[[{“value”:”
Il tonno vietnamita perde quota in Italia – Il tonno vietnamita, un tempo protagonista delle tavole italiane, sta vivendo un momento difficile. Nel 2024, le esportazioni verso l’Italia hanno segnato un drastico calo: dai quasi 6 milioni di dollari toccati a giugno, il valore è crollato a poco più di 281 mila dollari a novembre. Complessivamente, al 15 dicembre 2024, il fatturato ha registrato una riduzione del 18% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 30 milioni di dollari.
Questa situazione ha portato l’Italia a perdere il primato come principale mercato europeo per il tonno vietnamita. Secondo i dati delle dogane vietnamite, la domanda italiana si è ridotta soprattutto per i prodotti trasformati e in scatola: le esportazioni di lombi congelati al vapore sono calate del 50%, mentre il tonno in scatola ha segnato una flessione del 16%.
Il decreto che blocca la pesca e la crisi dei pescatori
Dietro questa contrazione c’è anche l’impatto del decreto emanato da governo vietnamita, entrato in vigore lo scorso maggio. La normativa impone standard più severi sulla pesca del tonnetto striato, stabilendo che solo pesci di almeno 50 cm di lunghezza possono essere sfruttati. Tuttavia, circa il 90% del pescato non raggiunge questa misura, costringendo le aziende a rinunciare all’acquisto di materie prime.
La crisi si riflette anche sui pescatori vietnamiti: il prezzo del tonnetto striato è sceso da 30.000 VND/kg a 17.000-19.000 VND/kg, rendendo le uscite in mare economicamente insostenibili. Molti pescherecci sono fermi nei porti, mentre il Capodanno lunare 2025 si avvicina con prospettive tutt’altro che rosee per il settore ittico.
Un futuro incerto per l’industria del tonno
Le difficoltà nel rispettare le norme imposte dal decreto e le regole dell’accordo di libero scambio Vietnam-UE (EVFTA) rischiano di rallentare ulteriormente le esportazioni vietnamite, non solo verso l’Italia ma anche verso altri mercati europei.
Eppure, il Vietnam conserva importanti vantaggi competitivi: una posizione strategica, costi di produzione contenuti e una consolidata integrazione nella catena del valore globale. Per rilanciare il settore del tonno, saranno però necessari interventi rapidi, come l’adozione di tecnologie di pesca più avanzate e un maggiore supporto ai pescatori locali.
Il 2025 potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’industria vietnamita del tonno, ma il percorso è ancora tutto in salita.
Il tonno vietnamita perde quota in Italia
L’articolo Il tonno vietnamita perde quota in Italia proviene da Pesceinrete.
“}]]