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Hong Kong non elimina restrizioni su importazioni di prodotti ittici giapponesi

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Hong Kong non elimina restrizioni su importazioni di prodotti ittici giapponesi – Negli ultimi anni, il Giappone ha compiuto progressi significativi per convincere la comunità internazionale a revocare le restrizioni imposte sulle importazioni di prodotti ittici dalle aree colpite dal disastro nucleare di Fukushima del 2011. Ad oggi, 49 dei 55 Paesi che avevano inizialmente adottato misure restrittive hanno rimosso i propri divieti, tra cui anche importanti mercati come l’Unione Europea e la Polinesia francese. Tuttavia, uno degli ostacoli maggiori al completo reintegro commerciale è rappresentato da Hong Kong, che continua a mantenere in vigore rigide restrizioni sull’importazione di pesce giapponese.

Le preoccupazioni di Hong Kong si concentrano principalmente sulla sicurezza delle acque reflue trattate e scaricate nell’oceano dalla centrale nucleare di Fukushima. Nonostante il Giappone abbia dichiarato che il trattamento e lo smaltimento delle acque avvengono secondo standard internazionali e sotto un rigoroso controllo, Hong Kong rimane diffidente. Le autorità locali continuano a nutrire dubbi sui potenziali rischi ambientali e sanitari, alimentati anche da una crescente attenzione mediatica riguardo ai recenti incidenti avvenuti in altri impianti nucleari.

Le autorità giapponesi sostengono che le restrizioni imposte da Hong Kong siano ormai scientificamente ingiustificate, evidenziando che i livelli di radiazioni riscontrati nei prodotti ittici esportati non superano i limiti di sicurezza stabiliti. Negli ultimi dieci anni, nessun prodotto ittico proveniente dal Giappone ha mostrato segni di contaminazione che giustificherebbero un prolungamento delle misure di controllo. Tuttavia, la memoria collettiva del disastro di Fukushima continua a influenzare l’opinione pubblica e politica, in particolare in quei Paesi che, come Hong Kong, dipendono fortemente dalla trasparenza e dalla sicurezza alimentare per mantenere la fiducia dei consumatori.

Il contesto politico e commerciale di Hong Kong rende difficile la situazione per i produttori ittici giapponesi, che vedono un importante mercato di sbocco ridursi notevolmente. L’industria della pesca in Giappone ha bisogno di un rapido recupero commerciale per riprendere fiato dopo anni di difficoltà economiche post-Fukushima. Hong Kong, con il suo fiorente mercato alimentare e una forte domanda di pesce, rappresenterebbe un’opportunità fondamentale per questo settore.

Allo stesso tempo, la questione si inserisce in un quadro più ampio di sfiducia globale verso le tecnologie nucleari, in particolare dopo il disastro di Fukushima, e riflette la crescente consapevolezza pubblica dei rischi ambientali legati all’inquinamento marino. L’argomento non riguarda solo i rapporti tra Giappone e Hong Kong, ma tocca corde più profonde legate alla gestione sostenibile delle risorse marine e alla sicurezza alimentare globale.

Per il Giappone, quindi, ottenere una revoca delle restrizioni da parte di Hong Kong non significa solo risolvere una questione commerciale, ma ristabilire la propria reputazione internazionale come esportatore affidabile di prodotti ittici sicuri e di alta qualità. Sarà necessario un maggiore dialogo diplomatico e l’adozione di misure di trasparenza ancora più stringenti per rassicurare sia le autorità che i consumatori di Hong Kong.

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G7 Agricoltura e Pesca. Italia vetrina internazionale dell’agroalimentare

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G7 Agricoltura e Pesca. Italia vetrina internazionale dell’agroalimentare – Innovazione, cooperazione con Paesi in via di sviluppo e reciprocità nel commercio per riaffermare il ruolo dell’agricoltura nella produzione di cibo di qualità e nella gestione dei territori. Questi alcuni dei temi al centro del G7 Agricoltura e dell’Expo “Divinazione” che si svolgeranno dal 21 al 29 settembre a Siracusa, nell’isola di Ortigia, annunciati oggi durante la conferenza stampa di lancio che si è tenuta presso la Sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Si tratta del primo G7 nella storia dedicato non solo all’agricoltura ma anche alla pesca, tra i comparti più strategici per l’Italia e il sistema Paese.

