Categoria: Pesce In Rete Pagina 46 di 927

Federpesca: al via la seconda stagione di Linea Blu Discovery

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Federpesca: al via la seconda stagione di Linea Blu Discovery – Al via la seconda edizione di Linea Blu Discovery, un viaggio nel mondo della pesca italiana, in onda su Rai 1 e Rai Italia sabato 14, 21 e 28 settembre alle ore 14.00. Il programma nasce dalla collaborazione tra RAI, TvCom e Federpesca, con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, che proprio nella giornata del 6 settembre, ne ha ospitato la conferenza stampa alla presenza del Ministro On. Lollobrigida.

“Un programma che ha saputo interpretare lo spirito di questo settore, raccontandone le difficoltà, ma sapendo valorizzare un mondo pieno di valori, tradizioni, passione e dedizione.” ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo, durante la conferenza stampa. “Abbiamo voluto, nel ruolo che ha la nostra associazione di categoria, raccontare al grande pubblico un settore produttivo importante del nostro Paese, per invertire una narrazione spesso criminalizzante e superficiale. Vogliamo raccontare agli italiani un comparto che si sta rimettendo in cammino anche grazie agli strumenti e politiche di questo governo per continuare a garantire i migliori prodotti ittici ai nostri cittadini.” ha così concluso la Direttrice Biondo.

Nell’ambito della conferenza stampa, il Ministro Lollobrigida ha dichiarato che la trasmissione rappresenta una modalità di tradurre l’interesse nazionale in una prospettiva dinamica che mostra il mare e un’attività produttiva che è tradizione, economia, sviluppo del Paese, nella maggior parte dei casi a tutela e non a danno del mare. Una trasmissione che fa respirare il mare e che va incontro all’esigenza di far percepire all’interno delle famiglie un settore che si impegna per la qualità di ciò che arriva sulle nostre tavole.

Dopo l’edizione dello scorso anno, che è stata seguita da oltre 2 milioni di telespettatori, il viaggio di quest’anno prosegue in tre puntate, alla scoperta di alcune tra le più note marinerie del nostro Paese: Sciacca (AG), Portoscuso (SU), Procida (NA), Livorno, Bagnara Calabra (RC) e San Benedetto del Tronto (AP). In ognuna di queste comunità i conduttori Fabio Gallo e Giulia Capocchi incontreranno i pescatori, li seguiranno nel loro lavoro per mostrare al pubblico la grande ricchezza dei nostri mari e le diverse tecniche di pesca. Racconteranno le loro tradizioni, i progetti per la salvaguardia dell’ambiente, i territori, assaggeranno i piatti tipici della loro cucina, percorreranno tutta la filiera che fa del nostro pescato una vera e propria eccellenza italiana. Per scoprire un settore capace di sapersi innovare per accogliere le sfide odierne e trasformarle in opportunità.

Vi aspettiamo a bordo: appuntamento per la prima puntata sabato 14 settembre ore 14.00 su Rai 1!

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Riparte da Taranto il Blue Friday per valorizzare marinerie italiane

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Riparte da Taranto il Blue Friday per valorizzare marinerie italiane – “Riparte oggi da Taranto il Blue Friday, venerdì del pescatore, il progetto itinerante ideato e organizzato dalla UILA Pesca, nell’ambito delle attività previste dal Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura del Masaf, per dare voce ai territori mettendo in risalto le problematiche del settore, ma anche i suoi punti di forza e le opportunità dalle quali ripartire per tornare ad immaginare un futuro fatto di crescita e lavoro di qualità.”

Lo comunica la segretaria generale Uila Pesca Maria Laurenza annunciando che dopo aver fatto tappa nel 2023 a Piombino, Catania, Genova, Sant’Anna Arresi e Manfredonia, quest’anno la manifestazione, oltre a Taranto, toccherà le sponde di San Benedetto del Tronto e Bagnara Calabra.

“La Uila pesca vuole restituire un ruolo centrale alla cultura e alle tradizioni legate al ceto peschereccio, come leva di rilancio del comparto ittico, anche attraverso una visione innovativa di questo mestiere e la valorizzazione del suo carattere multifunzionale” aggiunge Laurenza. “Per questo incontreremo e renderemo centrali marinerie con tradizioni, caratteristiche e problematiche diverse, tutte accomunate però dallo straordinario retaggio culturale con il quale i lavoratori della pesca contribuiscono alle comunità delle quali fanno parte”.

