Successo di italmercati a Divinazione Expo 2024

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Successo di italmercati a Divinazione Expo 2024 – Con oltre mille visitatori che hanno partecipato alle decine di presentazioni ed eventi organizzati all’interno dello spazio di 80 mq allestito presso il Tempio di Apollo dell’Isola di Ortigia, Italmercati chiude con soddisfazione la partecipazione all’evento “Divinazione Expo 24“, tenutosi nell’ambito del G7 Agricoltura a Siracusa dal 21 al 29 settembre 2024. Lo stand di Italmercati ha raccolto numerosi consensi sia da parte del pubblico che da istituzioni e stakeholders di rilievo del settore agroalimentare.

“La manifestazione è stata un successo che dimostra il valore dei mercati italiani nel panorama internazionale e la loro capacità di guardare al futuro con innovazione e coerenza” ha dichiarato Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati. “Abbiamo animato lo stand con tantissime visite, presenze istituzionali e dei nostri associati, ricevendo molti complimenti per lo sforzo dei mercati italiani di essere parte integrante del sistema agroalimentare” Pallottini sottolinea anche come “Italmercati è riuscita a rappresentare con efficacia il ruolo centrale dei mercati italiani nella filiera, ponendo l’accento su qualità e sicurezza alimentare, valori al centro dell’agenda del G7”.

Durante l’evento, Italmercati ha presentato progetti innovativi volti a rafforzare la sostenibilità e l’efficienza della filiera agroalimentare, riscuotendo un ampio interesse. Tra i punti salienti dell’esposizione, grande attenzione è stata riservata al tema della riduzione degli sprechi alimentari e alla promozione di buone pratiche nei 22 mercati italiani, che sono stati descritti attraverso appositi pannelli all’interno dello stand.

Tra le attività che si sono svolte all’interno dello stand, oltre 30 relatori si sono susseguiti nell’ampio programma di conferenze organizzate, tra le quali spiccano: l’incontro con il Banco Alimentare per l’implementazione di un protocollo d’intesa contro lo spreco alimentare, l’incontro per lo sviluppo di progetti per i mercati ittici, la presentazione della Conferenza WUWM di Rimini in programma il prossimo 30 ottobre e la conferenza con ISMEA su tracciabilità, qualità e sicurezza nella filiera agroalimentare.

La partecipazione di Italmercati ha rappresentato, inoltre, un’importante occasione per fare il punto sui progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e su come tali iniziative possano favorire un modello di sviluppo agroalimentare sempre più innovativo e sostenibile, dimostrando come la rete sia una realtà viva che condivide buone pratiche ed esperienze, cercando di affrontare insieme le nuove sfide del settore.

L’evento si è aperto con l’inaugurazione da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, alla presenza di rappresentanti di FAO, OCSE e Unione Africana. Italmercati ha ribadito il proprio impegno a promuovere un’agricoltura di qualità e sicurezza, mettendo l’esperienza italiana al servizio non solo delle realtà industrializzate, ma anche dei Paesi in via di sviluppo.

Successo di italmercati a Divinazione Expo 2024

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Meno di un marinaio su 10 ha meno di 30 anni

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Meno di un marinaio su 10 ha meno di 30 anni – Meno di un marinaio su 10 (9%) imbarcato sulla flotta peschereccia italiana ha meno di 30 anni, a causa della mancanza di un vero ricambio generazionale legato alle troppe incertezze che gravano sul futuro della pesca italiana. A lanciare l’allarme in occasione del G7 di Siracusa è la Coldiretti Pesca che al Molo Zanagora ha allestito un vero e proprio villaggio dei pescatori con incontri e degustazioni.

Il progressivo invecchiamento dei lavoratori dell’ittico senza un adeguato rinnovo ha determinato un crollo degli occupati, anche sulla spinta delle politiche europee che hanno spesso penalizzato il settore e posto numerosi interrogativi sul suo sviluppo per i prossimi anni. Basti pensare al piano della Commissione Ue di vietare la pesca a strascico che rappresenta in termini di produzione ben il 35% del pescato nazionale. O agli innumerevoli appesantimenti burocratici che hanno reso sempre più complicata l’attività dei pescherecci, costretti peraltro a ridurre sempre di più le uscite in mare. Un trend che ha inoltre favorito le importazioni. La dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti di pesce è passata nel giro degli ultimi quarant’anni dal 30% all’85%, secondo Coldiretti Pesca. Se nei mari italiani si pescano circa 130 milioni di kg di pesce all’anno, dall’estero ne arrivano oltre 780 milioni di chilogrammi tra fresco e congelato.