“Vogliamo mostrare un’Italia che sia in grado di contribuire sotto ogni punto di vista allo sviluppo del pianeta insieme alle Nazioni che compongono il G7 ma anche con i Paesi in via di sviluppo dell’Africa. Dialogheremo con le associazioni agricole, con il mondo della ricerca e dell’innovazione, con i giovani, con la nostra industria e i nostri produttori, non solo dell’agricoltura ma anche della pesca. L’Italia deve trovare sempre più quella vocazione che ci permette di essere orgogliosi e consapevoli del nostro valore e della qualità delle nostre produzioni”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, presentando il programma del G7 Agricoltura e di “Divinazione Expo 24”.

Tanti gli ospiti annunciati, i Commissari per l’Agricoltura, Ambiente e Pesca del Parlamento europeo e dell’Unione Africana, i vertici delle tre agenzie ONU del polo romano (FAO, IFAD, WFP), dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e il CGIAR, partenariato globale che unisce organizzazioni internazionali impegnate nelle ricerche sulla sicurezza alimentare.
In linea con le precedenti riunioni ministeriali del G7 Agricoltura, i lavori si si svilupperanno attraverso quattro aree tematiche prioritarie individuate dalla Presidenza italiana: scienza e innovazione in agricoltura per l’adattamento ai cambiamenti climatici; le giovani generazioni come agenti di cambiamento in agricoltura; il contributo della pesca e dell’acquacoltura sostenibili alla sicurezza alimentare; il contributo del G7 allo sviluppo dell’agricoltura nel continente africano.

Dal 21 al 29 settembre Ortigia ospiterà più di 150 incontri e convegni animati dalla partecipazione di oltre 10 Ministri ad esponenti delle istituzioni e del mondo agricolo. Un’occasione unica per riflettere, confrontarsi e trovare le soluzioni migliori per tutelare il patrimonio enogastronomico della nostra Nazione, salvaguardare le identità e le tradizioni dei territori scolpiti dal lavoro dell’uomo e offrire a chi opera nel settore agricolo certezze di un reddito adeguato.

Saranno presenti circa 200 stand e più di 600 aziende in rappresentanza delle eccellenze nazionali dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale, nonché delle tecnologie innovative connesse a pesca e agricoltura, oltre a stand istituzionali e delle Forze dell’Ordine.
Forum per l’Africa del G7 Agricoltura. L’Africa sarà al centro della prima sessione di lavoro il 26 settembre che vedrà la partecipazione ad Ortigia di una rappresentanza di Ministri dell’agricoltura africani provenienti dalle varie regioni del continente, invitati d’intesa con l’Unione africana. Il processo dell’Agenda post Malabo e l’attuazione dell’Agenda dopo il 2025; gli investimenti nel settore agricolo in Africa e il rafforzamento della cooperazione tra il G7 e l’Africa nel settore agricolo i tre filoni protagonisti del Forum.

Young Hackathon. Studenti di scuole agrarie, insegnanti e giovani agricoltori in rappresentanza dei Paesi G7 saranno coinvolti direttamente in una riunione sulle stesse tematiche che precede la Ministeriale. Durante la sessione di lavoro del 27 settembre gli studenti avranno l’opportunità di presentare direttamente ai Ministri i propri risultati e conclusioni dei lavori.

G7 Agricoltura e Pesca. Italia vetrina internazionale dell’agroalimentare

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L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa

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L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa – L’Associazione Generale delle Cooperative Italiane (AGCI), con il suo settore Agroalimentare e Pesca, e AGCI Sicilia comunicano la loro partecipazione al G7 Agricoltura e Pesca che si terrà a Siracusa, isola di Ortigia, dal 21 al 29 settembre 2024, quale prestigioso evento, che riunisce leader e rappresentanti dei principali paesi del mondo e si propone di affrontare le sfide globali del settore agroalimentare, promuovendo pratiche sostenibili e soluzioni innovative.

L’AGCI, da sempre attenta alle dinamiche del settore cooperativo e agroalimentare, parteciperà attivamente alle iniziative collaterali al G7, portando la propria esperienza e le migliori pratiche nel campo della sostenibilità, della qualità dei prodotti e della centralità delle comunità in cui operano le cooperative. AGCI Sicilia, in particolare, avrà l’opportunità di mettere in luce le eccellenze agroalimentari locali, rappresentando i valori e le tradizioni che caratterizzano il territorio. Le cooperative AGCI, infatti, saranno ospiti dello stand dell’Associazione, allestito ad Ortigia su 100 metri quadrati, in posizione centrale adiacente allo storico Palazzo Pupillo, per presentare e far degustare i propri prodotti (vino, olio, pesce, pane, ortofrutta, prodotti lattiero-caseari e florovivaistici).

