Golfo Aranci, incontro sulle opportunità di investimento

Articolo in evidenza

Domani, nella splendida Golfo Aranci, daremo vita al convegno dal tema “Investire nel futuro blu”. Un momento importante per mettere insieme istituzioni, imprese e organizzazioni del settore e guardare al futuro, tutti insieme.

Sarà un dibattito sulle opportunità e le sfide del settore, che vede i nostri operatori nella costituzione di un sistema di collaborazione per Golfo Aranci e la Sardegna.

«Per noi questo è un importante appuntamento, un’ottima occasione di incontro con il comparto per sviluppare reti e connessioni anche fra le eccellenze locali – le parole del presidente di Agripesca, Mario Serpillo – aprendo nuove vie sul fronte di finanziamenti e bandi. E’ una eccellente opportunità per tutto il settoreanche perché il futuro dell’acquacoltura sarda passa inevitabilmente dalla sostenibilità e dall’innovazione tecnologica

Tanti gli argomenti sul tavolo: soprattutto, le opportunità di finanziamento disponibili per le attività di pesca, attraverso i bandi e il mercato. Grazie alla presenza di esperti sarà possibile discutere l’importanza di finanziamenti che supportano pratiche sostenibili, sia economicamente sia ecologicamente; si affronteranno temi legati all’innovazione e alle tecnologie verdi.

Ma sarà fondamentale per il comparto, affrontare tematiche legate alla promozione e alla formazione professionale.

A conclusione degli interventi tecnici, ci sarà un attesissimo show cooking, per celebrare anche in maniera tangibile l’eccellenza dei nostri mari e delle nostre marinerie, e dare un’idea di come potrebbe essere la messa in pratica delle attività di marketing e di utilizzo delle risorse primarie di cui, fortunatamente, disponiamo.

L’incontro rientra nel programma dell’ultima annualità del PNT.

Rassegna stampa:

Il decreto per la pesca del pesce spada

Emanato con l’elenco delle imbarcazioni ammesse

Reso pubblico il D.D. 138946 del 26/03/2025 che fornisce l’elenco delle imbarcazioni autorizzate alla pesca del pesce spada nel Mediterraneo per l’annualità 2025.

E’ disponibile seguendo questo link. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22896

Alimentazione e buonumore, un legame riconosciuto da 9 italiani su 10

Alimentazione e buonumore, un legame riconosciuto da 9 italiani su 10

 [[{“value”:”

Alimentazione e buonumore, un legame riconosciuto da 9 italiani su 10 – Si parla sempre più spesso di “mindful eating”, l’alimentazione consapevole che sottende un legame tra cibo e benessere psicofisico e che incuriosisce sempre più gli italiani. Che la consapevolezza della correlazione tra stato emotivo e cibo sia in crescita è dimostrato anche dall’aumento dei volumi delle ricerche su Google, che registrano rispettivamente 36.000 e 2.630 ricerche medie mensili da gennaio 2021, relative a parole come “alimenti e serotonina”, “alimentazione antistress”, “cibi per il buonumore”, “cosa mangiare per essere felici”, “cibi per la mente” (Fonte: HelloFresh). E La scienza lo conferma: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “lo stato di salute è uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. Non si tratta solo di assenza di malattia o infermità”. La salute è connessa con quella mentale così come il buonumore passa anche da quello che mangiamo e come lo mangiamo. Non solo: nella frenesia della società odierna, riuscire a focalizzarsi sui propri sensi mentre si acquistano ingredienti, si cucinano e si gustano, ha infatti degli effetti positivi sull’umore e la convivialità è un ingrediente fondamentale del benessere a 360 gradi. E gli italiani lo sanno. È chiaro il ruolo dell’alimentazione per l’equilibrio psicofisico: circa 9 su 10 concordano sul fatto che contribuisce al nostro benessere, non solo fisico ma anche mentale, fa parte di uno stile di vita sano per il benessere del corpo, ha un ruolo importante per vivere più a lungo e prevenire le malattie degenerative.

