Fishalytics: la piattaforma digitale per la gestione degli impianti di acquacoltura

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Fishalytics: la piattaforma digitale per la gestione degli impianti di acquacoltura – L’acquacoltura è uno dei settori chiave per il futuro dell’industria ittica, ma la gestione efficiente degli impianti richiede strumenti in grado di ottimizzare i processi produttivi, ridurre gli sprechi e garantire una maggiore sostenibilità. In risposta a queste esigenze, nasce Fishalytics: la piattaforma digitale all-in-one che integra intelligenza artificiale, dati satellitari e sensori in impianto. Questa soluzione avanzata è progettata per supportare imprenditori e operatori del settore nell’implementazione di pratiche di gestione all’avanguardia all’interno degli allevamenti ittici, promuovendo digitalizzazione, efficienza e sostenibilità.

Un’unica piattaforma per ogni fase del processo produttivo

Fishalytics è progettata per rispondere a diverse esigenze e diversi processi produttivi, con l’obiettivo di migliorare la gestione degli impianti di acquacoltura attraverso un sistema di acquisizione, monitoraggio e analisi dati. Grazie a una dashboard intuitiva e interattiva, la piattaforma raccoglie ed elabora informazioni in tempo reale, consentendo agli operatori di:

  • Monitorare i parametri ambientali. Fishalytics fornisce dati aggiornati su temperatura, salinità, ossigeno disciolto, pH dell’acqua, previsioni meteorologiche (fino a 10 giorni) e molte altre variabili ambientali critiche acquisite direttamente da satellite. Inoltre, consente di integrare dati provenienti da sonde e dispositivi IoT per un monitoraggio più dettagliato.
  • Digitalizzare le operazioni quotidiane. Alimentazione, movimentazioni, semine, magazzino, manutenzioni e molte altre operazioni possono essere gestite e registrate digitalmente, migliorando la tracciabilità e riducendo il margine di errore.
  • Ottimizzare le performance produttive. La piattaforma è in costante aggiornamento: attualmente il team sta lavorando all’ottimizzazione degli algoritmi di Intelligenza Artificiale che, grazie all’analisi avanzata dei dati, consentirà di sviluppare modelli di crescita specifici dell’impianto, stimare la biomassa, ottimizzare i consumi di mangime e fornire informazioni di supporto alle decisioni.

Dall’itticoltura off-shore agli allevamenti a terra, la piattaforma può adattarsi a diverse tipologie di impianti di acquacoltura, mitilicoltura e molluschicoltura, garantendo flessibilità e personalizzazione in base alle esigenze specifiche di ogni allevatore.

Come accedere a Fishalytics

Fishalytics può essere attivata rapidamente con una configurazione personalizzata. Per scoprire tutte le funzionalità della piattaforma, è possibile richiedere una demo gratuita e testarne il potenziale direttamente nel proprio impianto.
Per maggiori informazioni:
fishalytics.io 
- info@fishalytics.io

Fishalytics: la piattaforma digitale per la gestione degli impianti di acquacoltura

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Callipo Group: il fatturato supera i €100 milioni nel 2024

Callipo Group: il fatturato supera i €100 milioni nel 2024

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Callipo Group: il fatturato supera i €100 milioni nel 2024 – Il 2024 si è concluso con un traguardo importante per il Gruppo Callipo: per la prima volta in 112 anni il fatturato supera i €100 milioni.
Il Gruppo, che occupa nel complesso oltre 420 lavoratori, comprende oltre alla Callipo Conserve Alimentari altre 7 società (Callipo Gelateria, Popilia Resort, Callipo Group, Callipo Agricoltura, Callipo Turismo, Med Frigus, e Med Cibus) guidate dal Cavaliere del Lavoro Filippo Callipo con i due figli Giacinto e Filippo Maria che rappresentano la quinta generazione della famiglia.

A trainare questo significativo risultato è la storica azienda di conserve ittiche che dal 1913, anno di fondazione, si è sempre distinta nel settore per l’elevata qualità e la crescita sostenibile. Nel 2024 ha registrato un fatturato di circa €90 milioni in aumento del 7,4 % rispetto all’anno precedente.

Un incremento che evidenzia la capacità dell’azienda di presidiare il mercato storico di riferimento delle conserve ittiche e di ottenere buone performance anche nel settore “non ittico” grazie al progetto di diversificazione lanciato nel 2016. Infatti, nonostante le difficoltà legate alla crisi economica e ai rincari delle materie prime che hanno colpito tutta l’industria ittica, con un mercato in calo del 5,4% a volume, il Marchio Callipo cresce nel comparto tonno all’olio registrando un + 3,9% a volume e + 8,5% a valore e consolidando la sua posizione di leader sul mercato italiano nel segmento “premium”.

Contribuiscono alla crescita anche l’e-commerce che cresce del 16% e gli Store monomarca Callipo1913 presenti a Cosenza, Reggio Calabria, Roma e Milano.

Oltre al mercato nazionale l’azienda ottiene performance positive anche sul fronte export che è arrivato a pesare il 18,5%, un risultato frutto anche del forte presidio in Cina dove il brand Callipo ha conquistato in breve tempo grande notorietà.

