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Nuovo Toolkit SFP: mangimi sostenibili per l’acquacoltura

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Nuovo Toolkit SFP: mangimi sostenibili per l’acquacoltura – Il settore della mangimistica per l’acquacoltura gioca un ruolo cruciale nel mantenere delicati equilibri ecologici. Mentre la domanda globale di pesce cresce, garantire la sostenibilità dei mangimi diventa una sfida sempre più pressante. È in questo contesto che la Sustainable Fisheries Partnership (SFP) ha introdotto il suo Aquaculture Feed Solutions Toolkit, una risorsa progettata per aumentare la trasparenza e promuovere ingredienti più sostenibili nei mangimi per l’acquacoltura.

Questo toolkit rappresenta un passo fondamentale per l’industria ittica, fornendo alle aziende oltre 80 strumenti, standard e iniziative che aiutano a gestire i rischi legati al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità. Aziende leader come Sainsbury’s, Tesco, Thai Union e Walmart hanno già fissato obiettivi ambiziosi per migliorare la sostenibilità dei mangimi nei loro prodotti. Secondo Paul Bulcock, responsabile informazioni sull’acquacoltura di SFP, l’adozione di politiche di sostenibilità legate ai mangimi può migliorare la reputazione dell’acquacoltura come settore a basse emissioni di carbonio.

L’acquacoltura, che oggi fornisce oltre il 50% dei prodotti ittici consumati nel mondo, ha un enorme potenziale come fonte alimentare sostenibile. Tuttavia, il mangime rimane uno dei maggiori contributori agli impatti ambientali, rappresentando fino al 70-80% delle emissioni di carbonio associate all’acquacoltura e fino al 90% degli impatti sull’uso del suolo e dell’acqua. Il Feed Solutions Toolkit offre un’aggregazione senza precedenti di risorse per aiutare le aziende ittiche a identificare i rischi e adottare misure concrete per ridurre questi impatti.

Realizzato con il supporto della Walmart Foundation, il toolkit è parte del progetto “Affrontare gli impatti di carbonio e biodiversità dell’acquacoltura“, che mira a promuovere pratiche responsabili su larga scala.

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Mitsubishi Corporation investe in acquacoltura sostenibile

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Mitsubishi Corporation investe in acquacoltura sostenibile – La giapponese Mitsubishi Corporation (MC) ha da poco annunciato un interesse significativo nel settore dell’acquacoltura attraverso un investimento in Finnforel, azienda finlandese specializzata nella produzione di trote. Si tratta di un investimento che ha l’obiettivo di supportare l’espansione internazionale dell’azienda  specializzata nella produzione ittica  con sistemi di acquacoltura a ricircolo (RAS) e a rafforzare le pratiche di allevamento sostenibile su scala globale.

Finnforel è nota per la capacità produttiva di circa 3.000 tonnellate di trote all’anno. L’obiettivo dell’azienda è sviluppare maggiormente il proprio modello di gigafactory, che, all’allevamento delle trote, unisce anche la lavorazione e il confezionamento direttamente sul posto riducendo significativamente i tempi di trasporto e anche l’impatto ambientale lungo tutta la catena di distribuzione.

Secondo Pekka A Viljakainen, CEO e co-fondatore di Finnforel, l’investimento di Mitsubishi rappresenta un passo cruciale per la diffusione delle tecnologie RAS su scala globale.

Viljakainen ha dichiarato: “La nostra mission è proteggere i mari e nutrire il pianeta. Per riuscirci, abbiamo bisogno di partner strategici che ci aiutino a diffondere il nostro know-how tecnologico a livello internazionale. Siamo molto orgogliosi di collaborare con Mitsubishi, che ci supporta con risorse e canali di distribuzione globali.”

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) sottolinea l’importanza degli alimenti acquatici nella dieta globale, che rappresentano il 15% del consumo di proteine animali. Nel 2021, il consumo pro capite globale di prodotti ittici ha raggiunto i 20,6 chilogrammi, un valore destinato a crescere del 12% entro il 2032.

Akihiko Soga, COO della divisione prodotti marini di MC, ha espresso entusiasmo per l’investimento: “Siamo felici di sostenere Finnforel nel suo percorso verso un approvvigionamento proteico sostenibile. Il loro concetto di gigafactory, che gestisce l’intero ciclo di produzione, dall’allevamento alla lavorazione, è in linea con i nostri obiettivi di sostenibilità e innovazione nell’approvvigionamento alimentare.”

Grazie a questa collaborazione, Finnforel e Mitsubishi puntano a rafforzare la sicurezza alimentare globale e a promuovere una produzione ittica più efficiente e rispettosa dell’ambiente.

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I molluschicoltori europei chiedono la creazione di una Politica Comune per l’Acquacoltura

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I molluschicoltori europei chiedono la creazione di una Politica Comune per l’Acquacoltura – L’European Mollusc Producers Association (EMPA) ha organizzato questa settimana il suo primo evento al Parlamento europeo a Strasburgo, in un momento di crisi multipla per un settore della produzione alimentare che potrebbe essere fondamentale per affrontare numerose sfide politiche.

Gli allevatori di molluschi fanno affidamento sulla qualità delle acque in cui vivono i loro animali e soffrono sempre di più di contaminazione da malattie o inquinanti. Questo è uno dei motivi principali per cui il settore dei molluschi dell’UE è oggi in crisi, nonostante sia un settore chiave per affrontare molte preoccupazioni politiche.