Da qui la necessità di potenziare i sistemi locali della filiera, anche investendo sul miglio zero, per creare nuove opportunità di lavoro, puntando su un consumo di qualità e fortemente legato al territorio, con il coinvolgimento della ristorazione e lo sviluppo delle attività di ittiturismo. Ma occorre investire anche sulla formazione. Coldiretti ha promosso in Liguria il primo corso professionale gratuito, finanziato da Regione Liguria con i fondi FSE+ e in collaborazione con Il Villaggio del Ragazzo, che ha rilasciato la qualifica di “operatore della pesca professionale e acquacoltura” dopo un anno di lezioni. E il proposito è di ripetere l’iniziativa anche in altre regioni.

Una grande opportunità in ottica occupazionale è rappresentata proprio dall’acquacoltura, diventata una vera e proprio eccellenza italiana. con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro. Un comparto che – rileva Coldiretti Pesca – potrebbe acquisire un’importanza sempre maggiore considerato che nel 2022 a livello mondiale, per la prima volta nella storia, l’acquacoltura ha superato la pesca di cattura come principale settore di produzione di animali acquatici, secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao).

Per tutelare questo comparto e dare nuove prospettive lavorative serve però fermare l’invasione del granchio blu che sta causando danni alla produzione stimati da Coldiretti Pesca in oltre un miliardo di euro.

Meno di un marinaio su 10 ha meno di 30 anni

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Pesca: Coldiretti, under 30 solo 1 marinaio su 10, ‘miglio zero’ per riportare giovani in mare

Pesca: Coldiretti, under 30 solo 1 marinaio su 10, ‘miglio zero’ per riportare giovani in mare

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Meno di un marinaio su 10 (9%) imbarcato sulla flotta peschereccia italiana ha meno di 30 anni.

In occasione del G7 di Siracusa, Coldiretti Pesca lancia l’allarme sul progressivo invecchiamento dei lavoratori dell’ittico con il crollo degli occupati, “anche sulla spinta delle politiche europee che hanno spesso penalizzato il settore e posto numerosi interrogativi sul suo sviluppo per i prossimi anni”, sottolinea Coldiretti, citando il piano della Commissione Ue di vietare la pesca a strascico che rappresenta in termini di produzione ben il 35% del pescato nazionale, e i numerosi appesantimenti burocratici che complicano l’attività dei pescherecci.

Trend, aggiunge Coldiretti Pesca, che ha favorito le importazioni: “la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti di pesce è passata nel giro degli ultimi quarant’anni dal 30% all’85%. Se nei mari italiani si pescano circa 130 milioni di kg di pesce all’anno, dall’estero ne arrivano oltre 780 milioni di chilogrammi tra fresco e congelato. Da qui la necessità di potenziare i sistemi locali della filiera, anche investendo sul miglio zero, per creare nuove opportunità di lavoro, puntando su un consumo di qualità e fortemente legato al territorio, con il coinvolgimento della ristorazione e lo sviluppo delle attività di ittiturismo. Ma occorre investire anche sulla formazione”.

Coldiretti ha promosso in Liguria il primo corso professionale gratuito, finanziato da Regione Liguria con i fondi Fse+ e in collaborazione con Il Villaggio del Ragazzo, che ha rilasciato la qualifica di Operatore della pesca professionale e acquacoltura. Il proposito è di ripetere l’iniziativa anche in altre regioni.

L’acquacoltura è una vera e proprio eccellenza italiana, con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro. Un comparto che – rileva Coldiretti Pesca – potrebbe acquisire un’importanza sempre maggiore considerato che nel 2022 a livello mondiale, per la prima volta nella storia, l’acquacoltura ha superato la pesca di cattura come principale settore di produzione di animali acquatici, secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao).

Per tutelare questo comparto e dare nuove prospettive lavorative serve però fermare l’invasione del granchio blu che sta causando danni alla produzione stimati da Coldiretti Pesca in oltre un miliardo di euro.