Negli ultimi anni il Gruppo Callipo ha, inoltre, intrapreso un importante programma di investimenti che ha superato i 20 milioni di euro. Il piano realizzato è stato finalizzato sia all’aumento della capacità produttiva, sia all’implementazione di soluzioni tecnologicamente innovative ed ecologicamente sostenibili, per il miglioramento dei processi e l’efficientamento dei costi.
Per quanto riguarda Callipo Conserve Alimentari gli investimenti effettuati hanno portato ad una ottimizzazione della capacità produttiva con oltre 9.150 tonnellate di tonno lavorato nello stabilimento di Pizzo (VV), circa 11 milioni di vasetti di tonno confezionati a mano e 72 milioni di scatolette realizzate. Mentre la costruzione di un moderno magazzino logistico, completamente automatizzato, ha permesso di aumentare del 50% lo spazio di stoccaggio del prodotto finito.

Inoltre, tutte le principali aziende del Gruppo hanno perseguito obiettivi di riduzione del proprio impatto ambientale, mediante la realizzazione di impianti fotovoltaici che hanno consentito di ottenere una maggiore indipendenza energetica.

“Abbiamo raggiunto questo importante traguardo in un periodo di grande complessità per tutta l’industria ittica e questo è un motivo di grande orgoglio per la fiducia che ci viene riconosciuta. Come da tradizione abbiamo scelto di condividere questi risultati positivi con tutti i nostri collaboratori attraverso l’erogazione, nel mese di dicembre, di un premio del valore di €800. Siamo ottimisti anche per l’anno in corso e continueremo il nostro percorso di sviluppo. Abbiamo identificato un piano di investimenti per il prossimo triennio per circa €10 milioni, vogliamo continuare ad innovare per essere sempre più competitivi e sostenibili”, dichiara Giacinto Callipo, Membro del CdA di Callipo Group.

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Il progetto IPEPAC rivoluziona l’acquacoltura a Cuba

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Il progetto IPEPAC rivoluziona l’acquacoltura a Cuba – Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze si conferma protagonista nel panorama internazionale della ricerca agro-industriale, guidando un ambizioso progetto volto a promuovere pratiche sostenibili e innovative nel settore. È il caso del progetto IPEPAC, realizzato in collaborazione con il MINAL e il Grupo Empresarial de la Industria Agroalimentaria, finanziato dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Svilupposede dell’Avana, che in linea con gli obiettivi globali di sostenibilità dell’Agenda 2030 (SDG n. 12, Responsible Consumption and Production), interviene per rivoluzionare il settore dell’acquacoltura a Cuba attraverso la trasformazione degli scarti della lavorazione del pesce in preziose risorse per la produzione di mangimi. L’iniziativa non solo affronta la crescente domanda di proteine animali, ma promuove anche l’economia circolare in un contesto segnato da sfide come l’embargo e la scarsità di materie prime.

Cuba, con le sue abbondanti risorse idriche dolci e marine, ha un potenziale significativo per lo sviluppo dell’acquacoltura. Tuttavia, attualmente il settore è ostacolato dalla difficoltà di reperire ingredienti proteici per l’alimentazione dei pesci, che rappresentano il costo più elevato nella produzione dei mangimi.

“Implementando un modello virtuoso nella provincia di Sancti Spíritus, IPEPAC mira a creare punti di raccolta e lavorazione degli scarti che possono essere facilmente replicati in altre province dell’isola”, dichiara la prof.ssa Giuliana Parisi del DAGRI, coordinatrice del progetto. “Questa strategia non solo fornirà ingredienti nutrizionali essenziali per l’allevamento ittico, ma contribuirà anche a garantire alimenti sani, nutrienti e sostenibili per la popolazione cubana”.

Il programma IPEPAC ha messo in luce l’importanza di fornire assistenza tecnica multidisciplinare, con particolare attenzione all’acquacoltura e alla progettazione di linee di lavorazione agroalimentare grazie al coinvolgimento diretto e all’attività che nell’ambito del progetto viene svolta dal dott. Francesco Garbati Pegna del DAGRI. In tale contesto, l’iniziativa IPEPAC è stata affidata al Dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze, che vanta un team di esperti con competenze specifiche e una consolidata esperienza nella cooperazione con Paesi in via di sviluppo.

Il DAGRI ha già collaborato attivamente al programma IPEPAC durante una missione a Cuba nel 2019, lavorando a stretto contatto con GEIA, il Grupo Empresarial Industria Alimentaria, per orientare il programma e formulare gli interventi.

La convenzione tra AICS e DAGRI si inserisce in un accordo-quadro firmato nel 2016 con l’Università di Firenze, il cui obiettivo è quello di promuovere la cooperazione nel settore dello sviluppo agricolo e della valorizzazione del territorio.

