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Il pompano è il pesce ideale per l’acquacoltura australiana – In Australia, la scelta dei prodotti ittici è spesso limitata a un ristretto numero di specie, mentre la domanda di pesce cresce esponenzialmente. Attualmente, il 62% dei prodotti ittici consumati nel paese è importato, una dipendenza che il CSIRO – l’agenzia scientifica nazionale – vuole ridurre attraverso un ambizioso progetto di ricerca. L’obiettivo è individuare una nuova specie autoctona a polpa bianca, adatta all’allevamento sostenibile, per rafforzare il settore dell’acquacoltura locale e garantire una fonte di proteine a basso impatto ambientale.
Dopo anni di studi e sperimentazioni, la scelta è ricaduta sul pompano, un pesce diffuso nelle acque tropicali australiane, da Yamba nel Nuovo Galles del Sud fino a Exmouth, in Australia Occidentale. La decisione non è casuale: specie simili vengono già allevate con successo in altri paesi, e questo ha reso il pompano un candidato ideale per essere adattato alle esigenze dell’acquacoltura australiana.
Il progetto è iniziato nel 2019 con un processo di selezione rigoroso. Gli esperti del CSIRO hanno valutato diversi fattori, tra cui la velocità di crescita, la resa in filetti, la robustezza nelle vasche di allevamento e, soprattutto, la qualità del sapore. Il pompano ha superato tutti i test, rivelandosi un pesce versatile, dal gusto piacevole e con un elevato potenziale di mercato.
Nei laboratori di Bribie Island, nel Queensland, gli scienziati stanno ora perfezionando il processo di allevamento per garantire una produzione efficiente e sostenibile. Un elemento chiave del progetto è la gestione genetica della popolazione per evitare la consanguineità e migliorare progressivamente le caratteristiche della specie, ottimizzando la crescita e la resistenza alle malattie. Questo approccio innovativo sta contribuendo a “domesticare” il pompano, rendendolo sempre più adatto alla vita in cattività.
Ma un pesce d’acquacoltura non deve solo essere facile da allevare: deve anche piacere ai consumatori. Per questo, il CSIRO ha coinvolto chef e pescivendoli fin dalle prime fasi del progetto. I primi test di mercato hanno dato risultati promettenti: il pompano ha una consistenza soda, un gusto leggermente oleoso e una versatilità che lo rende adatto a numerose preparazioni, dalla griglia ai curry, fino al consumo crudo. Secondo gli esperti, potrebbe essere una valida alternativa a specie più diffuse come il salmone o il barramundi.
L’obiettivo è portare il pompano nei piatti degli australiani entro il 2030, rispondendo alla crescente domanda di proteine sostenibili. Secondo le stime del CSIRO, il fabbisogno globale di proteine raddoppierà entro il 2050, e l’acquacoltura giocherà un ruolo cruciale per colmare il divario tra il consumo e la disponibilità di pesce selvatico.
Oltre all’aspetto alimentare, il progetto ha anche un’importante valenza economica e occupazionale. Lo sviluppo di un’industria basata sul pompano potrebbe creare nuove opportunità di lavoro e consolidare l’Australia come leader nell’acquacoltura sostenibile. Il successo del programma potrebbe inoltre ispirare altri paesi a investire nella diversificazione delle specie allevate, contribuendo a una filiera ittica più resiliente e meno dipendente dalle importazioni.
Il pompano è quindi più di una semplice nuova proposta gastronomica: rappresenta il futuro dell’acquacoltura australiana, una risposta concreta alla sfida di garantire una produzione ittica sostenibile, riducendo la pressione sugli stock selvatici e offrendo ai consumatori un prodotto innovativo e di alta qualità. Se il progetto manterrà le promesse, potremmo assistere alla nascita di una nuova era per il settore ittico globale, con il pompano a fare da apripista.
Il pompano è il pesce ideale per l’acquacoltura australiana
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