Categoria: Pesce In Rete Pagina 5 di 924

Verso una pesca sostenibile con Pillars of the Sea 3

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Verso una pesca sostenibile con Pillars of the Sea 3 – La pesca europea compie un passo decisivo verso la sostenibilità sociale grazie al progetto Pillars of the Sea 3: Roadmap towards socially sustainable fishing. Presentato al Parlamento Europeo dai partner sociali del settore ittico, rappresentati da Europêche e dalla European Transport Workers’ Federation (ETF), l’iniziativa mira a creare un settore della pesca più sicuro, sano e orientato al benessere dei lavoratori in tutta Europa.

L’evento, ospitato dagli eurodeputati Nicolás González Casares (Socialisti e Democratici) e Paulo do Nascimento Cabral (Partito Popolare Europeo), ha messo in luce strumenti innovativi sviluppati nell’ambito del progetto, con un impatto significativo sulla salute e sicurezza dei pescatori. La conferenza ha visto una forte partecipazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), il cui direttore per l’UE, Lieve Verboven, ha chiuso l’evento sottolineando l’impegno comune per migliorare le condizioni lavorative in mare. Anche rappresentanti degli uffici internazionali dell’ILO hanno preso parte, dimostrando pieno supporto alle iniziative sanitarie del progetto.

I pilastri fondamentali del progetto

Misure commerciali contro il lavoro forzato nella pesca
Uno degli aspetti chiave del progetto riguarda la lotta al lavoro forzato. L’iniziativa ha esaminato il ruolo delle autorità doganali dell’UE nel limitare le importazioni di prodotti ittici provenienti da navi o Paesi con abusi documentati, inclusi lavoro minorile e forzato. Questo approccio è allineato alla Strategia dal produttore al consumatore dell’UE, promuovendo pratiche sostenibili lungo tutta la filiera ittica.

Linee guida per un reclutamento equo dei pescatori migranti
Per migliorare la trasparenza e l’etica nel reclutamento, il progetto ha sviluppato linee guida complete e contratti di lavoro modello basati sulla legislazione UE e sugli standard internazionali. Questi strumenti mirano a proteggere i diritti dei lavoratori e ad attrarre giovani professionisti qualificati verso il settore.

Programma di formazione per esami medici dei pescatori
Con l’obiettivo di migliorare la salute occupazionale, è stato creato un programma di formazione dedicato ai medici autorizzati a condurre esami di idoneità per i pescatori, come richiesto dalla Convenzione sul Lavoro nella Pesca (C188) dell’ILO. Questo programma consente di identificare e gestire i rischi sanitari specifici del lavoro in mare.

App mobile “Fishery Speak”
Per migliorare la comunicazione a bordo di equipaggi multinazionali, il progetto ha aggiornato l’app Fishery Speak, un glossario marittimo mobile, aggiungendo nuove lingue e funzionalità. Questi miglioramenti contribuiscono a incrementare la sicurezza e l’efficienza operativa.

Un impegno condiviso per il futuro

La conferenza al Parlamento Europeo ha evidenziato l’impegno di Europêche e ETF nel promuovere gli obiettivi sociali della Politica Comune della Pesca. Con il sostegno della Commissione Europea, Pillars of the Sea 3 affronta diritti del lavoro, reclutamento etico, salute occupazionale e lotta globale al lavoro forzato, fissando un nuovo standard per una pesca socialmente responsabile e sostenibile.

Co-finanziato dall’UE nell’ambito del Social Dialogue Support Program, il progetto, avviato nel settembre 2022 e in conclusione nel 2024, riunisce esperti del settore e stakeholder per offrire soluzioni concrete alle sfide della sostenibilità sociale nella pesca. Pillars of the Sea 3 rappresenta un modello da seguire per garantire condizioni di lavoro più giuste e sicure, promuovendo una filiera ittica sostenibile e responsabile in tutto il mondo.

