In Francia cala il consumo di prodotti ittici – I prodotti ittici giocano un ruolo fondamentale nella tradizione culinaria francese salmone, sogliole, ostriche godono di grande apprezzamento da parte dei francesi, tuttavia, secondo un recente sondaggio online condotto da Harris Interactive per conto di France Filière Pêche, Comité national des pêches maritimes et des élevages marins, nonostante godano di un’ottima reputazione come parte essenziale di una dieta equilibrata, il consumo di prodotti ittici in Francia sta diminuendo.
Secondo i risultati del sondaggio, che ha coinvolto 1.112 francesi di età compresa tra 18 e 70 anni, il 37% degli intervistati ha dichiarato di aver ridotto il consumo di prodotti ittici negli ultimi tre anni. Per il 40% di loro, questa riduzione è stata particolarmente significativa negli ultimi 6 mesi. Tuttavia, nonostante il calo, ancora due terzi degli intervistati affermano di consumare prodotti ittici almeno una volta alla settimana, mentre quasi la metà (48%) lo fa da 1 a 2 volte a settimana. Solo il 3% dei francesi ha dichiarato di non consumare mai pesce.
All’interno del gruppo che consuma pesce con una certa regolarità (1-2 volte a settimana), la maggioranza è costituita da persone di età superiore ai 65 anni (57%) e tra i 35 e i 49 anni (51%). Tuttavia, tra i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, solo il 27% consuma pesce una o due volte a settimana.
Il prezzo rappresenta il secondo criterio di acquisto per il 63% degli intervistati, subito dopo la freschezza del prodotto (75%). Tuttavia, è proprio il prezzo il principale ostacolo all’acquisto di pesce per il 67% delle persone coinvolte nello studio. Ciò vale sia per coloro che hanno un reddito basso (22%) che per quelli con un reddito elevato (14%). Per i giovani di 18-24 anni, anche il gusto è un ostacolo significativo al consumo di pesce (47%).
Una conoscenza sfocata delle proprietà nutrizionali del pesce sembra essere un ulteriore fattore che influisce sul consumo. Nonostante la crescente quantità di informazioni disponibili sui valori nutrizionali dei prodotti ittici, i francesi hanno una conoscenza imperfetta delle varie tipologie di pesce e delle loro caratteristiche nutrizionali. Solo il 57% degli intervistati afferma di essere a conoscenza delle raccomandazioni dell’ANSES (Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare) per il consumo di prodotti acquatici.
Secondo gli autori dello studio, un lavoro educativo, soprattutto rivolto ai più giovani, potrebbe contribuire a migliorare la conoscenza dei prodotti ittici da parte dei francesi, sia a livello teorico (ad esempio, conoscere la differenza tra pesce grasso e magro o la frequenza consigliata di consumo) che a livello pratico (ad esempio, imparare nuove ricette).
In Francia cala il consumo di prodotti ittici
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