Sarà il dott. Enrico Caterino, già prefetto di Rovigo e Ravenna e Commissario straordinario al comune di Torre Annunziata, il Commissario designato per gestire l’emergenza legata al granchio blu. È stato presentato stamane, a Palazzo Chigi, dai ministri che lo hanno selezionato; Lollobrigida e Pichetto Fratin.
“Il granchio blu, da specie alloctona, sta diventando stanziale anche ne mediterraneo, complice l’innalzamento della temperatura delle acque”, le parole del titolare dell’Ambiente mentre il collega della compagine di Governo ha fatto riferimento “alla compromissione delle attività economiche e turistiche”.
Il numero uno di Via XX Settembre non ha nascosto che sia un’emergenza che viene da lontano; “già nell’87 vi era un documento della Fao che invitava a non sottovalutare la presenza del crostaceo, ora agiamo in emergenza ma dobbiamo imparare a prevedere, gli scenari cambiano sempre più velocemente”.
Il primo atto ostile verso il granchio blu risale al luglio 2023, quando diverse sigle di settore inviarono al Ministro una lettera per segnalare le difficoltà dell’ittica e dell’acquacoltura. Da allora, è stato predisposto un Piano Strategico che ha già erogato i primi dodici milioni di indennizzi e prevede di elargirne altri 15.
Quali sono i compiti del Commissario, e dove sarà ubicato? La sede sarà a Roma, nell’ambito del Masaf ma non si esclude di individuare altre sedi secondarie ed operative nei pressi dell’epicentro, parliamo quindi dell’alto Adriatico tra Ravenna e Chioggia, o in altre realtà territoriali. “Gli obiettivi che il dott. Caterino dovrà cercare di perseguire sono molteplici; occorre contrastare la proliferazione del pericoloso crostaceo, così come individuare strategie di valorizzazione commerciale, perché è molto apprezzato”, ha affermato ancora il Ministro Lollobrigida. Sullo sfondo il risultato più ambizioso, la realizzazione di un Piano di azione strategica più su larga scala per gestire al meglio l’ambiente marino.