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Blue Economy Report: performance e prospettive – È stata recentemente pubblicata la nuova edizione del Blue Economy Report, documento che,  basandosi sugli ultimi dati disponibili, è in grado di fornire un’analisi dettagliata dei settori che compongono l’economia blu europea e delle loro performance. L’economia blu, che include tutte le attività economiche legate agli oceani, ai mari e alle coste, gioca un ruolo cruciale nello sviluppo economico sostenibile.

Il report copre una vasta gamma di settori, tra cui pesca, acquacoltura, turismo costiero, trasporto marittimo, porti ed energie rinnovabili marine. Questi settori sono fondamentali per l’economia dell’UE, contribuendo non solo alla crescita economica, ma anche alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza alimentare.

I dati più recenti di Eurostat, riferiti al 2021, mostrano una forte performance dell’economia blu dell’UE:

– Occupazione: 3,6 milioni di persone impiegate (+17% rispetto al 2020)
– Fatturato: qQuasi 624 miliardi di euro (+21% rispetto al 2020)
– Valore Aggiunto Lordo (VAL): 171 miliardi di euro (+35% rispetto al 2020)

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia di Covid-19 e all’aumento dei prezzi dell’energia causato dall’invasione russa dell’Ucraina, la maggior parte dei settori dell’economia blu ha visto miglioramenti significativi. Tuttavia, il turismo costiero non si è completamente ripreso dalle restrizioni della pandemia.

Tra il 2015 e il 2021, diversi settori hanno registrato una crescita notevole:

– Eolico offshore: +326%
– Costruzioni e riparazioni navali: +54%
– Trasporti marittimi: +29%
– Risorse biologiche marine: +27%
– Attività portuali: +11%

Il turismo costiero è rimasto il settore principale dell’economia blu, generando il 29% del VAL dell’economia blu dell’UE nel 2021 e impiegando il 54% della forza lavoro del settore.

Il settore delle energie rinnovabili marine, principalmente l’eolico offshore, ha visto una crescita impressionante, con profitti lordi stimati a 2,4 miliardi di euro e un VAL di 3,3 miliardi di euro nel 2021, segnando un aumento del 45% rispetto all’anno precedente. Anche il settore delle risorse biologiche marine ha registrato un aumento del 24%, con profitti lordi valutati a 9,7 miliardi di euro.

Il report di quest’anno pone un’enfasi particolare sul contributo dei settori dell’economia blu alla transizione energetica. L’UE è in prima linea nello sviluppo di tecnologie energetiche marine, tra cui energia dalle onde, maree ed eolico offshore, cruciali per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE.

Malgrado i progressi, la flotta peschereccia dell’UE affronta sfide significative. Nonostante una riduzione del 25% nel consumo di carburante e nelle emissioni di CO2 dal 2009 al 2021, l’efficienza del carburante è peggiorata a causa dell’aumento dei prezzi. Dal 2023, l’UE ha lanciato il partenariato per la transizione energetica nel settore della pesca e dell’acquacoltura, mirato a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere fonti energetiche più pulite.

Il documento evidenzia anche i potenziali impatti dei cambiamenti climatici sull’economia blu. Se non verranno aumentati i livelli di protezione costiera, i danni economici annuali dovuti alle inondazioni potrebbero raggiungere tra 137 e 814 miliardi di euro entro il 2100, mettendo in evidenza la vulnerabilità delle comunità costiere, in particolare nelle regioni ultraperiferiche dell’UE.

Blue Economy Report: performance e prospettive 

 

 

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