“Una professione che contribuisce agli obiettivi di autonomia alimentare. Un settore di attività che crea posti di lavoro. Un attore chiave nella sostenibilità del nostro ambiente, che agisce come pozzo di azoto o come mezzo per combattere l’erosione costiera”, ha spiegato la deputata francese del PPE al Parlamento europeo Isabelle Le Callennec all’evento di Strasburgo da lei ospitato. L’EMPA ha presentato il suo “Manifesto per lo sviluppo sostenibile del settore europeo dei molluschi” come un elenco di rivendicazioni politiche e obiettivi per i prossimi 5 anni. In esso, i produttori di molluschi chiedono la rigorosa attuazione delle normative ambientali relative al trattamento delle acque reflue e alla gestione delle acque, il sostegno politico allo sviluppo del settore e la valorizzazione e la compensazione dei servizi ecosistemici forniti dal settore [1].

L’allevamento di molluschi è il settore di produzione di proteine ​​animali con il più basso impatto ambientale. Le “Linee guida strategiche dell’UE per un’acquacoltura UE più sostenibile e competitiva per il periodo 2021-2030” richiedono la “diversificazione dell’acquacoltura UE verso specie non alimentate e a basso livello trofico con un impatto ambientale inferiore” [2].

“Le ambizioni dell’Unione Europea per l’acquacoltura sono tanto audaci quanto necessarie”, ha dichiarato Addy Risseeuw, Presidente dell’EMPA, nel suo discorso. “L’UE immagina un futuro in cui l’acquacoltura sostenibile svolge un ruolo fondamentale nella sicurezza alimentare, nella sostenibilità ambientale e nella resilienza economica. Sfortunatamente, la realtà sul campo è molto diversa. Non solo il settore non sta crescendo: stiamo diminuendo anno dopo anno”, ha affermato.

L’ultimo punto del Manifesto chiede infatti la creazione di una “Politica comune dell’UE per l’acquacoltura” che stabilisca obiettivi vincolanti e indicatori di sviluppo misurabili come unico modo per invertire questa tendenza e sbloccare il pieno potenziale del settore dei molluschi dell’UE.

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Accordo su possibilità di pesca nel Baltico per il 2025

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Accordo su possibilità di pesca nel Baltico per il 2025 – Il Consiglio dell’Unione europea ha raggiunto un accordo politico sulle possibilità di pesca nel Mar Baltico per il 2025, a seguito della proposta della Commissione dello scorso agosto.

Il Consiglio ha adottato le proposte di catture totali ammissibili (TAC) per diversi stock chiave, tra cui lo spratto (-31%) e la platessa (rollover). Per il merluzzo orientale e il merluzzo occidentale, il Consiglio ha deciso di stabilire solo TAC per le catture accessorie, quindi la pesca rimarrà limitata alle catture accidentali, prendendo di mira altre specie. Anche l’aringa del Baltico occidentale avrà, in linea di principio, un TAC solo per le catture accessorie, ma il Consiglio ha mantenuto un’eccezione per i pescatori costieri su piccola scala. Anche le catture di salmone nel bacino principale sono limitate alle catture accessorie, tranne durante l’estate nelle zone costiere del Mare di Åland e del Golfo di Botnia. L’accordo consente notevoli aumenti nelle catture di aringa di Botnia (+21%), aringa di Riga (+10%) e aringa del Baltico centrale (+108%).

Il Consiglio ha seguito la proposta della Commissione su numerosi elementi. Tuttavia, la Commissione è preoccupata che alcuni elementi dell’accordo abbiano meno probabilità di contribuire al recupero di determinati stock rispetto alla proposta della Commissione e potrebbero non essere in linea con il quadro giuridico applicabile, incluso il piano pluriennale del Baltico. Questo è il caso delle catture totali ammissibili (TAC) per lo spratto e l’aringa occidentale, nonché della pesca commerciale mirata continuata per l’aringa del Baltico occidentale e della pesca ricreativa per il salmone del bacino principale.

Nel complesso, la situazione ambientale disastrosa del Mar Baltico rende urgente l’attuazione completa della legislazione dell’UE a tutti i livelli, in modo efficace e sistematico.

Accordo su possibilità di pesca nel Baltico per il 2025

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Conferenza IFFO: il ruolo dell’industria degli ingredienti marini

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Conferenza IFFO: il ruolo dell’industria degli ingredienti marini – Si è tenuta, come da programma, lo scorso mercoledì la conferenza annuale organizzata dalla Marine Ingredients Organization (IFFO). 530 delegati provenienti da 43 paesi si sono incontrati a Lisbona per confrontarsi e analizzare opportunità e sfide nella catena del valore degli ingredienti marini.
Quattro sessioni di lavoro in tre giornate: due dedicate alle dinamiche di mercato e altre due all’analisi delle strategie future.

Toccati temi centrali per l’industria degli ingredienti per mangimi. Particolare attenzione è stata posta alla domanda e offerta di ingredienti marini e alle prospettive dell’industria oltre i tradizionali prodotti come farina e olio di pesce. Un focus di rilievo è stato riservato al tema degli ingredienti marini nella promozione della salute umana.

Petter Johannessen, direttore generale dell’IFFO, ha dichiarato: “Tutti riconosciamo che un mangime di qualità è alla base di un cibo di qualità. Questo comporta una grande responsabilità, che include la necessità di misurare con precisione l’impatto ambientale e sociale delle nostre attività”.

Conferenza IFFO: il ruolo dell’industria degli ingredienti marini

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