È quanto emerge dall’indagine “Tonno in scatola e buonumore” commissionata ad AstraRicerche da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) e realizzata a marzo 2025 su un campione di 1.025 italiani 18-65enni, per indagare quanto ne sanno gli italiani del rapporto tra alimentazione e benessere mentale e quali gli alimenti che favoriscono il buonumore con un focus particolare sul ruolo del tonno in scatola. I risultati fanno emergere una consapevolezza piuttosto elevata. Praticamente a pari merito, è riconosciuta l’importanza di fare attività fisica, movimento e sport (90,5%), di dormire almeno 8 ore (90,3%) e di avere un’alimentazione variegata (90%).

Dieta variegata, meno cibi ipercalorici, mangiare in compagnia: le 3 regole d’oro

E se, tra le abitudini e i comportamenti che fanno bene all’umore, gli italiani riconoscono la riduzione del consumo di cibi ipercalorici o ricchi di grassi saturi (81.4%) e l’avere 5 pasti nella giornata (74%), ci sono anche aspetti legati alla convivialità che fanno la differenza: per oltre 8 italiani su 10 (86,8%) mangiare in compagnia contribuisce a produrre effetti positivi sull’umore, ma anche il consumare il pasto all’aperto (82,6%) contribuiscono ad avere degli effetti positivi, dimostrando che il contesto esterno ha un ruolo non trascurabile. Con un focus più stringente sull’alimentazione, le scelte in tavola sono dettate maggiormente dal desiderio di vivere più a lungo e prevenire malattie degenerative (76.1%).

“Mood Food”, i cibi del buonumore. In pochi sanno che c’è anche il tonno in scatola

Fino a poco tempo fa, si parlava di “comfort food”, di alimenti capaci di offrire una gratificazione gustativa immediata grazie al loro valore “proustiano” consolatorio, nostalgico o sentimentale. Oggi, il concetto si è evoluto in quello di “mood food”, cibi che incidono direttamente sull’umore e sullo stato emotivo in virtù della loro ricchezza nutrizionale e della presenza di specifici nutrienti, come per esempio il Triptofano, l’amminoacido precursore della serotonina, nota come “ormone della felicità”. Una premessa fondamentale: se è vero che quasi la metà (49.3%) degli intervistati ha sentito nominare il Triptofano, solo il 18.4% lo associa a effetti positivi sul buonumore. Interrogati sugli alimenti che favoriscono il buonumore, grazie alle sostanze che contengono, non sempre gli italiani sono informati.
Nella classifica stilata dagli intervistati troviamo infatti prodotti che contengono il triptofano, quali il cioccolato (74,8%), la frutta secca (44,1%), la pasta (32,0%), il pesce fresco (26,3%), ma anche alimenti che sono riconosciuti più per la loro capacità di offrire un piacere su base conviviale o edonistica e che non contengono il triptofano come i dolci (45,7%), tè e caffè (38,9%), tisane (33,7%) e vino/aperitivi (28,1%).

Secondo la Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia (BDA), tra i cibi che forniscono una buona percentuale di Triptofano, compare il tonno in scatola (insieme a parmigiano, prosciutto crudo e salame cacciatore), ma appena l’8,4% degli italiani conosce il suo ruolo fondamentale nel benessere mentale. Un risultato che testimonia una scarsa consapevolezza delle proprietà intrinseche e delle qualità di questo alimento che, invece, è tra le fonti più ricche di Triptofano: 280 mg ogni 100 grammi, insieme alle alici sott’olio (270 mg). Più del tonno fresco (237 mg) e delle carni bianche (215 mg). Inoltre, il tonno in scatola vanta un basso contenuto calorico: il valore energetico del tonno in scatola è pari a circa 190 Kcal per 100 grammi mentre quello in salamoia apporta 100 Kcal per 100 grammi (Fonte: Tabelle nutrizionali del Crea).