Il progetto IPEPAC rivoluziona l’acquacoltura a Cuba

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Giovani, social e sostenibilità. Sfide e opportunità per il settore ittico

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Giovani, social e sostenibilità. Sfide e opportunità per il settore ittico – Il modo in cui le nuove generazioni si informano sta rivoluzionando il panorama della comunicazione. Secondo l’ultimo Eurobarometro Youth Survey, i social media sono diventati la principale fonte di notizie per i giovani europei (42%), superando la televisione (39%). Allo stesso tempo, il 76% degli intervistati ha dichiarato di essere stato esposto alla disinformazione, e il 70% si ritiene capace di riconoscerla.

Questi dati pongono una sfida cruciale per il settore ittico, della pesca e dell’acquacoltura: come comunicare efficacemente con le nuove generazioni e, al tempo stesso, combattere la disinformazione che rischia di compromettere la percezione della sostenibilità e dell’affidabilità del comparto?

Il consumo consapevole di prodotti ittici è un tema sempre più discusso, ma la diffusione di notizie fuorvianti o imprecise ha reso necessaria una comunicazione più trasparente e diretta. Instagram (47%) e TikTok (39%) sono le piattaforme più utilizzate dai giovani per informarsi, ma sono anche le più esposte a contenuti distorti, spesso privi di fondamento scientifico. Miti su sostenibilità, certificazioni, modalità di pesca e qualità dei prodotti ittici si diffondono velocemente, minacciando l’immagine di un settore che investe sempre di più in tracciabilità e innovazione.

Come il settore può affrontare la sfida?

Per rispondere a questa sfida, l’industria ittica deve adottare strategie digitali efficaci, puntando su contenuti chiari, visivamente accattivanti e basati su dati scientifici. La narrazione deve avvicinarsi alle modalità di fruizione dei giovani, utilizzando video brevi, infografiche e storytelling esperienziali.

Inoltre, è essenziale collaborare con influencer e content creator che possano veicolare messaggi autorevoli e verificati, contrastando la disinformazione con un linguaggio semplice e diretto. Le campagne sui social possono evidenziare aspetti chiave come il valore nutrizionale del pesce, le certificazioni di sostenibilità e le reali pratiche della pesca e dell’acquacoltura, sfatando i falsi miti che spesso alimentano pregiudizi e diffidenze.

Verso un’informazione responsabile

La consapevolezza del problema è già un primo passo. Il settore ittico e della pesca hanno l’opportunità di posizionarsi come fonti di informazione affidabili per le nuove generazioni, investendo in comunicazione digitale mirata e in iniziative educative che promuovano una maggiore conoscenza del mondo della pesca e dell’acquacoltura.

Raggiungere i giovani là dove si informano è essenziale per costruire un dialogo aperto e contrastare le narrazioni distorte. Se il settore saprà cogliere questa sfida, potrà non solo difendere la propria reputazione, ma anche guadagnare la fiducia di una nuova generazione di consumatori sempre più attenta alla sostenibilità.

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Mowi investe nel futuro con l’acquisto di Sanda Island

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Mowi investe nel futuro con l’acquisto di Sanda Island – Mowi, leader mondiale nell’acquacoltura, ha compiuto un passo strategico con l’acquisizione di Sanda Island, un’isola situata al largo della penisola di Kintyre, in Scozia. Questo ambizioso investimento non solo rafforza la presenza dell’azienda nel settore dell’allevamento di salmoni, ma apre nuove opportunità nel turismo sostenibile, creando posti di lavoro e valorizzando il territorio.

L’azienda prevede di sviluppare un nuovo impianto di acquacoltura offshore lungo la costa orientale dell’isola, portando alla creazione di 14 nuovi posti di lavoro nel settore ittico. Contestualmente, il piano di Mowi comprende anche il recupero delle infrastrutture esistenti, con la ristrutturazione dell’hotel e degli alloggi per favorire l’ospitalità turistica. Per garantire la gestione di queste strutture, verrà assunta una famiglia o una coppia di custodi, con l’obiettivo di creare un ecosistema sostenibile che possa attrarre visitatori e residenti.

L’acquacoltura nelle isole scozzesi non è una novità per Mowi, che ha già sviluppato con successo allevamenti di salmoni a Rum, Muck e Colonsay, contribuendo al miglioramento delle infrastrutture locali e alla crescita economica delle comunità. L’azienda punta ora a replicare questo modello su Sanda Island, migliorando i collegamenti con la terraferma e installando ormeggi per yacht per incentivare il turismo nautico.

Ben Hadfield, direttore operativo di Mowi per Scozia, Irlanda, Isole Faroe e Canada orientale, ha dichiarato: “Abbiamo l’opportunità di fare qualcosa di molto speciale con Sanda Island. Il nostro obiettivo è combinare sostenibilità, innovazione e sviluppo economico per offrire nuove possibilità alla comunità locale e ai visitatori.”

Oltre a Sanda Island, Mowi ha recentemente acquisito anche Fladda-chuain, un’isola situata a tre miglia dalla punta settentrionale di Skye, anche se i progetti per questa località non sono stati ancora resi noti.

Questo investimento si inserisce in una strategia più ampia di crescita sostenibile, che mira a potenziare il settore dell’acquacoltura riducendo l’impatto ambientale e promuovendo al contempo lo sviluppo economico delle aree costiere.

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