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Europêche plaude alla decisione della von der Leyen di nominare un commissario per la pesca – Europêche, l’organismo che rappresenta il settore della pesca in Europa, ha a lungo richiesto la nomina di un commissario europeo dedicato esclusivamente alla pesca. Questa richiesta ha finalmente ricevuto una risposta positiva dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha annunciato l’intenzione di nominare un commissario a tempo pieno per la pesca nel suo secondo mandato.

L’annuncio di von der Leyen è stato accolto favorevolmente poiché viene visto come un passo fondamentale per garantire che le generazioni future possano continuare a guadagnarsi da vivere in questa professione. Un commissario dedicato alla pesca potrebbe infatti riequilibrare la conservazione della biodiversità, l’uso sostenibile delle risorse naturali e la sicurezza alimentare. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza del ruolo dei pescatori, che forniscono una delle proteine animali più sane con una delle più piccole impronte di carbonio.

La pesca settore strategico

La pesca è considerata un settore strategico per la società e una delle poche competenze esclusive dell’UE. L’UE deve quindi dare priorità al sostegno al settore della pesca per incoraggiare le generazioni più giovani a intraprendere questa professione e sostenere le aree rurali delle comunità costiere. L’impegno politico di von der Leyen nel creare un portafoglio autonomo sulla pesca nella prossima Commissione europea è visto come un passo nella giusta direzione.

L’attuale raggruppamento di ambiente, oceani e pesca in un unico portafoglio non è riuscito a bilanciare adeguatamente i pilastri dello sviluppo sostenibile. Negli ultimi anni, i pescatori hanno dovuto affrontare il susseguirsi di periodi critici derivanti dalla Brexit, dalla pandemia di Covid-19 e dalla guerra in Ucraina, che hanno portato all’aumento del prezzo del carburante e dei costi operativi. Inoltre, il settore si trova ad affrontare sfide significative legate al cambiamento climatico, alla decarbonizzazione della flotta e al ricambio generazionale, oltre a far fronte all’eccessiva regolamentazione dell’UE, alle chiusure ingiuste delle zone di pesca e ai divieti di pesca ingiustificati proposti dalla Commissione.

Sebbene il monitoraggio e la rendicontazione delle attività di pesca siano necessari, l’eccessivo onere amministrativo generato dovrebbe essere ridotto e snellito. Obiettivi ambiziosi dovrebbero essere raggiunti attraverso innovazioni tecnologiche e non mediante divieti.

L’importanza di un Commissario per la Pesca

Un commissario dedicato alla pesca è fondamentale per riportare la produzione alimentare e la sovranità alimentare ai primi posti nella struttura della Commissione a livello di vicepresidenza. In una realtà politica in cui la riduzione della dipendenza dai paesi terzi è una delle principali priorità, ciò appare logico. La flotta dell’UE è diminuita del 28% negli ultimi 20 anni e l’autosufficienza nel settore dei prodotti ittici è in calo dal 2018. Al contempo, l’UE continua a sostenere le importazioni di prodotti ittici da paesi terzi con crescenti esenzioni fiscali, nonostante molti di questi prodotti non aderiscano agli stessi standard di sostenibilità richiesti ai pescatori dell’UE.

Europêche plaude alla decisione della von der Leyen di nominare un commissario per la pesca

 

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