Categoria: Pesce In Rete Pagina 58 di 927

Gusti e tendenze in continua evoluzione incidono sul consumo di pesce

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Gusti e tendenze in continua evoluzione incidono sul consumo di pesce – Negli ultimi anni, il mercato cinese ha registrato una trasformazione significativa nei gusti dei consumatori, con un impatto diretto sul consumo di pesce e frutti di mare. Secondo un recente report di Rabobank, le aziende del settore ittico devono affrontare la sfida di adattarsi a un mercato sempre più sofisticato, dove la qualità e il valore dei prodotti stanno diventando i principali criteri di scelta per i consumatori cinesi. Questa evoluzione non solo riflette un cambiamento nelle preferenze alimentari, ma evidenzia anche l’importanza di comprendere le nuove tendenze per rimanere competitivi.

Crescita della domanda di prodotti ittici di alto valore

I consumatori cinesi stanno spostando il loro interesse verso prodotti ittici di maggiore valore, con un aumento della domanda per gamberi, pesce pescato in natura e specie di profondità, rispetto ai più tradizionali pesci d’acqua dolce come la carpa. Questo cambiamento è guidato dalla crescente consapevolezza dell’importanza di una dieta equilibrata e salutare, oltre che dalla volontà di sperimentare nuovi sapori e prodotti. I consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti che percepiscono come salutari e di qualità superiore, a condizione che il prezzo sia giustificato dal valore offerto.

Il report Rabobank sottolinea come la domanda di prodotti ittici abbia registrato un CAGR del 4,4% tra il 2013 e il 2023, superando qualsiasi altra proteina animale. Questa crescita è stata sostenuta anche da un aumento delle importazioni di prodotti di alta qualità, che hanno visto un incremento significativo, in particolare nel segmento dei gamberi, che ha registrato un aumento di sei volte negli ultimi 13 anni.

Il declino della carne di maiale e l’ascesa delle proteine alternative

Un altro aspetto interessante è il declino della domanda di carne di maiale, che rappresentava l’85% del consumo di proteine animali in Cina negli anni ’90, ma che è scesa al 53% fino al 2023. Questo calo è compensato da un aumento del consumo di prodotti ittici, manzo e pollo, riflettendo un cambiamento nelle preferenze alimentari della popolazione cinese. La crescente attenzione alla salute e alla nutrizione ha spinto molti consumatori a ridurre il consumo di carne di maiale, preferendo alternative ritenute più salutari e nutrienti.

L’influenza dello streaming live sul mercato ittico

Un fenomeno emergente che sta influenzando il mercato del pesce in Cina è l’ascesa delle vendite tramite live streaming. Piattaforme come WeChat, Pinduoduo e ByteDance hanno visto un’esplosione delle vendite basate su live streaming, con un CAGR dell’85% tra il 2019 e il 2023. Questo nuovo canale di vendita consente ai consumatori di apprendere nuove ricette, acquistare ingredienti direttamente durante la visione e beneficiare di prezzi competitivi rispetto ai supermercati tradizionali.

Le aziende che hanno abbracciato questo canale hanno visto un aumento significativo delle vendite, e oggi quasi tutte le principali aziende alimentari cinesi hanno una presenza attiva nel live streaming. Questa tendenza non solo sta cambiando il modo in cui i consumatori acquistano pesce e frutti di mare, ma sta anche ridefinendo l’intero ecosistema della vendita al dettaglio in Cina.

L’evoluzione dei gusti dei consumatori cinesi sta avendo un impatto profondo sul mercato ittico, richiedendo alle aziende del settore di adattarsi rapidamente per soddisfare le nuove aspettative. Con l’aumento della domanda di prodotti di alto valore, la crescente importanza della qualità e l’innovazione nelle modalità di vendita, il mercato cinese rappresenta una grande opportunità per le aziende che sapranno cogliere queste tendenze e rispondere in modo efficace.

Gusti e tendenze in continua evoluzione incidono sul consumo di pesce

 

 

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A breve uno studio su tendenze di consumo di pesce nell’UE

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A breve uno studio su tendenze di consumo di pesce nell’UE – L’industria europea della trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici, insieme ad altri stakeholder chiave, ha recentemente sollecitato la Commissione Europea a intensificare gli sforzi per comprendere meglio le tendenze del consumo di pesce all’interno dell’Unione Europea. Questa richiesta è stata formalizzata attraverso una raccomandazione adottata dal Consiglio Consultivo per i Mercati della Pesca e dell’Acquacoltura (Market AC), che ha invitato la Direzione Generale degli Affari Marittimi e della Pesca (DG Mare) a utilizzare l’EUMOFA, l’Osservatorio europeo del mercato della pesca e dell’acquacoltura, per realizzare uno studio dedicato all’evoluzione dei consumi di pesce e prodotti dell’acquacoltura nei paesi dell’UE.

