Categoria: Economia del mare Pagina 6 di 494

Federpesca al G7 con la mostra “In Mare”

Federpesca al G7 con la mostra “In Mare”

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In occasione del G7 Agricoltura e Pesca, in programma a Siracusa, Federpesca sarà presente all’esposizione “Divinazione” organizzata dal MASAF nell’isola di Ortigia dal 21 al 29 settembre, con la mostra immersiva “In Mare” che sarà possibile visitare presso il Molo Zanagora.

“Si tratta di un’esperienza visiva e sonora alla scoperta del mondo della pesca” ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo.

“Un percorso sensoriale all’interno di una cupola geodetica, in cui il visitatore può immergersi fisicamente ed emotivamente in storie – fatte di passione, sacrificio e dedizione – di donne e uomini che ogni giorno si impegnano a offrire i migliori prodotti ittici, scoprendo la loro vita attraverso immagini e suoni che raccontano il mare.”

Nell’ambito dell’esposizione, Federpesca vuole infatti contribuire al racconto del settore agroalimentare italiano, nel quale il prodotto ittico rappresenta un’eccellenza in termini di qualità, sostenibilità, sicurezza alimentare che non ha eguali nel mondo.

Nel percorso espositivo organizzato da Federpesca, la potenza evocativa delle immagini e dei suoni è alla base della struttura del progetto e rende possibile la creazione di un percorso di storytelling incentrato nella narrazione di quanto sia duro il lavoro dei pescatori, quanta cura per il prodotto e quanta attenzione per l’ambiente che li circonda caratterizzi il loro quotidiano. In questo modo Federpesca vuole affiancare alla comunicazione tradizionale anche una narrazione incentrata sulla potenza evocativa delle immagini e dei suoni, per avvicinare i visitatori ad un mondo poco conosciuto e spesso mal raccontato. Per far capire quanti sacrifici e professionalità ci siano dietro al percorso che porta i migliori prodotti ittici dal mare alle nostre tavole.

Appuntamento presso il Molo Zanagora dal 21 al 29 settembre, per salire a bordo con Federpesca.

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Unci Sicilia: la blue economy come modello di sviluppo per i borghi marinari

Unci Sicilia: la blue economy come modello di sviluppo per i borghi marinari

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I borghi marinari rappresentano un’importante opportunità di crescita e di sviluppo per la blue economy e i Centri di assistenza tecnica alle cooperative possono svolgere un ruolo centrale nel rilancio delle imprese mutualistiche e nell’agevolare il rapporto con la pubblica amministrazione, soprattutto in una fase economica e sociale delicata come quella che stiamo attraversando.

Su questo tema si è svolta nell’antico borgo marinaro di Ognina, a Catania, una tavola rotonda organizzata dall’Unci Sicilia, che ha visto la presenza del presidente nazionale dell’Unci, Andrea Amico, del numero uno di Unci AgroAlimentare, Gennaro Scognamiglio, del deputato Giuseppe Castiglione, già sottosegretario di Stato, della direttrice regionale di Unci Sicilia, Luisa Tosto, il presidente della Federazione territoriale Unci Catania, Antonino Gradito, e dei vertici degli ordini professionali dei Dottori commercialisti e dei Consulenti del lavoro.

Fare sistema e valorizzare le risorse del territorio, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali, le forze sociali e imprenditoriali, è la strategia condivisa dalle associazioni di settore, dai tecnici e dagli esponenti politici.

In particolare, Castiglione, a cui sono state affidate le conclusioni del convegno, ha sottolineato che: “I valori del rispetto dell’ambiente, della sostenibilità, della biodiversità sono fondamentali e fanno parte di una strategia europea. Oggi ci sono le risorse come i fondi strutturali e il Pnrr”.

Un compito significativo, quindi, nell’attivazione di un percorso che vada in questa direzione può essere svolto dagli sportelli allestiti in tutte le province siciliane dall’Unci regionale, strutturate in rete, in modo da poter garantire stessi servizi e medesima qualità ad ogni utente, dovunque residente Grazie a questa configurazione operativa il Cat è in grado di garantire:

• Capacità di comprendere appieno le esigenze della imprenditorialità cooperativa per ogni settore di competenza;

• Capacità di fornire consulenza personalizzata ad alto valoreaggiunto;

• Capacità di progettare e gestire strumenti innovativi;

• Tempestività nella risposta allacooperativa richiedente.

Sul portale dell’Unci www.uncisicilia.eu è prevista un’apposita sezione dedicata al Cat, che offre informazioni sui servizi erogati. Per ulteriori notizie è possibile contattare la sede di Unci Sicilia allo 091/308340 oppure inviare una email all’indirizzo unciregionalesicilia@gmail.com.