Verso una pesca sostenibile con Pillars of the Sea 3

 

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Ecuador leader mondiale nella produzione di gamberi

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Ecuador leader mondiale nella produzione di gamberi – L’Ecuador si conferma il principale fornitore mondiale di gamberi, consolidando il proprio impegno per la salute globale attraverso un alimento multisistemico capace di offrire un’alimentazione completa. Grazie alla Camera Nazionale dell’Acquacoltura (CNA), alla Sustainable Shrimp Partnership (SSP) e alla Seafood Nutritional Partnership (SNP), è stata sviluppata la Shrimp Nutrition Guide uno strumento innovativo che pone l’accento sui benefici nutrizionali e sulla sostenibilità del prodotto.

I benefici nutrizionali dei gamberetti ecuadoriani

La guida, redatta con il contributo dell’esperta di nutrizione María José Viteri, mette in evidenza l’alto contenuto di proteine e grassi sani nei gamberi, evidenziando i seguenti benefici:

  • Proteine magre: fondamentali per lo sviluppo muscolare, la salute delle ossa e il controllo del peso, queste proteine supportano il funzionamento dell’organismo in modo efficiente e saziante.
  • Vitamina B12: essenziale per il sistema nervoso, aiuta a ridurre lo stress, migliora le funzioni cognitive e sostiene la rigenerazione cellulare.
  • Niacina (Vitamina B3): contribuisce al metabolismo energetico, migliora la salute della pelle e apporta benefici al sistema cardiovascolare.
  • Fosforo: favorisce l’assorbimento del calcio, rafforzando ossa e denti.
  • Colina: supporta lo sviluppo del cervello, la memoria, il controllo muscolare e la salute del fegato.
  • Selenio: potente antiossidante, protegge le cellule e rinforza il sistema immunitario.
  • Zinco: cruciale per la sintesi proteica, la riparazione cellulare e il rafforzamento del sistema immunitario.
  • Iodio: regola la funzione tiroidea, sostenendo il metabolismo e lo sviluppo cerebrale.

Un superalimento sostenibile

I gamberi ecuadoriani non sono solo una fonte di nutrimento eccellente, ma rappresentano anche un esempio di sostenibilità nella produzione alimentare. La guida nutrizionale è stata ideata per educare nutrizionisti, chef e consumatori, sfatando i miti sull’acquacoltura e promuovendo il consumo consapevole di gamberetti di alta qualità.

La CNA, attraverso il Presidente Esecutivo José Antonio Camposano, sottolinea l’importanza di strumenti come la Shrimp Nutrition Guide per facilitarne la raccomandazione come parte integrante di una dieta sana. Inoltre, il lavoro della SSP e di Pamela Nath ha evidenziato il ruolo cruciale dei dietisti nell’influenzare le decisioni di acquisto dei consumatori.

Il lancio della guida è stato accompagnato da un evento esclusivo che ha combinato arte e gastronomia. Una galleria d’arte dedicata ai gamberi ecuadoriani ha permesso ai partecipanti di scoprire la storia e il processo produttivo di questo prodotto, mentre lo chef Buman ne ha mostrato la versatilità culinaria attraverso uno spettacolo di cucina dal vivo.

Già con la Master Shrimp Guide, lanciata quattro anni fa, il Paese aveva creato un riferimento culinario internazionale, esaltando le qualità uniche dei suoi gamberetti.

I gamberi ecuadoriani nel mondo

Esportati in oltre 70 Paesi, i gamberi ecuadoriani sono considerati i migliori al mondo per qualità, sapore, consistenza e dimensioni. Il loro elevato contenuto nutrizionale li rende un’opzione sana e deliziosa per i consumatori di tutto il mondo.

La Shrimp Nutrition Guide è ora disponibile al pubblico sul sito ufficiale del CNA, consolidando l’Ecuador come leader nell’acquacoltura sostenibile e nella promozione della salute globale.

Ecuador leader mondiale nella produzione di gamberi

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Pesca e politica. Gli eurodeputati Italiani pronti a salvare il settore?

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Pesca e politica. Gli eurodeputati Italiani pronti a salvare il settore? – La commissione pesca dell’Unione Europea svolge un ruolo determinante riguardo le politiche di sviluppo del settore e rappresenta da sempre un ambìto incarico politico per molti deputati del Parlamento europeo.

Oggi più che mai le contrapposizioni riguardanti un tema scottante come la pesca sono sempre più frequenti e in mancanza di programmi ben precisi ci si avvia ad una progressiva azione, tra imposizioni e vincoli che ne stanno determinando un’ingiusta fine.