Serve un’analisi approfondita delle tendenze di consumo

L’obiettivo principale di questo studio, previsto per il 2025, sarà quello di analizzare le tendenze di consumo di pesce e prodotti dell’acquacoltura in relazione a diversi fattori chiave: le specie consumate, l’accessibilità economica, le considerazioni sanitarie, la sostenibilità e l’etichettatura. In termini di portata geografica, l’attenzione sarà rivolta a Paesi Bassi, Austria e Grecia, rappresentando rispettivamente un paese con accesso al Mare del Nord, uno senza sbocco sul mare e uno con accesso al Mediterraneo. Questo approccio permetterà di ottenere una rappresentazione equilibrata degli Stati membri, fornendo un quadro chiaro e dettagliato delle abitudini di consumo in diverse aree dell’UE.

La risposta della Commissione Europea

La Commissione Europea ha accolto positivamente la raccomandazione del MAC, confermando che l’EUMOFA pubblicherà nel 2025 uno studio approfondito basato sui dati del prossimo sondaggio Eurobarometro, la cui uscita è prevista entro la fine del 2024. Questo studio sarà essenziale per comprendere l’evoluzione del comportamento dei consumatori di pesce in Europa dal 2014 al 2024, fornendo all’industria e agli stakeholder informazioni cruciali per adattare le strategie di mercato.

In risposta alle richieste dell’industria, l’EUMOFA ha inoltre deciso di analizzare la struttura dei prezzi del pollock in Francia, Danimarca e Germania, e delle vongole in Italia, Francia e Spagna. Queste analisi contribuiranno a migliorare la comprensione delle dinamiche di prezzo nei mercati europei, fornendo dati essenziali per ottimizzare la competitività dell’industria ittica. Inoltre, su richiesta del MAC, l’EUMOFA aggiornerà i dati sulla trota iridea, con la pubblicazione prevista entro la fine dell’anno.

Promuovere la sostenibilità e la consapevolezza del consumatore

Un altro tema centrale è la crescente attenzione dei consumatori europei verso la sostenibilità dei prodotti ittici. La Commissione, tramite l’EUMOFA Talks, ha espresso il proprio impegno a includere le proposte del MAC in programmi formativi, con un focus particolare sull’interesse dei consumatori per la pesca sostenibile e l’impatto di quest’ultima sul carrello della spesa. Saranno affrontati anche temi come l’etichettatura di sostenibilità, la promozione di mercati sostenibili della pesca e dell’acquacoltura, e l’adozione di prodotti a basse emissioni di carbonio.

L’industria della pesca e dell’acquacoltura in Europa sta attraversando un periodo di trasformazione, guidato dalla necessità di comprendere meglio le tendenze del consumo di pesce. Il futuro studio dell’EUMOFA, previsto per il 2025, rappresenta un passo cruciale in questa direzione, offrendo dati e analisi fondamentali per supportare l’industria nel rispondere alle sfide del mercato e promuovere pratiche sostenibili. Il MAC e gli altri stakeholder europei continueranno a svolgere un ruolo vitale nel guidare queste iniziative, garantendo che il settore ittico europeo rimanga competitivo e in linea con le aspettative dei consumatori.

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Acquacoltura. Il settore del salmone rimane il più redditizio

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Acquacoltura. Il settore del salmone rimane il più redditizio – Nonostante le difficoltà che i principali produttori globali hanno dovuto affrontare negli ultimi anni, l’industria del salmone mantiene il suo ruolo leader nel settore dell’acquacoltura per la prima metà del 2024. Secondo l’ultimo report di Globefish, la domanda sostenuta e i prezzi relativamente stabili continueranno a favorire la redditività del settore, malgrado le sfide legate a fattori come la politica fiscale in Norvegia, il fenomeno di El Niño e le complicazioni burocratiche post-Brexit in Scozia.

La produzione globale nel 2023

Nel 2023, la produzione globale di salmone atlantico ha raggiunto le 2.817.200 tonnellate, segnando una leggera riduzione dell’1,6% rispetto all’anno precedente. La Norvegia, che rimane il principale produttore mondiale con 1.499.100 tonnellate, ha visto un calo marginale dello 0,8%, mentre il Cile ha incrementato la sua produzione del 2,7%, raggiungendo le 776.600 tonnellate. Tuttavia, nonostante questa crescita, la situazione in Cile è stata caratterizzata da una moderata espansione, frenata da costi di produzione elevati e prezzi internazionali bassi.