In un’ottica di programmazione e promozione dello sviluppo, l’Unci, in tutte le sue articolazioni (Unci nazionale, Unci AgroAlimentare, Unci Sicilia, Promocoop), parteciperà all’appuntamento internazionale del G7 Agricoltura, che si terrà a Siracusa dal 26 al 28 settembre, e sarà anche presente, con un proprio spazio, a “Divinazione Expo 24”, una grande esposizione dedicata al sistema agroalimentare, alla pesca e alle eccellenze italiane, con circa 120 stand, che si svolgerà nell’incantevole isola di Ortigia, nella città di Archimede, dal 21 al 29 settembre, in concomitanza con il G7.

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Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: mitilicoltura gravemente danneggiata da clima e granchio blu, dichiarare stato di calamità

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: mitilicoltura gravemente danneggiata da clima e granchio blu, dichiarare stato di calamità

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“Gli allevamenti di molluschi stanno vivendo una vera e propria crisi sistemica. A colpire il settore non è soltanto la presenza in mare di una specie vorace e invasiva come il granchio blu, ma anche i mutamenti climatici, che stanno decimando la produzione e rischiano di comprometterla a lungo”.

A lanciare l’allarme è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare.

“Siamo di fronte a una situazione molto grave – prosegue il rappresentante dell’associazione del mondo cooperativistico – che interessa tantissime realtà in tutto il Paese. L’aumento delle temperature medie, in particolare durante la stagione estiva, con ondate di caldo di notevoli proporzioni, sta determinando una serie di fenomeni a catena, che compromettono l’equilibrio dell’ecosistema marino, minacciando la biodiversità e agevolando la presenza e la diffusione di specie invasive. In particolare, le alte temperature durante la fase riproduttiva e la scarsa ossigenazione delle acque provocata dalla proliferazione di microorganismi e specie vegetali, che producono mucillagine, crea una condizione di invivibilità per i molluschi, decimando la produzione degli allevamenti di cozze e vongole.

Un problema che si è già verificato lo scorso anno e che questa estate è risultato ancora più consistente. Intere aree, con produzioni tipiche e di qualità sono state messe in ginocchio e gli allevamenti irrimediabilmente danneggiati, con pesanti conseguenze economiche e occupazionali. La produzione di molluschi made in Italy sta scomparendo dalle tavole e si profila un Natale con prodotti di importazione e minore qualità, casomai a prezzi lievitati”.

“C’è assoluto e urgente bisogno – conclude Scognamiglio – di un intervento straordinario delle istituzioni. Chiediamo innanzitutto che il governo dichiari lo stato di calamità per la mitilicoltura. Più in generale, occorre prendere atto dell’impatto negativo che i cambiamenti climatici hanno sull’intero settore della pesca e mettere in campo provvedimenti mirati. La pesca e l’acquacoltura debbono avere accesso a pieno titolo al Fondo rischi climatici. Il Piano triennale Pesca, programma specifico a supporto del comparto, va rifinanziato per il triennio 2025-2028, per conseguire gli obiettivi di innovazione e ricambio generazionale, a lungo attesi dagli operatori e fortemente richiesti dal mercato. Infine vanno attivati strumenti di tutela sociale per i lavoratori”.

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G7 Agricoltura e Pesca, Borriello: “Per la prima volta si parlerà anche di pesca”

G7 Agricoltura e Pesca, Borriello: “Per la prima volta si parlerà anche di pesca”

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Nel documento finale del G7 Agricoltura e Pesca saranno presenti alcuni punti sui quali si sta lavorando che sono “la sovranità alimentare, cioè la libertà di produrre e decidere cosa mangiare, che può essere garantita a tutti. Il secondo elemento sarà il cibo di qualità che è poi quello che vede l’Italia competitiva sul piano del valore aggiunto e, abbiamo fatto aggiungere, due elementi per un’agricoltura più redditizia e sostenibile: i semi, che rappresentano l’intero patrimonio per produzioni qualitativamente migliori e un progetto sulla formazione”.

Lo ha affermato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida alla conferenza stampa di presentazione del G7 Agricoltura e Pesca che si svolgerà a Siracusa e al quale parteciperanno i ministri dell’Agricoltura e pesca dei sette paesi: Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa.

Il G7 Agricoltura e Pesca sarà “inclusivo” ha spiegato il capo gabinetto del Masaf Raffaele Borriello, “perché per la prima volta si parlerà anche di pesca e sarà aperto alle imprese e agli enti”.

