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Contaminazione da mercurio: BLOOM rivela uno scandalo di salute pubblica di dimensioni senza precedenti – Considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una delle dieci sostanze chimiche più preoccupanti per la salute pubblica a livello mondiale, al pari dell’amianto e dell’arsenico, questo neurotossico comporta seri rischi per il corpo umano (1). Dopo 18 mesi di indagini, BLOOM rivela in un rapporto esclusivo come, a partire dagli anni ’70, le autorità pubbliche ed una potente lobby abbiano scelto consapevolmente di favorire gli interessi economici della pesca industriale a scapito della salute di centinaia di milioni di consumatori di tonno in Europa. Questo cinico lobbismo ha fatto sì che la soglia di mercurio ‘accettabile’ per il tonno sia stata fissata tre volte più alta rispetto ad altre specie ittiche, come il merluzzo, senza che ci fosse la minima giustificazione scientifica per una soglia diversa (2). Il livello di concentrazione di mercurio nel tonno non è stato fissato arbitrariamente: corrisponde ai livelli più alti di contaminazione riscontrati in questo pesce. In altre parole, la soglia di pericolo non è stata fissata con l’obiettivo di proteggere la salute umana, ma solo per tutelare gli interessi finanziari dell’industria del tonno. Le soglie, stabilite dalle autorità pubbliche in complicità con la lobby del tonno, stanno quindi generando una contaminazione diffusa della popolazione, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute. (3-8).
Il mercurio, un veleno estremamente pericoloso
Per cominciare, il mercurio, le cui emissioni globali sono aumentate notevolmente negli ultimi due secoli, si trova in grandi quantità nell’oceano. Si accumula nei pesci nella sua forma più tossica, il metilmercurio, finendo sugli scaffali e nei piatti di milioni di famiglie. Come predatore in cima alla catena alimentare, il tonno accumula metalli pesanti dalle sue prede, con un conseguente aumento di dieci volte della contaminazione da mercurio rispetto alle specie più piccole (9).
Il tonno è il pesce più venduto in Europa (10). In Italia, consumiamo in media 2,5 kg pro capite di tonno in scatola all’anno, al quale bisogna aggiungere il consumo di tonno fresco e surgelato (11). Tuttavia, l’ingestione regolare di metilmercurio – anche in piccole quantità – rappresenta un serio pericolo per la salute, in particolare (ma non solo) per lo sviluppo cerebrale dei feti e dei bambini piccoli (3-8).
Il 100% delle lattine testate da BLOOM sono contaminate da mercurio
BLOOM ha selezionato a caso 148 lattine provenienti da cinque Paesi europei (Germania, Inghilterra, Spagna, Francia e Italia) e le ha fatte analizzare da un laboratorio indipendente: il 100% delle lattine era contaminato da mercurio. Più della metà delle lattine testate (57%) superava il limite massimo di mercurio più severo definito per altre specie di pesce (0,3 mg/kg). Delle 148 lattine, una lattina di Petit Navire (marca francese imparentata con l’italiana Mareblu) acquistata in un negozio Carrefour City di Parigi aveva un livello record di 3,9 mg/kg, 13 volte superiore a quello delle specie soggette allo standard più restrittivo di 0,3 mg/kg. A causa dei pericoli derivanti dall’ingestione regolare di mercurio, anche in piccole dosi, tutte le lattine che superano lo standard di 0,3 mg/kg dovrebbero essere bandite dalla vendita. Tuttavia, questo non è il caso.
Degli standard sanitari artefatti per massimizzare le vendite di prodotti contaminati
BLOOM ha analizzato in extenso centinaia di documenti ufficiali degli organismi internazionali responsabili degli standard sanitari (comitato congiunto FAO-OMS, Commissione Europea, Ministero dell’Agricoltura, ecc.) riguardanti il mercurio. La nostra indagine rivela che per definire i livelli massimi di mercurio nel tonno non viene utilizzato alcun metodo che tenga conto delle conseguenze sulla salute di adulti e bambini. Al contrario, le autorità pubbliche europee hanno scelto un approccio completamente in contrasto con il loro dovere di proteggere la salute pubblica: partono dall’effettiva contaminazione da mercurio dei tonni per stabilire una soglia che garantisce che il 95% di essi possa essere commercializzato. Questo è il motivo per cui al tonno, una delle specie più contaminate, viene data una tolleranza massima di mercurio tre volte superiore a quella della specie meno contaminata (1 mg/kg rispetto a 0,3 mg/kg per il merluzzo, ad esempio). Non c’è alcuna ragione sanitaria per questa discrepanza: il mercurio non è meno tossico se ingerito attraverso il tonno.