Diversi deputati europei italiani siedono sugli scranni di questa importante commissione che decide le sorti della pesca in Europa. Oggi, come non mai, il comparto, oltre che di una forte presa di posizione a difesa e tutela dell’ambiente, necessita che chi di competenza volga lo sguardo a chi di pesca vive e dunque alle imprese che coraggiosamente resistono ai “colpi di mare” che nell’ultimo decennio hanno più che dimezzato una intera categoria con gravi ripercussioni sull’economia e dunque sulle famiglie degli stessi lavoratori del mare.

Per la parte italiana all’interno della commissione siedono il Vicepresidente Giuseppe Milazzo, siciliano, del gruppo dei conservatori e riformisti europei, così come allo stesso gruppo appartiene Carlo Ciccioli, marchigiano, entrambi importanti esponenti del Partito di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Al gruppo del Partito popolare europeo siede invece Marco Falcone siciliano di Forza Italia, mentre del gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici Giuseppe Lupo, anch’esso siciliano, del Partito Democratico. Dunque, quattro deputati di cui uno vicepresidente che hanno responsabilità davvero importanti.

Mai come questa volta si avverte l’obbligo di una inderogabile inversione di tendenza che serva ad armonizzare e riequilibrare le opposte esigenze attraverso provvedimenti ad acta al fine di poter garantire il massimo rendimento disponibile con la produzione di utili a cui le imprese non possono rinunciare.

Le domande che vanno poste ai nostri rappresentanti sono le seguenti:
– avete le idee chiare di come agire in seno alla commissione e soprattutto quali sono i provvedimenti che intendete far adottare per il raggiungimento delle finalità sopra richiamate?
– avete ascoltato le associazioni di categoria direttamente interessate per capirne a fondo le problematiche che attanagliano da anni le società di pesca e dunque dei pescatori?
– avete preso in seria considerazione l’ampliamento degli areali di pesca del bacino del Mediterraneo in primis quelli dei Paesi transfrontalieri come più volte reclamati dagli addetti ai lavori?

Il suggerimento, che temiamo rimanga inascoltato, è quello che i quattro rappresentanti debbano in totale accordo stabilire una linea comune, scevra da condizionamenti politici che ideologicamente li vedono contrapposti, o ancora peggio di interessi che nulla hanno a che vedere con la urgente quanto irrinunciabile azione a tutela e difesa del comparto. Lo faranno?

Pesca e politica. Gli eurodeputati Italiani pronti a salvare il settore?

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Federpesca: rafforzare Italia in UE per difendere settore pesca

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Federpesca: rafforzare Italia in UE per difendere settore pesca – “In merito alle tensioni degli ultimi giorni relative alle nomine all’interno della Commissione Europea, vogliamo ribadire come sia fondamentale garantire e difendere una forte rappresentanza dell’Italia in seno alla Commissione che, soprattutto nell’ambito delle politiche agroalimentari e della pesca, potrà fare la differenza, nella tutela di un settore primario fondamentale che garantisce prodotti sostenibili e di qualità sulle tavole dei cittadini europei, nella difesa delle specificità della pesca nel Mediterraneo e assicurando che a fianco alla sostenibilità ambientale, al centro delle politiche europee, siano garantite la sostenibilità sociale ed economica di un settore che ha quanto mai bisogno di essere salvaguardato e messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza. Per questo auspichiamo che l’Italia possa essere rappresentata tra i Vicepresidenti della Commissione Europea.”

Così in una nota la Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca.

Federpesca: rafforzare Italia in UE per difendere settore pesca

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Dove finisce il pangasio vietnamita importato in Europa?

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Dove finisce il pangasio vietnamita importato in Europa? – Il pangasio vietnamita si conferma uno dei prodotti ittici più rilevanti per il mercato europeo. I dati doganali del Vietnam relativi alla prima metà di ottobre 2024 mostrano che le esportazioni verso l’UE hanno raggiunto i 7 milioni di dollari, registrando un aumento del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, le esportazioni cumulative fino al 15 ottobre 2024 hanno superato i 134 milioni di dollari, segnando un leggero calo dello 0,01% rispetto al 2023. Questo andamento riflette le oscillazioni del mercato e le sfide legate alla domanda e ai prezzi.

