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L’UE guida la pesca sostenibile nell’Oceano Indiano – Il futuro della pesca nel cuore dell’Oceano Indiano cambia rotta con decisione. La recente riunione della Commissione per il Tonno dell’Oceano Indiano ha sancito un momento storico: per la prima volta, tutti i principali tonni tropicali – tonno pinna gialla, tonno obeso e tonnetto striato – sono soggetti a limiti di cattura vincolanti. Un traguardo che segna l’inizio di una gestione più responsabile e consapevole delle risorse marine, con l’Unione Europea in prima linea nel promuovere un modello di pesca sostenibile e lungimirante.

Non si tratta solo di numeri o regolamenti, ma di garantire un equilibrio tra la redditività del settore ittico e la salvaguardia degli ecosistemi. Le nuove quote assegnate ai principali attori della pesca, come UE, Indonesia e Maldive, offrono al mercato stabilità e prospettive certe. Un messaggio chiaro anche ai paesi emergenti: crescere sì, ma nel rispetto delle regole e della sostenibilità.

Tra le novità più rilevanti, spicca l’aumento del 15% del totale ammissibile di catture per il tonno obeso, frutto della collaborazione tra UE e Giappone e dell’adesione rigorosa ai pareri scientifici. Un approccio che ha già dato i suoi frutti con il tonno pinna gialla, ora fuori dalla zona critica di sovrasfruttamento grazie a un piano di ricostituzione avviato nel 2021. Ma la prudenza resta d’obbligo: ogni decisione su ulteriori aumenti sarà rimandata dopo una revisione accurata dei dati.

Non meno importante il capitolo dedicato agli squali. La tutela dello squalo mako pinna corta segna una vittoria per la biodiversità marina, con il divieto di detenzione e l’obbligo di rilascio immediato degli esemplari vivi. Un passo deciso contro la mortalità accidentale e un segnale forte verso pratiche di pesca più etiche. Anche se il principio delle “pinne naturalmente attaccate” deve ancora superare alcune resistenze internazionali, l’impegno europeo nel contrastare il finning resta incrollabile.

La riunione, ospitata a La Réunion, in Francia, dal 13 al 17 aprile 2025 e ha visto l’adozione di 14 proposte su temi cruciali come il controllo dei trasbordi, la governance interna dell’IOTC e l’impatto dei cambiamenti climatici sugli stock ittici. L’UE conferma così il suo ruolo di leader globale nella gestione sostenibile degli oceani, portando avanti una visione che coniuga rispetto per l’ambiente e sviluppo del settore.

L’UE guida la pesca sostenibile nell’Oceano Indiano

 

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