Luca Piretta: “Triptofano, omega 3, vitamina b e d, tonno in scatola al top per l’umore”

Il tonno in scatola, spesso conosciuto per il suo apporto di proteine nobili ed Omega 3, è in realtà un vero e proprio “mix del buonumore”, grazie alla presenza di molti altri nutrienti chiave. Sono ben due italiani su tre a sapere che il tonno in scatola contiene Omega 3 (67.3%), mentre molto meno diffusa è la conoscenza dei suoi alti livelli di vitamine del gruppo B (30.4%), essenziali per il metabolismo energetico, della vitamina D (26.0%), che contribuisce alla salute delle ossa e del sistema immunitario e ancor meno del triptofano (25.9%), l’amminoacido essenziale precursore della serotonina, prezioso alleato del benessere mentale e del buonumore, ma anche della melatonina che ci aiuta a dormire meglio regolando il ciclo sonno-veglia. E la scienza lo conferma “All’interno di un regime vario e completo, è fondamentale inserire alimenti che sono una buona fonte di Triptofano – commenta Luca Piretta, Gastroenterologo e Nutrizionista, Università Campus Bio-medico di Roma – Tra questi c’è il tonno in scatola ma in molti non lo sanno. Inoltre, consumato insieme ai carboidrati, come la nota e tanto amata pasta al tonno, non solo si rivela un mix vincente di carboidrati e proteine che fornisce energia e salute dei muscoli ma copre il fabbisogno giornaliero di Triptofano”. Secondo la FAO, il fabbisogno giornaliero di Triptofano è di 3,5 mg per kg di peso. Considerando un adulto di un peso medio di 70 kg, il fabbisogno di Triptofano giornaliero è di 245 mg. Un piatto di spaghetti di 80 grammi (porzione media raccomandata) forniscono 104 mg di Triptofano che, aggiunti ai 140 mg forniti da 50 g di tonno in scatola sott’olio, arriviamo ad un totale di 244 mg. “L’alimentazione svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio psicofisico – prosegue Piretta – facendo da veicolo del benessere non solo fisico ma anche mentale. Il triptofano è un amminoacido essenziale, precursore della serotonina, regolatrice dell’umore e della sensazione di benessere ma anche della melatonina, neurotrasmettitore del sonno. Bassi livelli di melatonina potrebbero far dormire male, rappresentando così un duplice fattore di rischio: sia per l’aumento di peso che per l’instabilità emotiva e quindi il cattivo umore”.

Vincenzo Russo: “La convivialità contribuisce al buonumore, la spiegazione della scienza”

Sono numerosi gli studi scientifici che dimostrano il potere della convivialità, parte integrante della Dieta Mediterranea, intesa come stile di vita e non solo come regime alimentare. Una ricerca dell’Università del Minnesota pubblicata sulla rivista Family, System and Health fotografa l’attuale “stato di salute” della convivialità analizzando abitudini e riti quotidiani in Italia, Germania e Stati Uniti. Inoltre, un articolo pubblicato sulla rivista Nutrition Research analizza perché mangiare insieme faccia bene alla salute, renda più felici e meno stressati. “Non importa ciò che mangiamo, ma anche come mangiamo – afferma Vincenzo Russo, Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing e Fondatore e Coordinatore del Centro di Ricerca di Neuromarketing “Behavior and Brain Lab” dell’Università IULM – Le occasioni conviviali incitano il nostro organismo a produrre serotonina, l’ormone della felicità, inibendo invece il cortisolo, che causa stress. Il contesto sociale esercita dunque una profonda influenza. Non solo, anche consumare il pasto all’aperto ha conseguenze positive: l’effetto della luce solare stimola le cellule ipersensibili sotto la retina che attivano il sistema limbico, attivando la dopamina e favorendo sensazioni di benessere”.

