BioMar: innovazione e sostenibilità nell’acquacoltura

 [[{“value”:”

BioMar: innovazione e sostenibilità nell’acquacoltura – BioMar, azienda leader nel settore dei mangimi per acquacoltura, ha annunciato nel suo Report di Sostenibilità 2024 di aver raggiunto un rapporto di dipendenza dai pesci foraggio (FFDR) ai minimi storici, pari a 0,37. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’uso innovativo di ingredienti alternativi e sfridi di lavorazione, che ora costituiscono il 55% del totale degli ingredienti marini utilizzati .

Carlos Diaz, CEO del Gruppo BioMar, ha dichiarato: “Abbiamo avuto un anno di sostenibilità impressionante, dimostrando che essere sostenibili non è solo la cosa giusta da fare, ma ha anche un buon senso commerciale. Il nostro investimento iniziale in innovazione e sviluppo di materie prime sta dando i suoi frutti e probabilmente assisteremo a un’escalation nella produzione di materiali alternativi nei prossimi anni” .

Nel 2024, BioMar ha valutato un numero record di materie prime alternative attraverso la sua pipeline di innovazione e ha prodotto quasi 1 milione di tonnellate di mangimi per acquacoltura contenenti microalghe, rappresentando circa il 70% del volume totale di mangimi dell’azienda.

L’impegno di BioMar nella riduzione dell’impronta di carbonio è evidente: nel 2024, l’azienda ha registrato una rilasciata del 14,4% dell’impronta di carbonio totale per tonnellata di mangime prodotto rispetto alla baseline del 2020. Inoltre, BioMar è stata la prima azienda di mangimi per acquacoltura a sottoscrivere la traiettoria SBTi 1,5°C .

Vidar Gundersen, Direttore della Sostenibilità Globale di BioMar, ha affermato: “Continuiamo a fornire buoni risultati sui nostri obiettivi di riduzione del carbonio SBTi. Quest’anno abbiamo ottenuto una riduzione del 20,6% nelle emissioni di Scope 1 e 2 e una riduzione del 23,6% nelle emissioni di Scope 3 rispetto alle linee di base” .

Sul fronte sociale, BioMar ha implementato nuove politiche sui diritti umani riguardanti il ​​congedo parentale, la salute e la sicurezza e la conformità della catena di fornitura. L’obiettivo per il 2030 di garantire un salario dignitoso al 100% dei dipendenti è stato quasi raggiunto, attestandosi al 99,9% nel 2024.

Questi risultati evidenziano l’impegno di BioMar nel promuovere un’acquacoltura sostenibile attraverso l’innovazione e la responsabilità ambientale e sociale.

BioMar: innovazione e sostenibilità nell’acquacoltura

L’articolo BioMar: innovazione e sostenibilità nell’acquacoltura proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Ghiaccio intelligente, pesce più fresco: la tecnologia Glaice conquista il settore ittico

 [[{“value”:”

Ghiaccio intelligente, pesce più fresco: la tecnologia Glaice conquista il settore ittico – Nel trasporto e nella distribuzione dei prodotti ittici, il punto debole è sempre stato il freddo. O meglio: il controllo efficiente del freddo, spesso affidato a sistemi superati, costosi da gestire, poco igienici e soggetti a dispersione. Ma oggi, grazie a soluzioni come quelle sviluppate da Glaice Srls, quell’anello debole si trasforma in un vantaggio competitivo reale per tutta la filiera.

L’azienda siciliana, con sede operativa a Francofonte (SR), ha creato una gamma di prodotti termici intelligenti per la conservazione e il trasporto del pesce, progettati per rispondere alle nuove esigenze di efficienza logistica, qualità, branding e sostenibilità. Il cuore dell’innovazione Glaice è il ghiaccio sintetico Glaice-Gel, un sistema di refrigerazione che supera i limiti del ghiaccio tradizionale e garantisce un controllo termico prolungato, pulito e ottimizzato per ogni tipo di trasporto, dalla piccola spedizione locale fino all’export.

A differenza del ghiaccio convenzionale, il ghiaccio sintetico prodotto da Glaice non si scioglie in acqua: resta solido più a lungo, non bagna, non contamina. Questo significa igiene garantita, conservazione più stabile del pesce, meno sprechi e una drastica riduzione dei costi di pulizia e smaltimento. Le buste refrigeranti riutilizzabili sono progettate per l’impiego industriale e possono essere combinate con buste termiche e box isotermici di ultima generazione, disponibili anche in versioni personalizzabili con il marchio del cliente. Un plus che fa la differenza nei mercati GDO e HORECA, dove l’immagine aziendale e la tracciabilità del freddo sono diventati fattori chiave.

