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Il futuro dell’acquacoltura passa dalla salute e e dal benessere animale – L’acquacoltura del futuro si gioca oggi, tra vasche e innovazioni che sembrano uscite da un film di fantascienza ma che sono già realtà. Lo dimostra una ricerca appena pubblicata su Fishes di MDPI e curata dall’Aquatic Life Institute, che riaccende i riflettori su un aspetto troppo spesso sottovalutato: l’equilibrio perfetto tra salute e benessere degli animali come motore trainante della sostenibilità nel settore ittico.

Non si parla più solo di rendere gli allevamenti più efficienti o i prodotti più sicuri per il consumo umano. La vera rivoluzione è dare voce al benessere degli animali acquatici, trasformando un imperativo etico in un vantaggio competitivo concreto. La ricerca condotta da Tessa Gonzalez, responsabile della divisione studi di ALI, lo dimostra con dati alla mano. Le aziende che hanno investito in strategie incentrate sul benessere degli animali hanno ottenuto risultati misurabili su più fronti: meno malattie, meno uso di antibiotici, maggiore sicurezza alimentare e prodotti finali che rispondono sempre meglio alle richieste di consumatori sempre più attenti e consapevoli.

Nel cuore di questo cambiamento c’è la tecnologia di precisione. Dalle soluzioni di iFarm per il monitoraggio del salmone atlantico, capaci di riconoscere ogni singolo esemplare e rilevarne le condizioni di salute, fino ai sistemi avanzati di visione subacquea di Tidal, che analizzano in tempo reale crescita, alimentazione e persino la presenza di parassiti. Sono strumenti che rendono ogni allevamento un centro di eccellenza, capace di migliorare la vita dei pesci e allo stesso tempo garantire una gestione più efficiente delle risorse.

La sostenibilità, d’altra parte, non è più un lusso o un semplice slogan. È la condizione necessaria per rimanere competitivi in un mercato globale in rapida trasformazione. Ingredienti innovativi per i mangimi, come le farine batteriche e le proteine vegetali promosse dalla F3 Feed Innovation Network, o soluzioni naturali come il KelpRing, che crea habitat marini arricchiti grazie alla crescita di alghe, contribuiscono a ridurre la pressione sulla pesca tradizionale e a garantire un ciclo di produzione virtuoso.

La visione è chiara: coltivare un’acquacoltura moderna che sia una vera alleata dell’ambiente. Questo significa ridurre al minimo la perdita di prodotto, abbattere il rischio reputazionale legato alle criticità sanitarie, ma anche costruire una filiera che dialoghi con consumatori sempre più esigenti in termini di trasparenza e tracciabilità.

Ma il messaggio chiave della ricerca è anche un altro: nessuna azienda è sola in questo percorso. L’Aquatic Life Institute invita gli attori della filiera a collaborare per sviluppare ulteriormente queste pratiche e trasformare l’eccezione in normalità. Solo unendo le forze sarà possibile rendere l’adozione di queste tecnologie non solo conveniente, ma anche parte integrante della quotidianità degli allevamenti ittici di tutto il mondo.

Per chi opera nel settore, è il momento perfetto per investire nel futuro. Per i lettori di Pesceinrete, è l’occasione per scoprire da vicino una trasformazione entusiasmante, capace di ridisegnare il presente e l’avvenire dell’industria ittica globale. Perché il benessere animale, oggi più che mai, non è solo una scelta etica: è la chiave di volta di un nuovo modo di fare acquacoltura, più responsabile, redditizio e sostenibile.

Il futuro dell’acquacoltura passa dalla salute e e dal benessere animale

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