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DOP e IGP. Lollobrigida: a disposizione 900mila euro

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DOP e IGP. Lollobrigida: a disposizione 900mila euro – È stato pubblicato lo scorso 4 settembre il decreto con cui il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste mette a disposizione 900.000 euro, incrementabili con successivo provvedimento con ulteriori risorse disponibili, per sostenere la valorizzazione e la salvaguardia delle caratteristiche di qualità dei prodotti DOP e IGP. Il decreto stabilisce i criteri per la concessione di contributi a favore dei Consorzi di tutela e, in particolare, per le Associazioni di rappresentanza degli stessi, promuovendo iniziative a livello nazionale e internazionale.

“Questa misura rappresenta un ulteriore impulso per il settore agroalimentare delle Indicazioni Geografiche. I contributi saranno essenziali per sostenere in particolare i progetti di ricerca scientifica e promozione, favorendo al contempo i processi di aggregazione tra Consorzi di Tutela e associazioni di settore. Il nostro obiettivo è non solo supportare la crescita dei prodotti DOP e IGP, ma anche rafforzare la struttura organizzativa del sistema, che svolge un ruolo cruciale nel successo del Made in Italy a livello globale.” ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Il decreto si prefigge l’obiettivo di rafforzare il sistema Indicazioni Geografiche, finanziando attività promozionali e di salvaguardia nonché progetti di ricerca e sviluppo, anche sotto il profilo della sostenibilità. I soggetti beneficiari saranno ammessi a contributo in misura proporzionale al punteggio attribuito in sede di valutazione, fino ad un importo massimo pari a 250.000 euro per progetto. Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto.

Ricordiamo che attualmente in Italia solo 6 prodotti ittici hanno ottenuto il riconoscimento DOP o IGP. In Europa, su 1502 alimenti certificati, solo 51 sono pesci o molluschi, nonostante il consumo di pesce sia rilevante.

I sei prodotti italiani certificati sono:

1. Acciughe sotto sale del Mar Ligure (IGP)
2. Trote del Trentino (IGP)
3. Cobia di Orbetello (IGP)
4. Bottarga di muggine di Cabras (IGP)
5. Sardina di Goro (DOP)
6. Vongola verace del Polesine (DOP)

Il processo di certificazione è complesso, richiede tempo (fino a 3 anni) e comporta costi per controlli periodici, e può comportare sanzioni in caso di irregolarità.

DOP e IGP. Lollobrigida: a disposizione 900mila euro

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Dieta pescetariana: moda del momento o scelta sostenibile per la salute?

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Dieta pescetariana: moda del momento o scelta sostenibile per la salute? – Negli ultimi anni, la dieta pescetariana, anche nota come pesco-vegetariana, ha guadagnato popolarità come opzione nutrizionale equilibrata e sostenibile. Originaria degli anni ’90, questa dieta combina i benefici del vegetarianismo con l’inclusione di pesce e frutti di mare, offrendo un mix ricco di proteine e nutrienti essenziali. La pescetariana si distingue per la sua capacità di promuovere la salute del cuore, migliorare la longevità e supportare la salute cognitiva. Tuttavia, come ogni regime alimentare, presenta pro e contro che vanno attentamente valutati.

Benefici della dieta pescetariana

1. Ricca di pesci grassi come salmone e sgombro, questa dieta è una fonte eccellente di acidi grassi Omega-3, noti per ridurre l’infiammazione e il rischio di malattie cardiache. Studi recenti confermano una riduzione significativa del rischio di cardiopatia ischemica tra chi segue una dieta pescetariana.

2. Diverse ricerche indicano che una dieta ricca di pesce può contribuire a una vita più lunga, riducendo il rischio di malattie croniche, specialmente negli anziani.

3. Gli acidi grassi Omega-3, in particolare DHA ed EPA, sono fondamentali per il funzionamento cognitivo e possono ridurre il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

4. La combinazione di proteine e fibre presenti nella dieta pescetariana favorisce la sazietà, aiutando a ridurre l’apporto calorico complessivo e supportando la gestione del peso.

5. La dieta pescetariana può aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, riducendo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

6. L’elevato contenuto di fibre, proveniente da frutta, verdura e cereali integrali, favorisce un sistema digestivo sano e può prevenire disturbi come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS).