Dal punto di vista tecnico, i materiali impiegati da Glaice garantiscono elevati standard di isolamento termico, in grado di mantenere la temperatura del pescato entro i range critici richiesti dalla normativa, anche in condizioni ambientali difficili. I prodotti sono pensati per integrarsi perfettamente con i sistemi logistici già esistenti, rendendone l’adozione rapida, modulare e scalabile, senza costi di conversione strutturale.

Non è un caso se Glaice sta attirando l’attenzione di cooperative di pescatori, aziende di trasformazione, esportatori e distributori specializzati, che vedono in queste soluzioni non solo un supporto operativo, ma anche una risposta concreta alla crescente domanda di qualità e sostenibilità nella filiera ittica.

L’azienda è attiva anche sul fronte del servizio clienti, con un approccio diretto e flessibile: preventivi su misura, assistenza nella scelta delle soluzioni migliori, possibilità di personalizzare i volumi e i materiali a seconda della destinazione del prodotto (mercato interno, estero, vendita al dettaglio o ingrosso).

In un momento storico in cui il mercato ittico è chiamato a fare un salto di qualità su tutta la linea – tracciabilità, logistica, valore aggiunto – Glaice si propone come partner strategico, capace di accompagnare le imprese in una transizione fredda, ma intelligente. Una transizione dove la tecnologia del freddo smette di essere solo una spesa e inizia a generare valore.

Ghiaccio intelligente, pesce più fresco: la tecnologia Glaice conquista il settore ittico

L’articolo Ghiaccio intelligente, pesce più fresco: la tecnologia Glaice conquista il settore ittico proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Tonno alalunga, l’elenco delle imbarcazioni ammesse

Emanato il D.D. 139192 del giorno 26 marzo relativo all’elenco delle imbarcazioni ammesse, per l’annualità 2025, alla pesca del tonno alalunga nel Mediterraneo.

Tutte le informazioni sono reperibili seguendo il seguente link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22897

Findus conquista il premio Eletto Prodotto dell’Anno 2025

 [[{“value”:”

Findus conquista il premio Eletto Prodotto dell’Anno 2025 – Findus si conferma ancora una volta leader nell’innovazione, conquistando il prestigioso riconoscimento Eletto Prodotto dell’Anno 2025 nella categoria Pesce Surgelato con la sua gamma premium “Tentazioni di Gusto“, una nuova linea di prodotti a base di frutti di mare e crostacei certificati ASC che offrono un’esperienza di gusto e croccantezza unica. Una vittoria che premia l’impegno costante di Findus non solo nella ricerca del gusto e della qualità, ma anche nella selezione di materie prime certificate.

Il mercato del seafood surgelato in Italia rappresenta una fetta significativa del settore, con un valore di 500 milioni di euro nel 2024, pari al 37% del mercato dell’ittico surgelato[1]. In questo scenario, la linea “Tentazioni di Gusto” è stata sviluppata per fornire un’esperienza di gusto unica e sofisticata, perfetta per chi desidera un pasto speciale, sia in famiglia che con gli amici. La gamma include tre speciali referenze: Mazzancolle in Pastella al prezzemolo e limone, Mazzancolle al Gratin con zucchine e timo e Cozze al Gratin con patate e pomodori.

Tutta la gamma “Tentazioni di Gusto” riporta il marchio di acquacoltura responsabile ASC, che garantisce al consumatore che il prodotto ittico provenga da un allevamento certificato secondo lo Standard di Aquaculture Stewardship CouncilASC, un’organizzazione internazionale indipendente senza scopo di lucro che stabilisce requisiti rigorosi per l’acquacoltura responsabile, definendo criteri ambientali, sociali e di benessere animale che devono essere soddisfatti per ottenere la certificazione. A tal proposito, Findus ha recentemente annunciato il raggiungimento del 100% di prodotti ittici certificati provenienti da pesca sostenibile certificata MSC o da acquacoltura responsabile ASC, consolidando così il suo ruolo di leader di mercato nel segmento del surgelato ittico – con circa 20 mila tonnellate di prodotto, che equivale al 20% del comparto, per un valore totale di 290 milioni di euro[2] – e punto di riferimento nella sostenibilità ittica e nella protezione dei mari, oceani e delle specie che li abitano.

