[[{“value”:”

Cisint contro il divieto totale di pesca all’anguilla nel Mediterraneo – La Commissione europea vorrebbe impedire ogni tipo di pesca all’anguilla nel Mediterraneo, comprese le forme ricreative e accidentali ed estendendo i divieti persino alle acque dolci, salmastre e lagunari.

Per fermare un’autentica forzatura di competenze e un’assurda serie di obblighi che potrebbero colpire un settore già in crisi, il parlamentare europeo Annamaria Cisint ha presentato alcuni specifici emendamenti che saranno oggetto di compromesso nelle prossime settimane.

La Cisint è infatti relatore ombra per il Gruppo “Patriot for Europe” sulle modifiche al Regolamento 2124 del 2023 relativo alla pesca nel Mar Mediterraneo.

“Ho subito denunciato come le acque interne non possano essere considerate area marina e non rientrino in alcun modo nel mandato assegnato alla Commissione Generale per il Mediterraneo – ha spiegato l’esponente della Lega -. Ho quindi sollecitato la ridefinizione del divieto ma anche la possibilità per gli Stati membri di consentire l’attività ricreativa, per la sola fase gialla, in condizioni rigidamente controllate e per piccole quantità. Se si vuole aiutare fattivamente questa specie vanno piuttosto rimosse le barriere artificiali dai fiumi che ne impediscono la risalita e combattere cormorani e pesci siluro”.

La Cisint ha pure evidenziato come “nell’Atlantico non vigano particolari restrizioni all’anguilla, anzi, ne viene praticata la cattura massiva delle cieche per poi esportarle su scala mondiale”. La Commissione vorrebbe quindi agire forzando ideologicamente la materia senza una preventiva modificazione della Direttiva Habitat o del Regolamento del 2007 sulla tutela dell’anguilla europea.

Cisint contro il divieto totale di pesca all’anguilla nel Mediterraneo

L’articolo Cisint contro il divieto totale di pesca all’anguilla nel Mediterraneo proviene da Pesceinrete.

“}]] ​