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Europêche accoglie con favore la proposta della CE – La Commissione Europea ha compiuto un passo decisivo per salvaguardare gli stock ittici condivisi, proponendo un emendamento al Regolamento (UE) 1026/2012. Questa iniziativa, volta a contrastare le pratiche di pesca insostenibili da parte dei paesi extra-UE, riflette l’impegno crescente dell’UE nella gestione responsabile delle risorse ittiche. La proposta conferisce all’UE il potere di imporre misure restrittive ai paesi che continuano a sfruttare in modo eccessivo le risorse marine condivise, garantendo un approccio più sostenibile alla pesca.
L’azione legislativa arriva in un momento cruciale, poiché diversi paesi extra-UE, in particolare la Norvegia, hanno adottato pratiche di pesca aggressive che mettono a rischio la sostenibilità a lungo termine della fauna marina. Le decisioni unilaterali della Norvegia di espandere le quote di sgombro e merluzzo hanno suscitato preoccupazioni nel settore della pesca europeo. Queste azioni hanno contribuito al sovrasfruttamento delle risorse ittiche nell’Atlantico nordorientale, mettendo ulteriormente sotto pressione gli ecosistemi marini.
L’emendamento fornisce all’UE strumenti più solidi per affrontare tali violazioni, permettendo di applicare sanzioni, comprese potenziali restrizioni alle importazioni, in modo equo e non discriminatorio. Ciò darebbe all’UE il potere necessario per chiamare i paesi responsabili delle loro azioni, promuovendo una concorrenza leale per i pescatori europei, che da tempo rispettano rigide linee guida di sostenibilità.
Per il settore della pesca europeo, questa proposta rappresenta una speranza. Affronta le preoccupazioni di lunga data sullo sfruttamento degli stock condivisi e sottolinea il ruolo dell’UE come leader negli sforzi globali per una pesca sostenibile. L’approccio della Commissione evidenzia l’importanza della cooperazione internazionale nel preservare le risorse marine per le generazioni future. Con l’aumento della pressione globale sulla pesca, la determinazione dell’UE a proteggere i propri interessi, promuovendo al contempo pratiche sostenibili, rimane salda.
Europêche, che rappresenta l’industria della pesca europea, ha accolto con favore questa proposta, considerandola una risposta necessaria a anni di frustrazione per le pratiche di pesca non conformi dei paesi extra-UE. L’organizzazione sollecita una rapida approvazione e attuazione della normativa rivista, vedendola come uno strumento vitale per ristabilire l’equilibrio e proteggere le risorse marittime europee.
Europêche accoglie con favore la proposta della CE
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