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Chiai, da scarto del tonno a potente antiossidante

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Chiai, da scarto del tonno a potente antiossidante – Il tonno è universalmente riconosciuto come una delle migliori scelte per il sushi, apprezzato non solo in Giappone ma in tutto il mondo. Oltre al suo sapore prelibato, il tonno è un alimento eccezionalmente sano. Ricco di acidi grassi omega-3 come l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), il tonno aiuta a mantenere il sangue fluido, prevenendo arteriosclerosi e attacchi cardiaci. Inoltre, abbassa i livelli di trigliceridi, rendendolo efficace nel trattamento della sindrome metabolica e nella perdita di peso. Ora, una nuova ricerca ha svelato ulteriori benefici per la salute associati al chiai, la carne rosso scuro del tonno.

Valore nutrizionale del Chiai

La carne rosso scuro del tonno, conosciuta con il nome chiai in giapponese, è ricca di un composto organico chiamato selenoneina. Questo composto non solo previene le malattie legate allo stile di vita, ma riduce anche lo stress e rallenta il processo di invecchiamento. Nonostante il suo aspetto poco invitante e l’aroma potente, il chiai sta guadagnando attenzione per i suoi straordinari benefici per la salute.

L’antiossidante più potente della natura

La selenoneina, scoperta per la prima volta nel 2010 dalla Japan Fisheries Research and Education Agency di Yokohama, è stata oggetto di studi approfonditi fino al 2022. Questo minerale essenziale per la funzione dell’ormone tiroideo previene l’ossidazione nelle cellule dei tessuti e rimuove tossine come il mercurio. La selenoneina è particolarmente efficace come antiossidante, rimuovendo direttamente i radicali liberi dannosi nel sangue umano. È 500 volte più efficace della vitamina E nel rimuovere i radicali liberi.

Studi clinici e risultati

Pesci come il tonno, il marlin e lo sgombro contengono alti livelli di selenoneina. Nel caso del tonno rosso o obeso, il chiai ne contiene circa 100 volte di più rispetto all’akami, la parte magra del tonno. Una sperimentazione condotta su circa 100 dipendenti di prefetture e università ha dimostrato che coloro che hanno consumato chiai hanno avuto un aumento significativo della concentrazione di selenoneina nel sangue rispetto a quelli che hanno mangiato akami. La selenoneina rimane nel corpo per circa due settimane, rafforzando gli effetti antiossidanti e migliorando la salute mentale e fisica.

Benefici per la salute

Il professor Yūdō Kazuo della St. Marianna University School of Medicine ha osservato che il consumo continuo di chiai può migliorare la salute mentale e fisica, riducendo lo stress e prevenendo il deterioramento dovuto all’età. Il 70% dei partecipanti alla sperimentazione ha riportato una riduzione dello stress dopo aver consumato chiai, e alcuni hanno mostrato un aumento significativo dell’indicatore anti-invecchiamento Sirtuin 2.

La scoperta dei benefici del chiai rappresenta una nuova frontiera per l’industria ittica, trasformando quello che era considerato uno scarto in un prodotto di valore. L’obiettivo ora è comunicare efficacemente questi benefici ai consumatori, creando un mercato per il chiai. Questo potrebbe non solo migliorare la salute, ma anche promuovere la sostenibilità nell’industria ittica.

Chiai, da scarto del tonno a potente antiossidante

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Manuale degli attrezzi da pesca utilizzati dalla flotta dell’UE

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Manuale degli attrezzi da pesca utilizzati dalla flotta dell’UE – Il Parlamento europeo ha recentemente aggiornato il “Manuale degli attrezzi da pesca utilizzati dalla flotta dell’UE”, una pubblicazione fondamentale per il settore ittico europeo. Questo manuale offre una panoramica dettagliata e illustrata degli attrezzi da pesca più rilevanti utilizzati dalle flotte degli Stati membri, fornendo una risorsa indispensabile per professionisti e regolatori del settore.

Il manuale, realizzato dal Dipartimento Tematico per le Politiche Strutturali e di Coesione della Direzione Generale delle Politiche Interne per conto della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, è strutturato in dieci capitoli. Ogni capitolo si concentra su diverse tipologie di attrezzi da pesca, tra cui ciancioli, reti da traino, palangari, draghe, trappole e attrezzi fissi.

Questa guida non solo descrive dettagliatamente la progettazione e il funzionamento di 35 attrezzi o modalità di pesca, ma indica anche le specie bersaglio e le principali aree di pesca delle flotte europee. Inoltre, i nomi degli attrezzi sono forniti in sette lingue: danese, tedesco, spagnolo, francese, italiano, olandese e portoghese.