Sfide per i produttori

Norvegia – L’introduzione di un nuovo sistema fiscale ha creato un clima di incertezza che ha rallentato gli investimenti nel settore. Questo ha influito negativamente sulla produzione, ma si prevede che la situazione si stabilizzerà nei primi mesi del 2024.

Cile – Mentre il volume del raccolto è aumentato, il settore cileno ha dovuto fare i conti con costi di produzione elevati e una moderata espansione. Tuttavia, il 2024 potrebbe vedere una stabilizzazione dei prezzi e una leggera crescita della produzione.

Scozia – L’industria scozzese del salmone continua a lottare con le ripercussioni della Brexit, che hanno introdotto nuove complicazioni burocratiche, allungando i tempi di spedizione e aumentando i costi. Nonostante queste difficoltà, sono state proposte misure per migliorare la competitività del settore, che potrebbero vedere una parziale attuazione nel corso del 2024.

Canada – La produzione canadese ha subito un calo significativo, passando da 148.000 tonnellate nel 2016 a 90.000 tonnellate nel 2023, il livello più basso del XXI secolo. Questo declino è stato principalmente attribuito alla chiusura degli impianti di acquacoltura nella Columbia Britannica. La Canadian Aquaculture Industry Alliance ha esortato il governo a prendere decisioni basate sulla scienza per invertire questa tendenza negativa.

Prospettive per il 2024

Nonostante un contesto globale complesso, le prospettive per il 2024 sono positive. Globefish e Rabobank prevedono che i prezzi del salmone si stabilizzeranno, creando una nuova normalità che vedrà l’industria del salmone continuare a essere il settore dell’acquacoltura più redditizio già dalla prima metà dell’anno. L’offerta globale potrebbe aumentare leggermente, contribuendo a mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta e a sostenere la crescita del settore.

L’industria del salmone, nonostante le molteplici sfide, si conferma come un settore resiliente e redditizio. La capacità di adattamento dei principali produttori e la domanda costante dei mercati globali sono i fattori chiave che continueranno a sostenere la crescita nel 2024. L’evoluzione delle politiche fiscali e delle condizioni climatiche sarà cruciale per determinare il futuro di questo settore vitale.

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Nuovo report Sustainable Eel Group sull’anguilla europea

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Nuovo report Sustainable Eel Group sull’anguilla europea – Il Sustainable Eel Group (SEG) è pronto a presentare un report indipendente elaborato dall’University of Hull International Fisheries Institute, atteso per la fine di questo mese. Questo documento rappresenta l’analisi più dettagliata finora realizzata sui contributi di SEG nella lotta contro il traffico illegale di anguille e nella promozione della sostenibilità all’interno del settore della pesca commerciale dell’anguilla europea.

Il documento metterà in luce i successi ottenuti da SEG nella certificazione di una parte significativa delle catture di anguille e degli impianti di acquacoltura in Europa. Questa certificazione garantisce che le attività rispettino rigorosi standard di sostenibilità, cruciali per la protezione della specie Anguilla anguilla. Inoltre, il rafforzamento della tracciabilità lungo l’intera filiera dell’anguilla commerciale ha permesso di distinguere chiaramente gli operatori responsabili da quelli che non seguono le migliori pratiche, proteggendo così sia l’ecosistema marino che il mercato legale.

Conformità e collaborazione internazionale

Il documento esaminerà anche l’importanza delle revisioni periodiche dello standard SEG, che hanno rafforzato le linee guida sulla sostenibilità. Queste revisioni evidenziano l’impegno continuo del gruppo nel mantenere elevati standard ambientali e sociali. Il report esplorerà anche l’influenza di SEG oltre la certificazione, soprattutto attraverso la collaborazione con agenzie internazionali per contrastare il traffico illegale di anguille e migliorare la consapevolezza globale su questo tema critico.

Mentre l’analisi evidenzia i progressi significativi compiuti finora, non mancherà di identificare le aree in cui è necessario un miglioramento, come la trasparenza nel monitoraggio e nella rendicontazione delle attività. SEG è determinato a lavorare con i suoi partner per affrontare queste sfide, promuovendo una maggiore adozione della certificazione tra gli operatori meno rappresentati e migliorando l’efficacia delle misure di contrasto al traffico.

