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Ieri l’audizione del Commissario designato Costas Kadis – Ieri, il Comitato per la Pesca del Parlamento Europeo ha audito Costas Kadis, candidato cipriota per il portafoglio della Pesca e degli Oceani, su alcune delle questioni più urgenti per il futuro del settore. Kadis ha evidenziato la necessità di garantire la redditività delle attività di pesca, promuovere la crescita dell’economia blu e proteggere gli ecosistemi marini, delineando una visione che abbraccia la sostenibilità e la resilienza come pilastri fondamentali.
Nella sua presentazione, Kadis ha dichiarato il proprio impegno per la creazione di un settore della pesca e dell’acquacoltura sostenibile e competitivo. Al centro delle sue iniziative vi è l’economia blu, che punta a creare crescita e occupazione nei settori marini e marittimi, mantenendo l’equilibrio tra sfruttamento delle risorse e tutela degli oceani. A tale scopo, il candidato ha sottolineato che il punto di partenza sarà la revisione della Politica Comune della Pesca (PCP), la cui valutazione è in corso e si concluderà entro il 2025.
Kadis non esclude la possibilità di modifiche legislative per rispondere ai cambiamenti e alle esigenze della flotta peschereccia dell’UE. Il candidato ha posto enfasi sull’importanza dei dati di alta qualità per gestire meglio l’obbligo di sbarco, ribadendo che la riduzione degli scarti rappresenta un passaggio cruciale sia per la sostenibilità marittima che per la redditività del settore.
Con uno sguardo rivolto al futuro, Kadis ha promesso di realizzare una roadmap per la transizione energetica, proiettata al 2050, per il settore della pesca e dell’acquacoltura. Questo percorso, atteso entro la fine del 2025, si propone di garantire un futuro sostenibile, tenendo conto delle differenze tra la pesca su larga e piccola scala e delle particolarità delle diverse aree di pesca. Inoltre, Kadis ha sottolineato l’importanza di sostenere le comunità costiere, affrontando problematiche come l’invecchiamento delle imbarcazioni, la carenza di manodopera qualificata, e l’insufficiente ricambio generazionale.
Protezione della biodiversità e benefici economici
Riguardo alla biodiversità marina, Kadis ha espresso la volontà di favorire soluzioni basate su solide evidenze scientifiche per rispondere alle sfide del settore, coinvolgendo stakeholder e comunità locali. Ha poi ricordato l’importanza del mare come “serbatoio di carbonio” e ha sottolineato il ruolo cruciale delle aree marine protette, non solo per la conservazione della biodiversità, ma anche per l’aumento delle entrate derivanti dalla pesca.
Sfide nel Mar Baltico e nei rapporti con i Paesi terzi
In risposta ai deputati europei, Kadis ha difeso un approccio integrato per affrontare il degrado del Mar Baltico, sottolineando il coinvolgimento di tutte le parti scientifiche e ambientali. Relativamente alla rinegoziazione delle quote di pesca con il Regno Unito nel 2026, Kadis si è impegnato a garantire che le imbarcazioni dell’UE mantengano l’accesso alle aree di pesca storiche.
Inoltre, Kadis ha manifestato la volontà di affrontare la problematica della pesca illegale e non regolamentata, migliorare l’autonomia alimentare dell’Unione Europea e garantire che gli accordi di partenariato per una pesca sostenibile stabiliscano un quadro equo per i Paesi terzi.
Prossimi passi: la valutazione del Comitato e l’approvazione finale
I coordinatori dei gruppi politici si riuniranno per valutare la performance e le competenze del candidato Kadis. La decisione finale spetterà alla Conferenza dei Presidenti il 21 novembre, e l’elezione dell’intero collegio dei Commissari da parte degli eurodeputati è prevista per la sessione plenaria del 25-28 novembre a Strasburgo.
Ieri l’audizione del Commissario designato Costas Kadis
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