“È una grande soddisfazione per noi di Findus ricevere questo importante riconoscimento, che premia il nostro impegno costante nella ricerca della qualità e dell’innovazione, per portare
sulla tavola dei nostri consumatori prodotti certificati di qualità, con un gusto unico e delle panature e gratinature sfiziose e differenzianti. – ha dichiarato Manuel Rubini, Cluster Head of Marketing Fish Segment Findus – Da oltre 60 anni siamo apprezzati sul mercato e questa per noi è la conferma più importante, frutto di un lavoro di squadra straordinario e della fiducia che i nostri consumatori ripongono in noi”.

“Eletto Prodotto dell’Anno” è il Premio all’Innovazione conosciuto da oltre 38 anni, presente in oltre 40 Paesi nel mondo e attribuito ai migliori nuovi prodotti e servizi lanciati sul mercato italiano. I prodotti e servizi eletti, scelti attraverso una ricerca di mercato svolta da Circana su 12.000 consumatori italiani, sono riconoscibili per l’inconfondibile logo rosso e bianco.

Findus conquista il premio Eletto Prodotto dell’Anno 2025

L’articolo Findus conquista il premio Eletto Prodotto dell’Anno 2025 proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

DiCaprio esorta l’Australia a chiudere gli allevamenti di salmone

 [[{“value”:”

DiCaprio esorta l’Australia a chiudere gli allevamenti di salmone – Nelle acque scure e profonde del Macquarie Harbour, in Tasmania, nuota una creatura che ha attraversato le ere geologiche, sopravvivendo a cataclismi e trasformazioni epocali. È la razza Maugean, un “dinosauro vivente” che oggi rischia di scomparire per sempre a causa di un nemico moderno: l’acquacoltura intensiva del salmone.

L’allarme è scattato a livello globale quando Leonardo DiCaprio ha condiviso sui social un appello accolto per salvare la razza, sostenendo la petizione della Bob Brown Foundation, che chiede al governo australiano di fermare le attività industriali di allevamento di salmone nel porto di Macquarie. Con lui anche il celebre surfista Mick Fanning, uniti in una battaglia che va ben oltre la Tasmania e mette al centro un tema urgente: la sostenibilità delle pratiche di acquacoltura.

Le immagini postate dall’attore hanno scosso milioni di coscienze. Non si tratta solo della sopravvivenza di una specie, ma della salvaguardia di un ecosistema unico al mondo. Il Macquarie Harbour è stato appena riconosciuto da Re:wild come Key Biodiversity Area, un luogo di straordinaria importanza per la biodiversità del pianeta. E proprio qui, dove la razza Maugean è vissuta indisturbata per milioni di anni, l’espansione degli allevamenti di salmone industriale ha causato un drammatico abbassamento dei livelli di ossigeno, innescando un crollo dell’80% della popolazione della specie tra il 2014 e il 2022.

Il governo australiano, tuttavia, si muove in direzione opposta. Un nuovo disegno di legge potrebbe accecare l’attività degli allevamenti nel porto, mettendo a rischio qualsiasi revisione futura dell’impatto ambientale. Una decisione che appare in netto contrasto con i dati scientifici, che mostrano un ecosistema in bilico, e con la crescente pressione dell’opinione pubblica internazionale.

Nel cuore di questa crisi, la razza Maugean diventa simbolo di un paradosso: l’industria alimentare che, per rispondere alla domanda globale di pesce allevato, compromette la vita di una specie che non esiste in nessun altro luogo sulla Terra. La voce di DiCaprio, con i suoi oltre 60 milioni di follower, ha riportato i riflettori su una vicenda che rischiava di rimanere confinata al dibattito tecnico. Ora diventa una questione globale, un banco di prova per la coerenza delle politiche ambientali in un’epoca in cui la biodiversità è sempre più a rischio.

Nel frattempo, gli scienziati chiedono tempo e ricerca. Non esistono soluzioni semplici, ma una cosa è certa: ignorare i segnali potrebbe voler dire assistere alla prima estinzione di una razza o di uno squalo al mondo direttamente causata dall’acquacoltura.

Chi produce pesce ha una responsabilità enorme. L’industria dell’acquacoltura può e deve cambiare rotta, con investimenti in innovazione, sostenibilità e trasparenza. Perché l’oceano non è solo una fonte di reddito: è la casa della vita.

DiCaprio esorta l’Australia a chiudere gli allevamenti di salmone

L’articolo DiCaprio esorta l’Australia a chiudere gli allevamenti di salmone proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 2 di 1496

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy