Categoria: Pesce In Rete Pagina 31 di 924

Riutilizzare l’olio delle conserve: un’opzione nutriente e sostenibile

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Riutilizzare l’olio delle conserve: un’opzione nutriente e sostenibile  – In cucina anche i gesti più semplici possono fare la differenza, sia per il gusto dei nostri piatti che per il nostro impatto ambientale. Un esempio concreto è il riutilizzo dell’olio delle conserve, ingrediente spesso trascurato e sprecato, che in realtà è in grado di arricchire le insalate con un sapore unico e diverso. Un piccolo accorgimento che non solo aggiunge un tocco unico ai nostri piatti, ma contribuisce anche a ridurre gli sprechi alimentari in maniera semplice.

Ricette come l’insalata di pomodori e sottaceti con il tonno o l’insalata di formaggio di capra con le acciughe, ad esempio, possono essere impreziosite se condite con l’olio delle conserve stesse, non solo esaltando il sapore del pesce, ma anche aggiungendo un tocco di freschezza e carattere che trasforma il piatto in un’esperienza gastronomica.

Grupo Consorcio, azienda spagnola leader internazionale nel segmento premium del mercato delle conserve ittiche, favorisce e sostiene questa pratica tra i suoi consumatori. Così facendo, non solo promuove un’alimentazione più sana, ma rafforza anche il suo impegno nella salvaguardia dell’ambiente, incoraggiando l’uso integrale dei suoi prodotti.

In questo modo, Grupo Consorcio invita gli chef, gli amanti della buona cucina e tutti coloro che sono interessati a un’alimentazione sana e sostenibile ad esplorare tutte le possibilità offerte dall’olio delle conserve.

Dal punto di vista nutrizionale, l’olio delle conserve ittiche svolge un ruolo fondamentale non solo nella conservazione del prodotto. Durante il processo di produzione, infatti, l’olio assorbe dal pesce preziose sostanze nutritive e vitamine, come gli Omega-3 e la vitamina D, altamente benefiche per la salute[1]. Allo stesso tempo, l’olio stesso, in particolare quello extravergine di oliva, è ricco di acidi grassi insaturi che contribuiscono a mantenere sani i livelli di colesterolo, rendendolo una scelta nutriente e salutare.

In questo contesto, Grupo Consorcio, fedele al suo impegno per la massima naturalità e l’eccellenza, garantisce l’utilizzo del miglior liquido di condimento. I prodotti a marchio Consorcio, disponibili nei supermercati, si posizionano come un’opzione premium che offre un’esperienza deliziosa e altamente nutriente. Realizzati con ingredienti della migliore qualità e con particolare attenzione al processo produttivo, Consorcio garantisce l’assenza di conservanti e coloranti artificiali, utilizzando invece opzioni naturali.

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Granchio blu. Incontro tecnico a Ferrara con il Commissario Caterino

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Granchio blu. Incontro tecnico a Ferrara con il Commissario Caterino – Si è svolto ieri mattina, in prefettura a Ferrara, il secondo incontro tecnico con il Commissario Straordinario per l’emergenza granchio blu Enrico Caterino, convocato dal Prefetto Massimo Marchesiello.

All’incontro erano presenti il Sindaco di Goro e il Sindaco di Comacchio, le principali Associazioni di Categoria rappresentate dall’Allenza delle Cooperative della Pesca dell’Emilia-Romagna (AGCI/Agrital, Confcooperative/Fedagri pesca Emilia-Romagna, Legacoop Agroalimentare Confcooperative Ferrara e Legacoop Estense) e Coldiretti Emilia-Romagna, il Consorzio Unitario Novellame, la Direzione Marittima di Ravenna e la Regione Emilia-Romagna.

L’incontro è stato voluto dal Commissario per dare esito delle consultazioni svolte a seguito del primo incontro svoltosi lo scorso 31 agosto 2024.

Il Commissario ha esposto le linee e gli obiettivi del Piano di intervento che redigerà entro breve tempo, tenendo conto delle proposte e dei contributi forniti dalle Associazioni di categoria, Sindaci, imprese ed Enti di ricerca.

Il piano di intervento sarà focalizzato in primis sulla realizzazione di campagne di cattura mirata della specie da parte dei pescatori, indennizzandone il costo ed agevolando la gestione dello smaltimento. Inoltre, il piano in fase elaborazione porrà l’attenzione sull’efficacia dei vari metodi di protezione delle vongole fino ad oggi impiegati, per migliorarne l’efficacia in una ottica di convivenza con la specie invasiva.

