Da Europêche le prospettive e le sfide del settore pesca – L’Unione Europea si trova ad affrontare le ultime fasi del suo mandato legislativo (2019-2024), e in questo contesto, Europêche ha dato voce alle preoccupazioni dell’industria della pesca europea riguardo al futuro della Commissione europea e della politica comune della pesca (PCP). Gli Stati membri sono stati coinvolti in un confronto riguardo alla ristrutturazione della Commissione e alle linee guida della PCP, con un focus sull’equilibrio tra gli obiettivi socio-economici e la sicurezza alimentare, oltre alla competitività dei pescatori europei sul mercato internazionale.

In particolare, Europêche ha sollecitato una risposta decisa contro le azioni discriminatorie della Norvegia nei confronti dei diritti di pesca dell’UE, includendo il rifiuto del meccanismo finanziario SEE 2021-2028. Tale comportamento include pratiche come l’appropriazione illecita di quote di merluzzo e il divieto di metodi di pesca tradizionali nelle acque norvegesi, evidenziando una necessità di equità e rispetto reciproco nel settore ittico.

Un altro punto critico riguarda la revisione della PCP e della struttura della Commissione europea, con Europêche che sottolinea la necessità di un ritorno a politiche che pongano la produzione alimentare primaria al centro dell’agenda, separandola dalle questioni ambientali. Questa revisione, secondo Europêche, dovrebbe avvenire nel prossimo mandato della Commissione europea (2024-2029), per garantire una maggiore coerenza e sostenibilità nel settore.

Il settore ittico europeo ha anche manifestato preoccupazione riguardo alla protezione degli ecosistemi marini, criticando il piano d’azione della Commissione per la sua mancanza di solidità scientifica e di attenzione alla sicurezza alimentare. Europêche ha sottolineato l’importanza di un approccio caso per caso e di una valutazione d’impatto accurata per garantire che le politiche siano basate sulla scienza e sulle esigenze reali del settore.

Infine, Europêche ha esortato gli Stati membri a considerare attentamente l’attuazione del nuovo sistema di controllo della pesca dell’UE, affinché le misure adottate siano praticabili ed economicamente vantaggiose. Il settore si è mostrato preoccupato per alcune disposizioni che potrebbero mettere a rischio la competitività delle flotte europee, esortando a una maggiore coerenza e collaborazione tra le istituzioni europee e i vari attori del settore.

Queste questioni evidenziano la complessità e la delicatezza delle politiche relative alla pesca nell’Unione Europea, con Europêche che si pone come voce guida nel promuovere un approccio equilibrato e sostenibile per il futuro del settore ittico europeo.

Europêche è l’organismo rappresentativo dei pescatori nell’Unione europea. Rappresenta 45.000 navi, sia artigianali che di grande stazza, 80.000 pescatori e conta 16 organizzazioni membri provenienti da 10 paesi europei.

Da Europêche le prospettive e le sfide del settore pesca

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