Nell’ambito del G7 ci sarà anche un confronto con 10 paesi africani in uno specifico forum il 26 settembre sui temi dello sviluppo congiunto. Inoltre è previsto un confronto con gli studenti che si confronteranno su alcune tematiche il 27 mattina. Ma la maratona prevede diversi momenti di dibattito.

“Il 22 governo si confronterà con le rappresentanze nazionali del mondo agricolo e della pesca” ha aggiunto Lollobrigida. Incontro al quale sono previsti anche i ministri della Salute Orazio Schillaci, dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e una sessione sulla lotta al caporalato con il ministro del Lavoro Marina Calderone e i rappresentanti sindacali.

G7 Agricoltura e Pesca: il 23 incontro con i ministri Musumeci e Piantedosi

“Il 23 ci sarà un incontro pubblico sul contrasto alle agromafie” dove sono previsti anche i ministri della Protezione civile e il mare Nello Musumeci e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“Abbiamo provato a spalmare su più giorni un evento che promuove il sistema Italia in ogni prospettiva – ha detto Lollobrigida -, abbiamo cercato di toccare tutto quello di cui si occupa ministero agricoltura e Foreste, coinvolgendo anche altri colleghi di governo ma ci saranno tanti che verranno a dire la loro”.

Al G7 parteciperanno anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara, il ministro per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Sicilia Renato Schifani.

Ai lavori parteciperanno, tra gli altri, i sottosegretari al Masaf Luigi D’Eramo e Patrizio La Pietra e la consulta degli ex ministri dell’Agricoltura, e ancora i presidenti delle commissioni Agricoltura di Camera e Senato, Mirco Carloni e Luca De Carlo.

(Arm/Adnkronos)

ISSN 2465 – 1222

Fonte ADNKRONOS

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Linea Blu Discovery torna su RaiUno in collaborazione con Federpesca. Biondo: “Un racconto reale ed equilibrato di un settore dalle grandi potenzialità, ma con le sue difficoltà”

Linea Blu Discovery torna su RaiUno in collaborazione con Federpesca. Biondo: “Un racconto reale ed equilibrato di un settore dalle grandi potenzialità, ma con le sue difficoltà”

[[{“value”:”Francesca Biondo con Fabio Gallo, uno dei due presentatori di Linea Blu Discovery

di Angela Iantosca

Al via la seconda edizione di Linea Blu Discovery, un viaggio nel mondo della pesca italiana, in onda su Rai 1 e Rai Italia sabato 14, 21 e 28 settembre alle ore 14.00.

Un programma che nasce dalla collaborazione tra RAI, TvCom e Federpesca, con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e che vuole raccontare al grande pubblico il mondo della pesca industriale italiana.

Noi, per saperne di più, abbiamo intervistato Francesca Biondo, Direttore della Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca.

Cosa cambia rispetto all’edizione precedente?

“Abbiamo mantenuto la stessa linea dello scorso anno, ma abbiamo cambiato marinerie in modo da poter parlare anche di alcuni sistemi di pesca che nella prima stagione non avevamo raccontato”.

Nella prima puntata, del 14 settembre, Linea Blu Discovery porterà i telespettatori alla scoperta dell’Italia insulare.

“Fabio Gallo esplorerà Portoscuso, situata nel centro del Sulcis, nella Sardegna sud-occidentale. La fondazione e sviluppo di questa cittadina è legata a doppio filo con la nascita delle tonnare. Un sistema che oggi ha saputo evolversi ed innovarsi per rispondere agli alti standard di sostenibilità, selettività e rispetto della risorsa ittica. Un sistema intelligente, che permette al tonno di essere lavorato poco dopo la sua cattura conservando intatte tutte le sue caratteristiche.

Mentre Giulia Capocchi mostrerà Sciacca, che, affacciata sul canale di Sicilia, sembra un teatro a cielo aperto il cui palcoscenico è il mare e i protagonisti una comunità organizzata di pescatori che fanno parte della cooperativa di pescatori più antica d’Italia con i suoi 100 anni e più e che riesce a fare fronte comune per non lasciare indietro nessuno, anche grazie a corsi di formazione professionali destinati ai pescatori del futuro. Salperà a bordo di un peschereccio che effettua la pesca a strascico, per raccontare dell’impegno a tutela delle zone protette, ma anche del contributo alla pulizia dei mari dai rifiuti antropici attraverso le progettualità di Federpesca. L’idea è quella sempre di raccontare il settore dal punto di vista economico, ma anche della formazione dei giovani, della sostenibilità”.