(Mst/Adnkronos)

ISSN 2465 – 1222

FONTE ADNKRONOS

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Gara di pesca alla plastica: a Pescara arriva la seconda edizione

Gara di pesca alla plastica: a Pescara arriva la seconda edizione

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Domenica 6 ottobre 2024, Assonautica Pescara Chieti, in collaborazione con il porto turistico Marina di Pescara, organizza la seconda edizione di “Gara di pesca alla plastica”, evento patrocinato dal Consiglio regionale dell’Abruzzo, dal Comune di Pescara, dalla Camera di Commercio Chieti Pescara, dalla Guardia Costiera e da Assonautica Italiana e che ha ottenuto il riconoscimento EMD – European Maritime Day 2024, della Commissione Europea come evento di particolare interesse per le iniziative che coinvolgono a livello locale la comunità e ribadiscono l’importanza della protezione dell’ecosistema marino.

L’obiettivo dell’evento, che non è a scopo di lucro e che è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa al palazzo della Regione di piazza Unione, è la sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente marino e all’uso sempre più responsabile e ridotto della plastica.

A partire da ore 9 e fino alle 13:30, le imbarcazioni usciranno in mare, nelle acque antistanti al Marina di Pescara in modo individuale, e con guadino, mezzo marinaio, canna da pesca o qualunque attrezzatura idonea “pescheranno” la plastica e ogni tipo di rifiuto disperso in mare. Alla “gara” possono partecipare tutti gli amanti del mare con ogni tipo d’imbarcazione.

Alle ore 16:30 al Marina di Pescara è prevista la cerimonia di premiazione degli equipaggi partecipanti con alcune iniziative di sensibilizzazione sulla tutela del mare, sull’utilizzo consapevole della plastica e sul riciclo della stessa.

Gara di pesca alla plastica, Di Filippo, vicepresidente vicario di Assonautica Italiana: “La tutela ambientale e il rispetto del mare sono tra i nostri obiettivi principali”

«La tutela ambientale e il rispetto del mare sono tra i nostri obiettivi principali», commenta il presidente di Assonautica Pescara Chieti e vicepresidente vicario di Assonautica Italiana, Francesco Di Filippo, «e con questa manifestazione vogliamo sensibilizzare i diportisti, a cominciare dai più piccoli, sul fenomeno della grande presenza di plastica nei nostri mari e sulle drammatiche conseguenze che causa sull’ecosistema. Per questa ragione abbiamo coinvolto anche gli enti locali, le associazioni ambientaliste, le associazioni di categoria e diversi privati affinché l’evento possa avere la maggiore risonanza possibile. Sarà una giornata dove il divertimento e la sana competizione saranno protagoniste con un nobile obiettivo, quello di proteggere il mare».

«La presenza delle plastiche nei nostri mari è un problema che oggi, fortunatamente, non è più sottovalutato, al contrario registriamo l’azione consapevole di quanti ogni giorno si preoccupano di denunciare, segnalare e arginare le cosiddette ‘isole’ di plastica che si rintracciano negli oceani», ha sottolineato il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri.

«Ed evidentemente chi è più sensibile della qualità e della sostenibilità ambientale delle nostre acque di coloro che hanno trasformato la passione per il mare in una ragione di vita, come chi opera nella nautica. Ottima, dunque, l’iniziativa promossa da Assonautica con la ‘Gara di pesca alla plastica’ volta a incrementare il livello di sensibilizzazione nei confronti di quello che è un problema reale che incide sullo sviluppo futuro del pianeta, e spero che negli equipaggi che domenica 6 ottobre prenderanno parte all’evento ci siano tanti giovani e bambini, che più di altri dovranno fronteggiare la tematica nel proprio futuro.

L’evento di Assonautica da un lato ci permette di valorizzare e promuovere il Marina di Pescara, ancora oggi un valore del territorio inespresso rispetto alle sue reali potenzialità sulle quali anche l’Istituzione Regione gioca un ruolo fondamentale. Assonautica ci aiuta a riposizionare il Marina di Pescara tra i porti turistici che in potenza possono diventare punto di riferimento grazie alla sua posizione, non distante dalla costa croata, non lontano da Roma e dal Tirreno, forte di un’antica amicizia con il porto di Trieste. Ma soprattutto, dall’altro lato, Assonautica si è sempre caratterizzata, come in questa occasione, per l’intensa attività di educazione alla vita nel mare, nel rispetto dell’ambiente, riuscendo a coinvolgere tutte le altre Associazioni di settore».