Importanza della terminologia

Un aspetto cruciale evidenziato dall’introduzione della pubblicazione è la complessità del vocabolario associato agli attrezzi da pesca. La terminologia specializzata e le varianti regionali e locali sviluppate nel tempo rendono questo campo particolarmente complesso. La guida segue la classificazione statistica standard internazionale degli attrezzi da pesca (ISSCFG) sviluppata dalla FAO, aggiornata nel 1990 e nel 2016, per garantire coerenza e chiarezza.

Questo aggiornamento del manuale rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficace e sostenibile delle risorse ittiche. Fornisce agli operatori del settore e ai decisori politici uno strumento essenziale per comprendere e regolamentare l’uso degli attrezzi da pesca, contribuendo alla conservazione degli ecosistemi marini e alla sostenibilità della pesca.

Secondo un portavoce della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, l’aggiornamento del manuale è stato necessario per riflettere le innovazioni tecnologiche e le pratiche sostenibili adottate negli ultimi anni. È uno strumento chiave per promuovere una pesca responsabile e per educare i nuovi operatori del settore.

Manuale degli attrezzi da pesca utilizzati dalla flotta dell’UE

 

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Nuovo partenariato pesca tra UE e Capo Verde

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Nuovo partenariato pesca tra UE e Capo Verde – La recente firma di un nuovo protocollo tra l’Unione Europea (UE) e Capo Verde rappresenta un passo significativo nella collaborazione per la pesca sostenibile. Questo accordo, valido per i prossimi cinque anni, permetterà alle imbarcazioni dell’UE di accedere alle acque di Capo Verde, garantendo allo stesso tempo lo sviluppo del settore della pesca locale. L’accordo mira a rafforzare la governance della pesca, proteggere l’ambiente marino e sostenere la creazione di posti di lavoro.

Il protocollo consente a 56 pescherecci degli Stati membri dell’UE di pescare nelle acque di Capo Verde. La flotta sarà composta da 24 tonniere con reti a circuizione, 10 tonniere con lenze e canne e 22 pescherecci con palangari di superficie, provenienti principalmente da Spagna, Francia e Portogallo. Il riferimento annuale concordato è di 7.000 tonnellate di catture, in linea con l’andamento degli ultimi anni.

Contributo economico e sviluppo sostenibile

L’UE contribuirà con 3,9 milioni di euro per un periodo di cinque anni, di cui 780.000 euro all’anno. Di questi, 430.000 euro saranno destinati alla promozione della gestione sostenibile della pesca, al potenziamento delle capacità di controllo e sorveglianza e al supporto delle comunità di pescatori locali. Oltre al contributo dell’UE, gli armatori pagheranno tasse all’amministrazione di Capo Verde per ottenere l’autorizzazione a pescare.

Benefici per l’economia blu di Capo Verde

Il protocollo sosterrà la gestione sostenibile delle risorse marittime, contribuendo alla sicurezza alimentare e nutrizionale e alla diversificazione dell’economia locale. Capo Verde mira a rafforzare l’industrializzazione e la competitività del settore, con un focus particolare sul potenziale strategico della zona di pesca nell’industria del tonno nell’Oceano Atlantico.

L’accordo prevede la creazione di valore aggiunto e posti di lavoro incoraggiando i trasbordi e gli sbarchi di catture nel porto di Mindelo, São Vicente, nonché l’imbarco di pescatori e osservatori locali su imbarcazioni europee. Questo garantirà una fornitura costante di prodotti ittici alle aziende di trasformazione locali.

Attraverso questo partenariato, l’UE contribuirà a rafforzare le capacità scientifiche, l’osservazione e la gestione dell’ambiente marino e delle aree marine protette. Inoltre, il protocollo promuoverà la gestione sostenibile della pesca e il controllo della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN). Sono previste nuove disposizioni per migliorare il monitoraggio delle navi, la gestione delle autorizzazioni di pesca e misure di gestione più efficaci per gli squali.

Il nuovo protocollo applicato provvisoriamente a partire da ieri, entrerà in vigore una volta completato il processo di ratifica da entrambe le parti, il che per l’UE implica il consenso del Parlamento Europeo. L’applicazione provvisoria permette la ripresa immediata delle attività di pesca nelle acque di Capo Verde, dopo una breve interruzione iniziata il 19 maggio 2024, data di scadenza del precedente protocollo.

Il nuovo protocollo di pesca tra l’UE e Capo Verde rappresenta un esempio di come la cooperazione internazionale possa promuovere la sostenibilità e lo sviluppo economico. Questo accordo non solo supporta la pesca sostenibile, ma contribuisce anche a migliorare le condizioni economiche e sociali delle comunità locali. È un modello che altre nazioni potrebbero seguire per bilanciare l’accesso alle risorse marine con la necessità di proteggere l’ambiente e sostenere le economie locali.