Passione tonno in scatola: 6 italiani su 10 lo portano in tavola fino a 4 volte settimana

Il tonno in scatola è un alimento immancabile nelle dispense degli italiani: 6 su 10 (59,9%) lo portano in tavola da una volta ad almeno 3-4 volte alla settimana. A guidare le scelte dei consumatori sono soprattutto il gusto (42,7%), la praticità e l’immediatezza di consumo (42,7%) caratteristiche che lo rendono perfetto per una dieta moderna e dinamica. Riconosciuto a tutti gli effetti come un alimento salutistico, privo di conservanti e naturalmente ricco di proteine, Omega 3 e vitamine, risponde perfettamente ai trend del “free from” e del benessere alimentare. Non a caso, un italiano su tre (34,8%) afferma di averne aumentato il consumo negli ultimi 2-3 anni. Tra i fattori che hanno spinto a un maggiore consumo emergono la praticità (35,1%), la sua funzione anti-spreco (26,1%), ma anche il suo ruolo come valida alternativa al pesce fresco (25,9%) e come alimento proteico per chi pratica sport (21,3%). La crescente attenzione verso una dieta equilibrata e il generale aumento del consumo di pesce (20,9%) confermano il tonno in scatola come un ingrediente versatile, nutriente e in linea con le esigenze della vita contemporanea.

Alimentazione e buonumore, un legame riconosciuto da 9 italiani su 10

L’articolo Alimentazione e buonumore, un legame riconosciuto da 9 italiani su 10 proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

BioMar: innovazione e sostenibilità nell’acquacoltura

 [[{“value”:”

BioMar: innovazione e sostenibilità nell’acquacoltura – BioMar, azienda leader nel settore dei mangimi per acquacoltura, ha annunciato nel suo Report di Sostenibilità 2024 di aver raggiunto un rapporto di dipendenza dai pesci foraggio (FFDR) ai minimi storici, pari a 0,37. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’uso innovativo di ingredienti alternativi e sfridi di lavorazione, che ora costituiscono il 55% del totale degli ingredienti marini utilizzati .

Carlos Diaz, CEO del Gruppo BioMar, ha dichiarato: “Abbiamo avuto un anno di sostenibilità impressionante, dimostrando che essere sostenibili non è solo la cosa giusta da fare, ma ha anche un buon senso commerciale. Il nostro investimento iniziale in innovazione e sviluppo di materie prime sta dando i suoi frutti e probabilmente assisteremo a un’escalation nella produzione di materiali alternativi nei prossimi anni” .

Nel 2024, BioMar ha valutato un numero record di materie prime alternative attraverso la sua pipeline di innovazione e ha prodotto quasi 1 milione di tonnellate di mangimi per acquacoltura contenenti microalghe, rappresentando circa il 70% del volume totale di mangimi dell’azienda.

L’impegno di BioMar nella riduzione dell’impronta di carbonio è evidente: nel 2024, l’azienda ha registrato una rilasciata del 14,4% dell’impronta di carbonio totale per tonnellata di mangime prodotto rispetto alla baseline del 2020. Inoltre, BioMar è stata la prima azienda di mangimi per acquacoltura a sottoscrivere la traiettoria SBTi 1,5°C .

Vidar Gundersen, Direttore della Sostenibilità Globale di BioMar, ha affermato: “Continuiamo a fornire buoni risultati sui nostri obiettivi di riduzione del carbonio SBTi. Quest’anno abbiamo ottenuto una riduzione del 20,6% nelle emissioni di Scope 1 e 2 e una riduzione del 23,6% nelle emissioni di Scope 3 rispetto alle linee di base” .

Sul fronte sociale, BioMar ha implementato nuove politiche sui diritti umani riguardanti il ​​congedo parentale, la salute e la sicurezza e la conformità della catena di fornitura. L’obiettivo per il 2030 di garantire un salario dignitoso al 100% dei dipendenti è stato quasi raggiunto, attestandosi al 99,9% nel 2024.

Questi risultati evidenziano l’impegno di BioMar nel promuovere un’acquacoltura sostenibile attraverso l’innovazione e la responsabilità ambientale e sociale.