Fabio Gallo e Giulia Capocchi i presentatori di Linea Blu Discovery

La seconda puntata unirà Marche e Calabria.

“Fabio Gallo sarà a San Benedetto del Tronto, borgo marinaro che ha scritto la storia della pesca oceanica. Dopo aver raccontato la tecnica a circuizione per la pesca di alici e sardine, parlerà con una Docente universitaria e biologa di come i cambiamenti climatici stiano avendo un forte impatto sulla diminuzione di questa risorsa ittica e come sia oggi imperativa la collaborazione con i pescatori per trovare soluzioni efficaci. Infine, si parlerà di come il nuovo corso di laurea in gestione della pesca dell’Università Politecnica delle Marche possa essere uno stimolo per tanti giovani a scoprire e avvicinarsi al mondo della pesca come settore dove poter costruire un futuro di soddisfazioni.

Giulia Capocchi sarà invece a Bagnara Calabra, un territorio in cui i monti si gettano a strapiombo nelle acque cristalline del Mediterraneo e in cui la pesca del pesce spada è stata il motore della crescita della marineria. Scoprirà la feluca, tecnica antica e affascinante per la cattura del pesce spada, che ha da sempre promosso selettività, stagionalità e rispetto della risorsa. Attraverso l’incontro con una “bagnarota”, scoprirà come le donne della pesca siano una colonna portante della marineria, capaci ancora oggi, attraverso pescherie mobili, di un continuo sviluppo del comparto ittico per l’economia del mare locale e di valorizzazione del pescato”.

Per la terza e ultima puntata andrete sulla costa tirrenica centro meridionale.

“Fabio Gallo accompagnerà il pubblico alla scoperta di Procida, un vero e proprio gioiello dell’arcipelago flegreo e un esempio di come la pesca ha saputo innovarsi a favore del ripopolamento di una particolare risorsa, il riccio di mare. Le telecamere mostreranno il primo allevamento di ricci in Italia, immergendosi nelle acque limpide dell’isola. Si parlerà di come l’attività della pesca possa diventare un’esperienza per tutti, grazie al pescaturismo. E di diversi progetti promossi da Federpesca legati all’Area Marina Protetta di cui Procida è parte, e di come la ricerca scientifica collabora con le flotte locali per salvaguardare i nostri mari.

Giulia Capocchi sarà invece a Livorno, le cui fiorenti attività portuali hanno saputo attirare nuovi cittadini, diventando così un esempio felice di inclusione e convivenza tra diverse culture, anche nel settore ittico. Al termine della battuta di pesca a strascico, visiterà il mercato ittico all’ingrosso la cui vendita del prodotto appena sbarcato avviene tramite il sistema innovativo dell’asta online e in cui a gestire tutto sono le donne della pesca”.

Avete avuto la possibilità di essere presenti sul set?

“Abbiamo avuto la possibilità di scegliere le tematiche e le persone da intervistare e fare un lavoro in stretta collaborazione con il programma, così come nella prima edizione del programma. C’è stato un confronto costante per far emergere il messaggio che volevamo far venire fuori. Anche io sono stata presente e, quando non potevo, ho delegato una collega di Federpesca. Oltre a seguire, ovviamente, il montaggio. Ad ogni puntata, poi, mi vedrete in video perché sarò intervistata su diverse tematiche”.

Che tipo di riscontro avete avuto dalla passata edizione?

“Da una parte con la scorsa edizione abbiamo avuto una grande soddisfazione rispetto ai numeri. In media abbiamo registrato 1 milione e mezzo di spettatori a puntata, numeri enormi per il nostro settore. Inoltre abbiamo riscontrato una maggiore fiducia dei nostri associati e dei nostri operatori. La presenza di Federpesca ha garantito che si trattasse di un racconto reale ed equilibrato di un settore dalle grandi potenzialità, ma con le sue difficoltà”.

Un momento della conferenza stampa che si è tenuta il 6 settembre alla presenza anche del Ministro Lollobrigida

Quali battaglie state portando avanti in questo momento?

“Due in particolare che ci guidano a guardare al futuro del settore. Una riguarda il rinnovamento della flotta: siamo in un momento particolare, anche perché l’Unione Europea ha deciso di far uscire un bando per la demolizione dei pescherecci piuttosto che per la loro trasformazione in mezzi meno inquinanti. Quindi noi stiamo lavorando nella direzione opposta: per il recupero e l’adeguamento. Altra battaglia è quella del ricambio generazionale: quindi l’obiettivo è la formazione e il reperimento di nuove forze”.

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