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La crescita record delle capesante traina il settore dell’acquacoltura in Perù – Dopo due anni di calo, l’acquacoltura peruviana segna una lieve ripresa nel 2024, con un incremento del 2,9% della produzione che ha raggiunto le 108.144 tonnellate. A fare da protagonista è la capesanta, che nel 2024 registra un balzo straordinario del 179,9% rispetto al 2023, arrivando a 43.006 tonnellate. Questo boom produttivo ha sostenuto l’intero comparto, contrastando il forte calo di altre specie chiave.

Infatti, la produzione di gamberi ha subito una riduzione drastica del 52,4%, fermandosi a 20.425 tonnellate. Anche la trota ha registrato un calo (-2,8%), con una produzione totale di 38.726 tonnellate, mentre la tilapia è scesa del 12,3%, fermandosi a 2.477 tonnellate.

Questi numeri si riflettono direttamente sulle vendite nazionali, diminuite del 4,6% rispetto all’anno precedente. Il crollo più evidente è stato quello dei gamberi, le cui vendite interne sono diminuite del 92,1%, seguito dalla trota (-8,6%) e dalla tilapia (-5,4%). Solo la capesanta ha mostrato un aumento della domanda interna, con un incremento del 137,5%.

Anche il commercio estero ha subito l’impatto di questa contrazione produttiva. Le esportazioni di gamberi congelati sono calate del 38,3%, mentre quelle di tilapia del 19,25%. Tuttavia, le capesante hanno mostrato una crescita significativa nelle esportazioni (+88,9%), così come le trote (+3,6%), grazie alla domanda proveniente da mercati chiave come Stati Uniti, Spagna e Giappone. Complessivamente, il volume delle esportazioni dell’acquacoltura peruviana ha registrato un calo del 22,4%, con una perdita del 5,3% in valore, attestandosi a 347 milioni di dollari.

Nonostante queste difficoltà, le prospettive per il 2025 indicano un possibile recupero. Se le condizioni oceanografiche e climatiche dovessero tornare alla normalità, il settore potrebbe registrare un incremento complessivo del 5,3%. Le previsioni indicano una crescita dell’8,9% per i gamberi, del 16,5% per la tilapia, mentre la produzione di trota potrebbe toccare le 40.000 tonnellate. La capesanta, invece, continuerebbe la sua ascesa, raggiungendo quota 45.000 tonnellate.

Oltre alle condizioni ambientali più favorevoli, il rilancio dell’acquacoltura in Perù potrebbe beneficiare anche dei nuovi incentivi fiscali e della Politica nazionale per l’acquacoltura fino al 2030. Questi strumenti, se ben implementati, potrebbero offrire una base solida per un’espansione più strutturata del settore nei prossimi anni.

La crescita record delle capesante traina il settore dell’acquacoltura in Perù

 

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