BioMar: innovazione e sostenibilità nell’acquacoltura

L’articolo BioMar: innovazione e sostenibilità nell’acquacoltura proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Ghiaccio intelligente, pesce più fresco: la tecnologia Glaice conquista il settore ittico

 [[{“value”:”

Ghiaccio intelligente, pesce più fresco: la tecnologia Glaice conquista il settore ittico – Nel trasporto e nella distribuzione dei prodotti ittici, il punto debole è sempre stato il freddo. O meglio: il controllo efficiente del freddo, spesso affidato a sistemi superati, costosi da gestire, poco igienici e soggetti a dispersione. Ma oggi, grazie a soluzioni come quelle sviluppate da Glaice Srls, quell’anello debole si trasforma in un vantaggio competitivo reale per tutta la filiera.

L’azienda siciliana, con sede operativa a Francofonte (SR), ha creato una gamma di prodotti termici intelligenti per la conservazione e il trasporto del pesce, progettati per rispondere alle nuove esigenze di efficienza logistica, qualità, branding e sostenibilità. Il cuore dell’innovazione Glaice è il ghiaccio sintetico Glaice-Gel, un sistema di refrigerazione che supera i limiti del ghiaccio tradizionale e garantisce un controllo termico prolungato, pulito e ottimizzato per ogni tipo di trasporto, dalla piccola spedizione locale fino all’export.

A differenza del ghiaccio convenzionale, il ghiaccio sintetico prodotto da Glaice non si scioglie in acqua: resta solido più a lungo, non bagna, non contamina. Questo significa igiene garantita, conservazione più stabile del pesce, meno sprechi e una drastica riduzione dei costi di pulizia e smaltimento. Le buste refrigeranti riutilizzabili sono progettate per l’impiego industriale e possono essere combinate con buste termiche e box isotermici di ultima generazione, disponibili anche in versioni personalizzabili con il marchio del cliente. Un plus che fa la differenza nei mercati GDO e HORECA, dove l’immagine aziendale e la tracciabilità del freddo sono diventati fattori chiave.

Dal punto di vista tecnico, i materiali impiegati da Glaice garantiscono elevati standard di isolamento termico, in grado di mantenere la temperatura del pescato entro i range critici richiesti dalla normativa, anche in condizioni ambientali difficili. I prodotti sono pensati per integrarsi perfettamente con i sistemi logistici già esistenti, rendendone l’adozione rapida, modulare e scalabile, senza costi di conversione strutturale.

Non è un caso se Glaice sta attirando l’attenzione di cooperative di pescatori, aziende di trasformazione, esportatori e distributori specializzati, che vedono in queste soluzioni non solo un supporto operativo, ma anche una risposta concreta alla crescente domanda di qualità e sostenibilità nella filiera ittica.

L’azienda è attiva anche sul fronte del servizio clienti, con un approccio diretto e flessibile: preventivi su misura, assistenza nella scelta delle soluzioni migliori, possibilità di personalizzare i volumi e i materiali a seconda della destinazione del prodotto (mercato interno, estero, vendita al dettaglio o ingrosso).

In un momento storico in cui il mercato ittico è chiamato a fare un salto di qualità su tutta la linea – tracciabilità, logistica, valore aggiunto – Glaice si propone come partner strategico, capace di accompagnare le imprese in una transizione fredda, ma intelligente. Una transizione dove la tecnologia del freddo smette di essere solo una spesa e inizia a generare valore.

Ghiaccio intelligente, pesce più fresco: la tecnologia Glaice conquista il settore ittico

L’articolo Ghiaccio intelligente, pesce più fresco: la tecnologia Glaice conquista il settore ittico proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Tonno alalunga, l’elenco delle imbarcazioni ammesse

Emanato il D.D. 139192 del giorno 26 marzo relativo all’elenco delle imbarcazioni ammesse, per l’annualità 2025, alla pesca del tonno alalunga nel Mediterraneo.

Tutte le informazioni sono reperibili seguendo il seguente link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22897

Pagina 1 di 1495

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy