle acque”, le parole del titolare dell’Ambiente mentre il collega della compagine di Governo ha fatto riferimento “alla compromissione delle attività economiche e turistiche”.

Il numero uno di Via XX Settembre non ha nascosto che sia un’emergenza che viene da lontano; “già nell’87 vi era un documento della Fao che invitava a non sottovalutare la presenza del crostaceo, ora agiamo in emergenza ma dobbiamo imparare a prevedere, gli scenari cambiano sempre più velocemente”.

Il primo atto ostile verso il granchio blu risale al luglio 2023, quando diverse sigle di settore inviarono al Ministro una lettera per segnalare le difficoltà dell’ittica e dell’acquacoltura. Da allora, è stato predisposto un Piano Strategico che ha già erogato i primi dodici milioni di indennizzi e prevede di elargirne altri 15.

Quali sono i compiti del Commissario, e dove sarà ubicato? La sede sarà a Roma, nell’ambito del Masaf ma non si esclude di individuare altre sedi secondarie ed operative nei pressi dell’epicentro, parliamo quindi dell’alto Adriatico tra Ravenna e Chioggia, o in altre realtà territoriali. “Gli obiettivi che il dott. Caterino dovrà cercare di perseguire sono molteplici; occorre contrastare la proliferazione del pericoloso crostaceo, così come individuare strategie di valorizzazione commerciale, perché è molto apprezzato”, ha affermato ancora il Ministro Lollobrigida. Sullo sfondo il risultato più ambizioso, la realizzazione di un Piano di azione strategica più su larga scala per gestire al meglio l’ambiente marino.

Pagina 1 di 5

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy