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Gli USA puntano sull’acquacoltura – Gli Stati Uniti hanno finalmente pubblicato un nuovo National Aquaculture Development Plan, aggiornando una strategia che non veniva rivista da oltre 40 anni. Questo documento segna una svolta cruciale per il settore ittico, riaffermando il ruolo centrale dell’acquacoltura nel garantire sistemi alimentari sostenibili e resilienti.
Il piano è stato elaborato dal Sottocomitato per l’Acquacoltura del National Science and Technology Council, integrando obiettivi economici, ambientali e normativi. L’acquacoltura viene promossa come soluzione “climate-smart“, capace di affrontare sfide globali come la sicurezza alimentare, la crisi climatica e la protezione della biodiversità.
Tra le priorità del piano emerge il rafforzamento della ricerca scientifica, la semplificazione normativa e il supporto alle comunità locali, rendendo l’acquacoltura una leva di sviluppo economico e salute pubblica. Secondo i dati, oltre 70 specie in via di estinzione, tra cui il salmone del Pacifico e l’abalone bianco, hanno beneficiato delle pratiche di acquacoltura, dimostrando il suo ruolo fondamentale nella conservazione della fauna marina e nel ripristino degli habitat degradati.
L’impatto ambientale e sociale
Il piano riconosce che l’acquacoltura non è solo una fonte di cibo sostenibile, ma anche uno strumento per la rigenerazione ambientale e il benessere delle comunità. Gli avannotti allevati in incubatoio, ad esempio, non solo alimentano la domanda alimentare, ma ripopolano ecosistemi fragili, contribuendo alla biodiversità.
L’impegno americano verso un’acquacoltura sostenibile rappresenta un segnale forte per il resto del mondo. In un’epoca in cui la blue economy è al centro del dibattito internazionale, gli Stati Uniti si posizionano come leader nello sviluppo di un modello produttivo innovativo e rispettoso dell’ambiente.
Questo aggiornamento apre la strada a nuove opportunità per l’industria ittica globale, spingendo anche l’Europa e il Mediterraneo, inclusa l’Italia, a riflettere sulle proprie strategie per il settore. L’acquacoltura non è solo una risposta alle sfide alimentari del futuro, ma anche un potente strumento per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Agenda 2030.
La domanda da porsi è: l’Italia sarà pronta a seguire l’esempio americano, potenziando l’acquacoltura per rafforzare la propria sicurezza alimentare e ambientale?
Gli USA puntano sull’acquacoltura
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