“Abbiamo ritenuto importante – ha dichiarato il Presidente nazionale Giovanni Schiavoneessere presenti al G7 Agroalimentare per dare lustro alle cooperative italiane e in particolare quelle siciliane, e alle loro produzioni agroalimentari, quali esempi di eccellenza e di sostenibilità nella convinzione che la sostenibilità e la comunità possano andare di pari passo per valorizzare il made in Italy in un settore strategico, quale questo, dell’economia nazionale e locale”.

“È necessario intensificare gli sforzi per rafforzare il ruolo della cooperazione in tutte le filiere agricole – ha dichiarato il Presidente del Settore Agroalimentare e Pesca, Giampaolo Buonfiglio L’aggregazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione delle imprese di produzione trovano da sempre risposte vincenti nella formula cooperativa, che può offrire oggi la migliore vetrina dell’agroalimentare italiano, come ci sforzeremo di dimostrare in occasione del G7″.

Durante il G7, AGCI Nazionale con il proprio settore dell’Agroalimentare e della Pesca e AGCI Sicilia organizzeranno il workshop “Sostenibilità e innovazione nella filiera agroalimentare e della pesca” previsto a Siracusa nella mattinata del 27 settembre, dalle 9.30 alle 14:00, presso la prestigiosa sala INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) in corso Matteotti 29, per condividere esperienze, idee e proposte innovative per affrontare le sfide globali. Saranno inoltre presentati progetti orientati alla sostenibilità, alla riduzione dello spreco alimentare e alla valorizzazione delle produzioni locali.

Tra i partecipanti, accanto al Presidente nazionale AGCI Giovanni Schiavone, al Presidente di AGCI Sicilia – Michele Cappadona – e di AGCI Agrital, Giampaolo Buonfiglio, sono attesi i rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali e i rappresentanti delle cooperative AGCI siciliane.

L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa

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AZTI rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica

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AZTI rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica – Nel cuore dell’innovazione tecnologica applicata alla pesca commerciale, AZTI si distingue come leader pionieristico. Il centro di ricerca, rinomato per la sua capacità di integrare nuove tecnologie nel settore ittico, ha recentemente sviluppato un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale (AI) che rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica. Questo nuovo strumento è il frutto di studi avanzati e applica la tecnologia AI per classificare automaticamente le principali specie pelagiche presenti nel Golfo di Biscaglia, come acciughe, sardine e sgombri atlantici, sfruttando il comportamento dei loro banchi di pesci.

Un passo avanti nella gestione delle risorse ittiche

La capacità di classificare i banchi di pesce rilevati tramite ecoscandagli acustici rappresenta un significativo progresso nella gestione delle specie pelagiche, specialmente in un ecosistema così eterogeneo come quello del Golfo di Biscaglia. Grazie a un modello di classificazione automatico, è possibile studiare i cambiamenti comportamentali specifici delle varie specie in presenza di altre, offrendo una visione più completa delle dinamiche ecologiche. Questo approccio si inserisce all’interno di indagini multidisciplinari come JUVENA, che non si limitano alla gestione delle specie ittiche ma puntano a comprendere il funzionamento dell’intero ecosistema pelagico, dai plancton ai grandi predatori come uccelli e cetacei.

Intelligenza artificiale per la classificazione delle specie

Il modello sviluppato da AZTI si basa su dati scarsamente etichettati, utilizzando sia banchi di pesci completamente che parzialmente etichettati. I risultati, espressi in probabilità, permettono di valutare l’affidabilità del modello nel classificare ciascun banco di pesci. Questa innovazione tecnologica è particolarmente promettente: l’uso di dati acustici provenienti da sonar ed ecoscandagli installati sulle imbarcazioni da pesca migliora la gestione delle risorse ittiche. Oltre a ridurre i tempi di elaborazione dei dati durante le indagini scientifiche, il modello aumenta la precisione nell’analisi della distribuzione e dell’abbondanza annuale delle specie pelagiche.

Sostenibilità e riduzione del by-catch

La classificazione automatica dei banchi di pesci ha un potenziale significativo nel migliorare l’efficienza e la sostenibilità della pesca commerciale. Una delle principali sfide per il settore è la riduzione del by-catch, ovvero la cattura accidentale di specie non desiderate. La tecnologia sviluppata da AZTI non solo riduce notevolmente il by-catch, ma contribuisce a rendere la pesca più selettiva e, di conseguenza, più sostenibile.