“Il mercurio è un potente neurotossico che si fissa nel cervello ed è molto difficile da eliminare. Tutti lo sanno”, spiega Julie Guterman, ricercatrice presso BLOOM e autrice principale dello studio. “Mi era difficile credere che i produttori e i politici potessero scegliere consapevolmente di essere così spietatamente cinici, ma ho dovuto constatare i fatti. Aver agito al momento della definizione delle soglie normative permette ora ai produttori e ai supermercati di vendere prodotti contaminati nella più completa legalità. Lasciare che le persone credano che il consumo di tonno sia sicuro dal punto di vista della salute è una bugia imperdonabile dalle conseguenze drammatiche.”
Controlli rari e inefficaci
Contrariamente alla vigilanza che un tale problema di salute pubblica dovrebbe richiedere, non esistono praticamente controlli sulla catena di produzione e commercializzazione del tonno. Alle Seychelles, centro nevralgico della pesca del tonno che rifornisce l’intero mercato europeo, le autorità sanitarie si accontentano di una decina di test all’anno per garantire la conformità di milioni di chili di tonno inviati in Europa (12)!
“Ciò che è importante ricordare” dice Julie Guterman, “è che in Europa il tonno viene consumato principalmente in scatola. Eppure, un importatore importante come la Francia non effettua alcun controllo sulla contaminazione del tonno in scatola: nemmeno uno all’anno. Le autorità pubbliche non cercano nemmeno di nascondere la loro complicità con l’industria del tonno. Hanno dato alla pesca industriale e ai supermercati la licenza di contaminare la popolazione.”
Infine, dal momento che i pochi controlli esistenti si basano su uno standard che é stato fissato per essere difficilmente superabile, il numero di test con livelli di contaminazione non conformi è logicamente troppo basso per destare la minima preoccupazione. Un’ulteriore cortina di fumo per rafforzare l’impressione fuorviante di sicurezza.
Questa indagine BLOOM fa parte della serie “TunaGate”, che ha stabilito la criminalità ecologica e le numerose violazioni dei diritti umani attribuibili all’industria del tonno.
Di fronte a questo grave scandalo di salute pubblica, BLOOM ha unito le forze con l’associazione per la tutela dei consumatori Foodwatch per lanciare una campagna europea per sfidare le catene di supermercati.
FONTI
(1) OMS Mercurio e salute https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/mercury-and-health.
(2) Regolamento (UE) 2023/915 della Commissione del 25 aprile 2023 relativo ai tenori massimi di alcuni contaminanti negli alimenti e che abroga il regolamento (CE) n. 1881/2006 (Testo rilevante ai fini del SEE) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:32023R0915.
(3) EFSA (2012) Scientific Opinion on the Risk for Public Health Related to the Presence of Mercury and Methylmercury in Food, pagine da 81 a 125, https://doi.org/10.2903/j.efsa.2012.2985.
(4) Jacobson et al. (2015) Relation of Prenatal Methylmercury Exposure from Environmental Sources to Childhood IQ https://doi.org/10.1289/ehp.1408554.
(5) Freire et al. (2010) Hair Mercury Levels, Fish Consumption, and Cognitive Development in Preschool Children from Granada, Spain, https://doi.org/10.1016/j.envres.2009.10.005.
(6) Yaginuma-Sakurai et al. (2010) Intervention Study on Cardiac Autonomic Nervous Effects of Methylmercury from Seafood https://doi.org/10.1016/j.ntt.2009.08.009.
(7) Skalny et al. (2022) Mercury and Cancer: Where Are We Now after Two Decades of Research? https://doi.org/10.1016/j.fct.2022.113001.
(8) Bjørklund et al. (2019) Mercury Exposure and Its Effects on Fertility and Pregnancy Outcome https://doi.org/10.1111/bcpt.13264.
(9) European Environment Agency. Mercury in Europe’s Environment: A Priority for European and Global Action https://www.eea.europa.eu/publications/mercury-in-europe-s-environment.
(10) European Commission. Directorate General for Maritime Affairs and Fisheries. et al. Il mercato ittico dell’UE (2023) pagina 36 – Ogni anno nell’UE viene venduto più di un miliardo di chili di tonno, con un consumo medio annuo di circa 3 chili di tonno a persona: https://eumofa.eu/documents/20124/35668/EFM2023_EN.pdf.
(11) Ancit (Associazione Nazionale Conserve Ittiche e delle Tonnare, 2024) : Tonno in scatola, nel 2023 numeri ancora in fase di assestamento. Tra upcycling e circular economy, il comparto sempre più sostenibile https://www.franceagrimer.fr/fam/content/download/74190/document/BIL-MER-2024-CHIFFRES-CLES-2023.pdf?version=3
(12) Commissione Europea (2011) Audit dell’autorità competente delle Seychelles https:// ec.europa.eu/food/audits-analysis/audit-report/details/2691.
Contaminazione da mercurio: BLOOM rivela uno scandalo di salute pubblica di dimensioni senza precedenti
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