7. La presenza di calcio e vitamina D nel pesce supporta la salute delle ossa, riducendo il rischio di osteoporosi.

La dieta pescetariana include una vasta gamma di alimenti salutari, tra cui pesce, frutti di mare, frutta, verdura, legumi, cereali integrali, noci e semi. Tuttavia, è essenziale evitare pesci ad alto contenuto di mercurio come squalo, pesce spada e sgombro reale, per ridurre il rischio di tossicità.

Potenziali effetti collaterali

1. Alcuni pesci possono contenere alti livelli di mercurio, che può accumularsi nel corpo e provocare problemi di salute a lungo termine.

2. Sebbene ricca di nutrienti, la dieta pescetariana può essere carente di vitamina B-12 e ferro, nutrienti essenziali presenti in quantità più elevate nella carne rossa.

3.  Un aumento improvviso di fibre può causare disturbi digestivi come gonfiore e crampi addominali.

Chi dovrebbe evitare la dieta pescetariana?

Nonostante i numerosi benefici, la dieta pescetariana non è adatta a tutti. Persone con allergie ai frutti di mare, donne incinte (a causa del rischio di mercurio), e chi soffre di gotta dovrebbero evitarla. Inoltre, chi segue una dieta strettamente vegetariana o vegana potrebbe non trovarla compatibile con le proprie convinzioni etiche.

Dieta pescetariana: moda del momento o scelta sostenibile per la salute?

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Analisi del mercato globale della salsa di pesce

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Analisi del mercato globale della salsa di pesce – Il mercato globale della salsa di pesce si appresta a vivere una crescita significativa nei prossimi dieci anni, con previsioni che indicano un aumento del valore da 18,4 miliardi di dollari nel 2023 a ben 31,6 miliardi di dollari entro il 2033. Un CAGR del 6% sottolinea l’importanza crescente di questo prodotto nelle abitudini alimentari globali. Il dato emerge da un recente reeport redatto da Future Market Insights. 
La domanda di salsa di pesce è in aumento, trainata da una crescente preferenza dei consumatori per sapori etnici e piccanti. Questo fenomeno riflette una tendenza più ampia verso l’adozione di diete più naturali e salutari, con la salsa di pesce che si inserisce perfettamente in questo contesto grazie al suo processo di fermentazione naturale e al contenuto nutrizionale ricco di minerali essenziali.

Fattori trainanti del mercato della salsa di pesce

La popolarità della salsa di pesce è in gran parte attribuibile alla sua versatilità in cucina e alla sua capacità di migliorare il sapore dei piatti. Negli ultimi anni, è diventata un’alternativa sempre più apprezzata alla salsa di soia, soprattutto per chi cerca di ridurre l’assunzione di sodio. Inoltre, la crescente domanda di cibi pronti ha spinto i produttori a innovare, introducendo sul mercato versioni pratiche e di facile utilizzo della salsa di pesce, come polveri e mix confezionati.

Tendenze a livello globale

Il mercato della salsa di pesce mostra dinamiche interessanti a livello regionale. Negli Stati Uniti, l’industria beneficia della crescente richiesta di alimenti pronti e della presenza di marchi affermati. In Vietnam, il consumo di salsa di pesce è radicato nella cultura gastronomica locale, con ingredienti naturali come acciughe e sgombri che conferiscono alla salsa un alto valore nutrizionale. In Cina, la salsa di pesce sta rapidamente sostituendo la salsa di soia grazie ai suoi benefici per la salute, con un’attenzione particolare alla riduzione dell’assunzione di sodio.

La preferenza per la salsa di pesce semplice rispetto a quella aromatizzata riflette il desiderio dei consumatori di tornare a sapori autentici e naturali. La produzione tradizionale, che preserva le caratteristiche uniche del pesce, continua a dominare il mercato, ma i metodi industriali stanno guadagnando terreno, soprattutto per soddisfare la domanda del settore HoReCa.

Il mercato globale della salsa di pesce si trova in una fase di espansione, sostenuto da tendenze alimentari che valorizzano sapori autentici e naturali. Con un’attenzione crescente alla qualità, alla sostenibilità e all’innovazione, i produttori hanno l’opportunità di capitalizzare su queste dinamiche per consolidare la loro posizione nel mercato globale. Le prospettive future sembrano promettenti, con un aumento della domanda che potrebbe portare a nuove opportunità di crescita e sviluppo del prodotto.

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