Nuovo partenariato pesca tra UE e Capo Verde

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Carmen Crespo eletta presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo

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Carmen Crespo eletta presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo – Carmen Crespo è stata eletta per acclamazione come nuova presidente della Commissione Pesca del Parlamento Europeo. Questa elezione segna l’inizio di un nuovo capitolo per la commissione, con Crespo che promette di affrontare le sfide del settore ittico con impegno e dedizione.

Il nuovo direttivo della Commissione Pesca

Alla riunione costitutiva della Commissione Pesca (PECH), sono stati eletti anche i nuovi vicepresidenti che accompagneranno Crespo nel suo mandato:
Sander Smit (PPE, Paesi Bassi) è stato eletto primo vicepresidente.
Giuseppe Milazzo (ECR, Italia) è stato eletto secondo vicepresidente con 16 voti favorevoli, 5 contrari e 6 astenuti.
Stéphanie Yon-Curtin (Renew, Francia) è stata eletta terza vicepresidente con 20 voti favorevoli.
Jessica Polgjärd (PPE, Svezia) è stata eletta quarta vicepresidente per acclamazione.

Crespo, unica candidata alla presidenza, è stata proposta dal Partito Popolare Europeo. Nel suo discorso di insediamento, ha espresso gratitudine e la volontà di ascoltare tutti gli eurodeputati. Ha sottolineato l’importanza di lavorare per un settore vulnerabile come quello della pesca, promettendo di affrontare le esigenze e le sfide del settore con determinazione. La sua leadership sarà cruciale nei prossimi due anni e mezzo per guidare la Commissione Pesca verso soluzioni sostenibili e innovative.

Con Carmen Crespo alla guida della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, il settore ittico europeo può guardare al futuro con maggiore ottimismo. La sua leadership promette di portare avanti iniziative che favoriranno la sostenibilità, l’innovazione e il supporto ai pescatori. La prima riunione ordinaria della Commissione in questa nuova legislatura è prevista per domani, mercoledì 24 luglio, dalle ore 10:30 alle ore 12:30.

Carmen Crespo eletta presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo

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Sostegno dal FEAMP per le infrastrutture e bando mitilicoltura pugliese

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Sostegno dal FEAMP per le infrastrutture e bando mitilicoltura pugliese – L’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, ha incontrato, insieme a Rosa Fiore, dirigente della Struttura di Progetto Attuazione della politica europea per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura del Dipartimento Agricoltura, i rappresentanti dei dieci comuni pugliesi beneficiari della misura 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca” del Feamp, il Programma Operativo 2014-2020 del Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura in corso di chiusura. Su questa misura sono state impegnate dalla Regione Puglia risorse pari 9,4 milioni di euro, destinate a realizzare in diversi comuni, dal Gargano al Salento, il miglioramento degli approdi e la realizzazione di infrastrutture dedicate alla commercializzazione diretta del pescato, attività sempre più apprezzata dai consumatori. Alcuni comuni, nonostante le numerose interlocuzioni dei mesi scorsi rispetto allo stato di avanzamento dei lavori, fissati ad un minimo del 70% entro il 31.12.2023, hanno avuto una serie di criticità e non sarà possibile riallocare le risorse.

“L’obiettivo, d’intesa con i comuni – ha ricordato l’assessore Pentassuglia – è di verificare nella nuova pianificazione FEAMPA 2021-2027 la possibilità di attuare nuovi bandi per questo tipo di intervento, per un miglioramento continuo dei servizi per i pescatori. Si tratta di attività utili anche a garantire la sicurezza e la salubrità del pescato locale che poi finisce sulle tavole di tutta la Puglia”.

Per la salvaguardia della mitilicoltura pugliese è in corso di definizione da parte della Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali del Dipartimento Agricoltura il bando 2024 per il sostegno diretto alla mitilicoltura pugliese, con una dotazione finanziaria di 150mila euro, a valere sull’ex Legge Regionale n. 26/2012 (art. 30) e sull’articolo 26 della Legge Regionale n. 1/2016.

“In questo momento il surriscaldamento delle acque, in particolare nel primo seno del golfo di Taranto, sta generando l’asfissia dei mitili, con gravissimo impatto economico sulle imprese del settore – ha sottolineato l‘assessoree per condividere gli asset di questo aiuto in regime de minimis abbiamo convocato immediatamente le associazioni di categoria e i sindacati, sempre con spirito di condivisione degli obiettivi e la tempestività necessaria per fronteggiare anche la situazione connessa alla morìa dei mitili nelle acque di Taranto”.

Nei prossimi giorni proseguirà su questo tema l’interlocuzione dell’assessore Donato Pentassuglia con i vertici del Comune di Taranto e i rappresentanti delle imprese.

Sostegno dal FEAMP per le infrastrutture e bando mitilicoltura pugliese

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