I risultati pubblicati sull’ICES Journal of Marine Science mostrano un’accuratezza del 63,5% nella classificazione dei banchi etichettati e circa l’80% considerando i banchi etichettati e non etichettati a livello di pesca. Questi numeri dimostrano il successo di un sistema che promette di trasformare il modo in cui viene gestita la pesca pelagica, fornendo nuove opportunità per lo studio del comportamento dei banchi di pesce e lo sviluppo di tecnologie volte a migliorare l’efficienza e la sostenibilità del settore.

AZTI Leadership tecnologica e sostenibilità

AZTI si conferma una realtà di riferimento nel panorama della pesca sostenibile, grazie alla sua capacità di sviluppare strumenti che combinano machine learning, big data e AI. Un esempio del loro impegno è la partecipazione al progetto europeo SMARTFISH, mirato allo sviluppo di sistemi intelligenti per il settore ittico dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della pesca. Inoltre, AZTI guida gruppi di esperti nella discriminazione di taglia e specie per la pesca a circuizione, sottolineando il suo ruolo cruciale nel promuovere pratiche più efficienti e sostenibili.

Con queste iniziative, AZTI si pone come pioniere nell’applicazione dell’intelligenza artificiale e dei big data alla pesca, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa contribuire in modo significativo alla sostenibilità delle risorse marine.

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Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia

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Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia – Nel panorama internazionale della pesca, la cooperazione tra Italia e Libia si prospetta come una significativa opportunità di sviluppo economico e sostenibilità. Recentemente, l’Organizzazione di Produttori Blue Sea Mazara, sotto la guida del presidente Maurizio Giacalone, ha ricevuto un invito ufficiale dalle autorità libiche per avviare un progetto di collaborazione nel mare di competenza della Libia.

Questa iniziativa, che prevede la partecipazione di pescherecci provenienti da Mazara del Vallo, punta a sviluppare un piano di pesca congiunto all’interno della Zona di Protezione Pesca Libica (ZPP). La missione si è concretizzata grazie a un incontro in Libia, dove una delegazione italiana composta da Gaspare Asaro, vicepresidente del Distretto Pesca COSVAP, e da Gaspare Bilardello, responsabile italiano del progetto, è stata accolta calorosamente dalla controparte libica. In particolare, il Cavaliere Dr. Mohamed Nuttah rappresenta la leadership del progetto dalla parte libica.

Un progetto per lo sviluppo sostenibile delle risorse ittiche

La collaborazione si inserisce in un contesto di dialogo costruttivo, con l’obiettivo di promuovere la pesca sostenibile e la preservazione delle risorse marine, fondamentali per il sostentamento delle comunità costiere. Il piano di pesca congiunto è in linea con le normative internazionali e mira a garantire l’equa distribuzione delle risorse ittiche, evitando l’esaurimento delle specie marine attraverso regolamentazioni rigorose.

L’importanza di questo progetto risiede nella sua attenzione verso la sostenibilità a lungo termine delle risorse ittiche. Saranno rispettate le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS), che regolamentano la conservazione degli ecosistemi marini e la protezione dell’ambiente marino. Attraverso un impegno condiviso, le due parti si sono poste l’obiettivo di rispettare sia le leggi nazionali che quelle internazionali, garantendo la sicurezza e la legalità delle attività di pesca nella ZPP.

Il sostegno politico per un futuro prospero

La realizzazione di questo progetto, tuttavia, necessita di un chiaro sostegno politico, sia a livello nazionale che europeo. Le normative esistenti devono essere adattate per facilitare una collaborazione trasparente e duratura, in particolare considerando le difficoltà che da anni affliggono le relazioni tra i pescatori italiani e libici.

In questo contesto, Maurizio Giacalone ha auspicato un intervento normativo mirato per risolvere le questioni in sospeso e garantire la piena trasparenza nelle relazioni tra i due paesi. Il progetto rappresenta una potenziale svolta per il settore della pesca, che da tempo soffre una crisi profonda. Un accordo strutturato in modo chiaro e con il supporto politico potrebbe portare a un futuro più prospero per i pescatori italiani e libici.

Verso una pesca responsabile e sostenibile

La collaborazione tra Italia e Libia nel settore ittico non rappresenta solo un’opportunità economica, ma anche un modello di gestione responsabile delle risorse marine. Questo progetto pone le basi per una cooperazione duratura, dove la sostenibilità è al centro delle attività di pesca, garantendo al contempo la protezione delle risorse naturali e la sicurezza dei pescatori.

Con l’impegno di entrambe le parti e il sostegno delle istituzioni, questa iniziativa potrebbe trasformarsi in un caso di successo per la pesca sostenibile nel Mediterraneo.

Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia

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