Le Associazioni di categoria hanno rinnovato unitariamente la massima disponibilità a collaborare, anche fornendo osservazioni e suggerimenti utili alla redazione del piano di intervento, il quale auspichiamo possa interagire in modo sinergico anche con altre risorse che si renderanno eventualmente disponibili.

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Luglio segna un record per l’importazione di gamberi in UE

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Luglio segna un record per l’importazione di gamberi in UE – L’Unione Europea ha segnato un record nel luglio 2024 con il volume più alto di importazioni di gamberi mai registrato per questo mese, raggiungendo 45.833 tonnellate. Questo rappresenta un aumento del 12% anno su anno, dopo un lieve calo del 2% a giugno. Nel complesso, nei primi sette mesi del 2024, le importazioni hanno registrato una crescita del 5% su base annua, evidenziando la crescente domanda di questo prodotto nel mercato europeo, contrariamente agli Stati Uniti, dove il trend delle importazioni appare in diminuzione.

Sud ed Est dell’UE trainano la crescita

Le aree geografiche che più hanno contribuito all’aumento delle importazioni sono state il sud e l’est dell’UE. Il sud ha registrato una crescita del 6%, confermandosi come il maggiore importatore, con una quota del 64% sul totale delle importazioni dell’UE, in aumento rispetto al 62% del 2023. L’est ha registrato una crescita ancora più significativa, con un incremento del 15%, pur rimanendo una porzione ridotta delle importazioni totali. D’altra parte, l’ovest dell’UE ha visto una riduzione del 4% rispetto all’anno precedente, scendendo al 33% delle importazioni totali, rispetto al 36% del 2023.

Forniture in crescita da America Latina e Asia

Le forniture di gamberi dall’America Centrale e Meridionale sono cresciute del 10% rispetto al 2023, rappresentando il 58% delle importazioni totali dell’UE, un aumento significativo rispetto al 54% dell’anno precedente. Le importazioni dall’Asia sono cresciute dell’1%, mantenendo stabile la loro quota del 30%.

In contrasto, i fornitori più piccoli hanno registrato una contrazione. Le importazioni dall’Africa e dal Medio Oriente sono diminuite del 12%, mentre le forniture di gamberetti d’acqua fredda dal Nord America (USA e Canada) e da altri paesi europei come Norvegia e Regno Unito hanno subito riduzioni rispettivamente del 31% e del 20%.

Un mercato in continua evoluzione

Il mercato europeo dei gamberi continua a dimostrare una forte capacità di crescita, con il sud dell’UE che si conferma come epicentro della domanda. L’aumento delle forniture dall’America Latina risponde a questa esigenza, mentre l’Asia mantiene una presenza stabile. Al contrario, Nord America e fornitori africani devono far fronte a un calo della loro quota di mercato.

Con il trend positivo attuale, ci si aspetta che le importazioni europee di gamberetti continuino a crescere anche nei prossimi mesi, posizionando l’UE come uno dei principali attori globali in questo segmento di mercato.

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Meno di un marinaio su 10 ha meno di 30 anni

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Meno di un marinaio su 10 ha meno di 30 anni – Meno di un marinaio su 10 (9%) imbarcato sulla flotta peschereccia italiana ha meno di 30 anni, a causa della mancanza di un vero ricambio generazionale legato alle troppe incertezze che gravano sul futuro della pesca italiana. A lanciare l’allarme in occasione del G7 di Siracusa è la Coldiretti Pesca che al Molo Zanagora ha allestito un vero e proprio villaggio dei pescatori con incontri e degustazioni.

Il progressivo invecchiamento dei lavoratori dell’ittico senza un adeguato rinnovo ha determinato un crollo degli occupati, anche sulla spinta delle politiche europee che hanno spesso penalizzato il settore e posto numerosi interrogativi sul suo sviluppo per i prossimi anni. Basti pensare al piano della Commissione Ue di vietare la pesca a strascico che rappresenta in termini di produzione ben il 35% del pescato nazionale. O agli innumerevoli appesantimenti burocratici che hanno reso sempre più complicata l’attività dei pescherecci, costretti peraltro a ridurre sempre di più le uscite in mare. Un trend che ha inoltre favorito le importazioni. La dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti di pesce è passata nel giro degli ultimi quarant’anni dal 30% all’85%, secondo Coldiretti Pesca. Se nei mari italiani si pescano circa 130 milioni di kg di pesce all’anno, dall’estero ne arrivano oltre 780 milioni di chilogrammi tra fresco e congelato.