«Il Marina di Pescara si pone al centro di queste manifestazioni da anni», ha ricordato il vicepresidente del Marina di Pescara, Camillo Volpe. «Abbiamo la Bandiera Blu ormai dal 1990, abbiamo un desalinatore che ci consente di incidere molto meno sull’acquedotto ufficiale, abbiamo istituito le colonnine per la riduzione del consumo di acqua ed energia elettrica e stiamo lavorando per dotare il Marina di un impianto fotovoltaico. Per cui ci stiamo ponendo come uno dei primi Marina green in Italia».

«Nella prima edizione nel 2021 io ero presente e ho notato con soddisfazione come, nonostante fossimo sotto Covid, c’è stato un grande impegno da parte di Assonautica nell’organizzare una manifestazione importante, con tanti bambini, e con il coinvolgimento di associazioni e circoli sportivi», ha aggiunto l’assessore allo sport del Comune di Pescara, Patrizia Martelli.

«Una manifestazione del genere è importante per la sensibilizzazione al tema del rispetto ambientale soprattutto tra i più giovani e alla luce della Bandiera Blu che Pescara vuole continuare a veder sventolare».

Per il suo alto valore simbolico in materia di tutela del mare e sensibilizzazione al tema della plastica, la manifestazione ha ottenuto una lunga serie di preziose partnership come quella delle associazioni ambientaliste Marevivo, Legambiente e Wwf, del Centro Studi Cetacei, di Ambiente Spa, dei circoli Svagamente, Lega Navale Pescara, Circolo Nautico Pescara e Circolo Velico La Scuffia, delle associazioni di categoria Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, di Porto Antico, Fratelli della Costa, L’Ancora, Il Parlato e Lifeguard.

Fondamentale, per la buona riuscita dell’evento, la collaborazione degli sponsor: Todis Gently, Faieta Marine, Adria Tech Lab, Saquella, Cantina Tollo, De Cecco, Istituto acustico Maico, Innovation Sea, Del Verde, Padani Zero Puro, Emozioni Italiane.

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Per la piccola pesca artigianale chiesto il riconoscimento Unesco

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Per la piccola pesca artigianale chiesto il riconoscimento Unesco – C’è la pesca in laguna e quella con il bragozzo e la battana. Ma ci sono anche i trabocchi, il serraggiante e le nasse. Sono alcuni esempi degli attrezzi e delle imbarcazioni tradizionali dei pescatori artigianali che fanno parte del progetto Pcp (Patrimonio Culturale della Pesca) con il quale il Flag (Fisheries Local Action Group) Veneziano ha avviato il percorso per l’iscrizione a patrimonio Unesco dei mestieri, manufatti e attrezzature della pesca e dell’acquacoltura. Un progetto che al momento coinvolge 6 regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Abruzzo) e 9 Flag (Gac Fvg, Veneziano, Gac Chioggia e Delta del Po, Costa Emilia Romagna, Marche Nord, Costa Blu, Costa di Pescara, Costa dei Trabocchi, Golfo degli Etruschi), ma che vuole crescere.

“Si tratta di una iniziativa importante per la valorizzazione di quelle attività che sono il cuore e l’anima delle marinerie italiane. Hanno un grande valore per la tradizione della pesca e per questo appoggiamo la richiesta di candidatura a patrimonio Unesco”, ha detto Cristian Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare alla presentazione organizzata dal Flag Veneziano in occasione di DiviNazione Expo al G7 di Siracusa, iniziativa coordinata da Cinzia Gozzo (direttore Flag Veneziano) e che ha visto la partecipazione di Salvatore Benvenuto (dirigente Masaf) e di Antonio Gottardo (presidente Flag Veneziano). “È tuttavia adesso necessario allargare la base delle realtà coinvolte per dare valore ad un patrimonio che accomuna tutta l’Italia e che potrebbe trovare integrazione con le attività di pescaturismo e ittiturismo”, ha sottolineato Maretti.

Il progetto. Alla base dell’iniziativa di valorizzazione c’è il voler far conoscere mestieri, manufatti e attrezzature collegate alla pesca tradizionale, quella che si fa con piccole barche e tecniche frutto di un mestiere antico di secoli e che soltanto pochi depositari di questo saper fare riescono a tramandare. Una pesca che si pratica qualche ora al giorno, tutti i giorni. E che porta al mercato, pesce locale parte integrante della cucina tradizionale di ogni regione. Aspetto questo che apre al turismo per poter meglio esprimere il valore della pesca artigianale rispettosa dei ritmi del mare e delle lagune.

Per la piccola pesca artigianale chiesto il riconoscimento Unesco

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