Inoltre, il report segnala una crescente preoccupazione per il trasferimento del problema del traffico illegale all’anguilla americana Anguilla rostrata, evidenziando la necessità di un’azione globale e coordinata per proteggere entrambe le specie.

Un impegno costante per il futuro dell’anguilla europea

SEG continua a sostenere una maggiore consapevolezza pubblica sui problemi legati al traffico di anguille e a investire in misure strategiche per contrastarlo. L’organizzazione è fermamente impegnata a collaborare con scienziati, enti di conservazione e operatori del settore commerciale per garantire un futuro sostenibile e inclusivo per l’anguilla europea, proteggendo al contempo la biodiversità marina e sostenendo lo sviluppo economico delle comunità locali.

Nuovo report Sustainable Eel Group sull’anguilla europea

 

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India: un industria ittica in forte espansione

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India: un industria ittica in forte espansione  – Negli ultimi anni, l’industria ittica indiana ha registrato una crescita notevole, consolidando la sua posizione come uno dei principali attori nel settore ittico globale. Secondo i dati rilasciati dal Ministero del Commercio e dell’Industria indiano, la produzione ittica del paese è aumentata da 14,2 milioni di tonnellate nel periodo 2019-2020 a 18,3 milioni di tonnellate nel 2023-2024. Parallelamente, le esportazioni di prodotti ittici sono cresciute da 1,4 milioni di tonnellate a 1,8 milioni di tonnellate, con un incremento significativo anche in termini di valore, passando da 467 miliardi di INR (6 miliardi di euro) a 610 miliardi di INR (6,8 miliardi di euro).

Espansione delle esportazioni e strategie governative

Nonostante questi progressi, l’ambizioso obiettivo del governo indiano di raggiungere i 12 miliardi di dollari di esportazioni annuali di prodotti ittici entro il 2025 appare sfidante. Tuttavia, il governo sta implementando una serie di politiche volte a sostenere ulteriormente la crescita del settore. Un esempio significativo è l’aumento delle esenzioni da dazi e tasse per alcuni prodotti ittici esportati, con il tasso del RoDTEP (Remission of Duties and Taxes on Exported Products) che è stato portato dal 2,5% al 3,1%. Questa mossa fornirà un rimborso parziale delle tasse agli esportatori, aumentando il loro margine di profitto e rendendo i prodotti ittici indiani più competitivi sui mercati internazionali.

Inoltre, il governo ha ridotto i dazi all’importazione sui mangimi per pesci e gamberi, oltre che sugli ingredienti chiave come l’olio di pesce e le alternative sostenibili come l’olio di alghe. Questi provvedimenti hanno l’obiettivo di ridurre i costi di produzione, incentivando una maggiore produzione e una migliore qualità dei prodotti ittici destinati all’esportazione.

Programma Pradhan Mantri Matsya Sampada Yojana: una visione sostenibile per il futuro

Un altro pilastro della strategia di crescita dell’industria ittica indiana è rappresentato dal programma Pradhan Mantri Matsya Sampada Yojana, lanciato dal Ministero della Pesca indiano nel marzo 2023. Questo programma prevede un investimento di 60,9 miliardi di rupie (660 milioni di euro) in cinque anni, mirato a promuovere lo sviluppo sostenibile dell’industria ittica. Le iniziative del programma si concentrano sull’incremento della produzione, sullo sviluppo delle infrastrutture post-raccolta e sulla modernizzazione della catena del valore, con un’enfasi particolare sull’adozione di pratiche responsabili e sostenibili.

Queste misure non solo migliorano la qualità dei prodotti ittici, ma garantiscono anche la sostenibilità a lungo termine dell’industria, preservando le risorse marine e promuovendo un approccio ecologico che può attrarre ulteriori investimenti internazionali.

Sebbene i risultati ottenuti finora siano impressionanti, l’industria ittica indiana deve affrontare diverse sfide per mantenere e accelerare la crescita. La concorrenza globale, le fluttuazioni dei prezzi internazionali e le sfide logistiche legate alle esportazioni sono solo alcune delle difficoltà che richiedono una pianificazione strategica e interventi mirati.

Tuttavia, grazie agli sforzi continui del governo e alla crescente consapevolezza dell’importanza di pratiche sostenibili, l’India è ben posizionata per consolidare ulteriormente la sua presenza nel mercato ittico globale, offrendo prodotti di alta qualità che soddisfano le crescenti esigenze dei consumatori internazionali.

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