Da qui la necessità di potenziare i sistemi locali della filiera, anche investendo sul miglio zero, per creare nuove opportunità di lavoro, puntando su un consumo di qualità e fortemente legato al territorio, con il coinvolgimento della ristorazione e lo sviluppo delle attività di ittiturismo. Ma occorre investire anche sulla formazione. Coldiretti ha promosso in Liguria il primo corso professionale gratuito, finanziato da Regione Liguria con i fondi FSE+ e in collaborazione con Il Villaggio del Ragazzo, che ha rilasciato la qualifica di “operatore della pesca professionale e acquacoltura” dopo un anno di lezioni. E il proposito è di ripetere l’iniziativa anche in altre regioni.

Una grande opportunità in ottica occupazionale è rappresentata proprio dall’acquacoltura, diventata una vera e proprio eccellenza italiana. con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro. Un comparto che – rileva Coldiretti Pesca – potrebbe acquisire un’importanza sempre maggiore considerato che nel 2022 a livello mondiale, per la prima volta nella storia, l’acquacoltura ha superato la pesca di cattura come principale settore di produzione di animali acquatici, secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao).

Per tutelare questo comparto e dare nuove prospettive lavorative serve però fermare l’invasione del granchio blu che sta causando danni alla produzione stimati da Coldiretti Pesca in oltre un miliardo di euro.

Meno di un marinaio su 10 ha meno di 30 anni

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Successo di italmercati a Divinazione Expo 2024

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Successo di italmercati a Divinazione Expo 2024 – Con oltre mille visitatori che hanno partecipato alle decine di presentazioni ed eventi organizzati all’interno dello spazio di 80 mq allestito presso il Tempio di Apollo dell’Isola di Ortigia, Italmercati chiude con soddisfazione la partecipazione all’evento “Divinazione Expo 24“, tenutosi nell’ambito del G7 Agricoltura a Siracusa dal 21 al 29 settembre 2024. Lo stand di Italmercati ha raccolto numerosi consensi sia da parte del pubblico che da istituzioni e stakeholders di rilievo del settore agroalimentare.

“La manifestazione è stata un successo che dimostra il valore dei mercati italiani nel panorama internazionale e la loro capacità di guardare al futuro con innovazione e coerenza” ha dichiarato Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati. “Abbiamo animato lo stand con tantissime visite, presenze istituzionali e dei nostri associati, ricevendo molti complimenti per lo sforzo dei mercati italiani di essere parte integrante del sistema agroalimentare” Pallottini sottolinea anche come “Italmercati è riuscita a rappresentare con efficacia il ruolo centrale dei mercati italiani nella filiera, ponendo l’accento su qualità e sicurezza alimentare, valori al centro dell’agenda del G7”.

Durante l’evento, Italmercati ha presentato progetti innovativi volti a rafforzare la sostenibilità e l’efficienza della filiera agroalimentare, riscuotendo un ampio interesse. Tra i punti salienti dell’esposizione, grande attenzione è stata riservata al tema della riduzione degli sprechi alimentari e alla promozione di buone pratiche nei 22 mercati italiani, che sono stati descritti attraverso appositi pannelli all’interno dello stand.

Tra le attività che si sono svolte all’interno dello stand, oltre 30 relatori si sono susseguiti nell’ampio programma di conferenze organizzate, tra le quali spiccano: l’incontro con il Banco Alimentare per l’implementazione di un protocollo d’intesa contro lo spreco alimentare, l’incontro per lo sviluppo di progetti per i mercati ittici, la presentazione della Conferenza WUWM di Rimini in programma il prossimo 30 ottobre e la conferenza con ISMEA su tracciabilità, qualità e sicurezza nella filiera agroalimentare.

La partecipazione di Italmercati ha rappresentato, inoltre, un’importante occasione per fare il punto sui progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e su come tali iniziative possano favorire un modello di sviluppo agroalimentare sempre più innovativo e sostenibile, dimostrando come la rete sia una realtà viva che condivide buone pratiche ed esperienze, cercando di affrontare insieme le nuove sfide del settore.

L’evento si è aperto con l’inaugurazione da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, alla presenza di rappresentanti di FAO, OCSE e Unione Africana. Italmercati ha ribadito il proprio impegno a promuovere un’agricoltura di qualità e sicurezza, mettendo l’esperienza italiana al servizio non solo delle realtà industrializzate, ma anche dei Paesi in via di sviluppo.

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