Paesi Bassi: Il cuore del consumo di pangasio in Europa

I Paesi Bassi si confermano il principale mercato europeo per il pangasio vietnamita, rappresentando un esempio di connessione tra scelte alimentari e benessere. Considerati il paese migliore al mondo per qualità e accessibilità alimentare, gli abitanti dei Paesi Bassi adottano uno stile di vita sano che include il consumo regolare di pesce, tra cui il pangasio.

Ad agosto 2024, le esportazioni verso i Paesi Bassi hanno raggiunto 4,4 milioni di dollari, segnando un aumento del 27% rispetto al mese precedente. Nel terzo trimestre del 2024, il valore delle importazioni ha toccato quasi 13 milioni di dollari, con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Alla fine di settembre 2024, il totale delle esportazioni verso questo mercato ha raggiunto i 36 milioni di dollari, con un incremento del 2% rispetto al 2023.

La popolarità del pangasio nei Paesi Bassi non è casuale. Il pesce vietnamita è apprezzato per il suo equilibrio tra qualità, gusto e valore nutrizionale, che risponde perfettamente alle esigenze di un’alimentazione sana e bilanciata. Essere il maggiore importatore europeo di pangasio testimonia come questo prodotto abbia conquistato un ruolo centrale sulle tavole olandesi.

Il peso dei filetti congelati e dei prodotti a valore aggiunto

Nei primi nove mesi del 2024, i filetti di pangasio congelati hanno rappresentato il 94% del valore delle esportazioni verso l’UE, raggiungendo oltre 120 milioni di dollari, ma registrando un calo dell’1% rispetto all’anno precedente. Gli altri prodotti ittici, inclusi pesci essiccati e congelati, hanno totalizzato più di 5 milioni di dollari, segnando un aumento dell’1%. Tuttavia, i prodotti ad alto valore aggiunto a base di pangasio hanno subito una contrazione del 6%, raggiungendo 2,6 milioni di dollari.

Prezzi medi e volumi in calo

Il prezzo medio di esportazione del pangasio vietnamita verso l’UE continua a rimanere sotto i 3 USD/kg, con una crescita negativa rispetto al 2023. A settembre 2024, il prezzo medio ha toccato i 2,3 USD/kg, con una diminuzione del 13% rispetto allo stesso mese del 2023. Il mese di maggio si è confermato il periodo di punta per i prezzi, con un valore di 2,55 USD/kg, comunque in calo del 5% rispetto all’anno precedente.

Anche i volumi di esportazione hanno subito una contrazione. Nei primi nove mesi del 2024, febbraio è stato il mese peggiore con poco più di 3.000 tonnellate esportate, in calo del 34% rispetto al 2023. Sebbene settembre abbia registrato un incremento del 3% rispetto all’anno precedente, con quasi 6.000 tonnellate esportate, la tendenza generale mostra una diminuzione progressiva.

Crescite sorprendenti in altri mercati

Oltre ai Paesi Bassi, diversi mercati europei hanno registrato una crescita significativa nelle importazioni di pangasio vietnamita. Tra gennaio e settembre 2024, la Lituania ha visto un aumento del 232%, seguita dall’Irlanda con il 227%, l’Italia con il 163%, la Polonia con il 138% e la Spagna con il 133%. Anche Slovenia, Belgio e Ungheria hanno mostrato incrementi a tre cifre.

Di contro, alcuni paesi hanno ridotto le importazioni. La Finlandia ha registrato un calo drastico dell’89%, seguita dalla Lettonia (-66%), Slovacchia (-39%) e Danimarca (-28%).

Le sfide e le opportunità future

Nonostante l’andamento irregolare delle esportazioni di pangasio verso l’UE, l’ultimo trimestre dell’anno potrebbe rappresentare un’opportunità per gli esportatori vietnamiti. Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, la domanda di prodotti ittici tende ad aumentare, offrendo alle aziende la possibilità di incrementare i volumi e promuovere attivamente il prodotto nei mercati europei.

Dove finisce il pangasio vietnamita importato in Europa?

 

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