Scoperta rivoluzionaria sul genoma delle cozze verdi

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Scoperta rivoluzionaria sul genoma delle cozze verdi – Il recente sequenziamento del genoma della cozza verde asiatica (Perna viridis) da parte dell’ICAR-Central Marine Fisheries Research Institute (CMFRI) rappresenta un’importante svolta per il settore dell’acquacoltura in India. Questa scoperta, che riguarda una delle principali specie di bivalvi coltivate nel Paese, promette di migliorare le pratiche di allevamento, aumentando la produttività e la sostenibilità del settore.

La cozza verde asiatica, nota localmente come kallummakkaya, è stata per lungo tempo una risorsa preziosa per l’acquacoltura, ma solo ora si stanno svelando i segreti genetici alla base del suo successo. Il sequenziamento del genoma a livello cromosomico di questa specie offre nuove possibilità di selezione genomica, favorendo la crescita e la riproduzione più efficiente degli esemplari e migliorando la loro resistenza alle malattie, uno dei maggiori ostacoli per l’industria.

Il progetto, condotto da un team di scienziati guidati dal Dr. Sandhya Sukumaran, ha segnato il primo sequenziamento di un invertebrato marino in India, aprendo la strada a nuove applicazioni sia per l’acquacoltura che per la ricerca medica. Tra i 49.654 geni codificanti proteine identificati, sono stati trovati 634 geni associati al pathway del cancro e 408 legati alla carcinogenesi virale. Questo rende la cozza verde asiatica un potenziale nuovo organismo modello per lo studio dei meccanismi del cancro, con implicazioni che vanno ben oltre il settore ittico.

Parallelamente alle applicazioni nel campo della salute umana, la scoperta del genoma della cozza verde asiatica offre vantaggi significativi anche per il monitoraggio ambientale. La specie ha una notevole capacità di accumulare metalli pesanti e inquinanti, rendendola un biomonitor naturale per la qualità delle acque. I marcatori genetici sviluppati grazie a questa ricerca permetteranno di monitorare e gestire meglio gli inquinanti nei corpi d’acqua, un passo cruciale per la conservazione dell’ambiente acquatico.

Questa scoperta non solo migliorerà le pratiche di allevamento, ma rappresenta anche un punto di svolta nella lotta contro le malattie parassitarie che colpiscono le cozze. Le informazioni genomiche ottenute dal sequenziamento forniranno una comprensione più approfondita dei geni e dei meccanismi coinvolti nella resistenza alle malattie, aiutando gli allevatori a sviluppare strategie preventive più efficaci.

In sintesi, il sequenziamento del genoma della Perna viridis non solo rivoluziona l’acquacoltura dei bivalvi, ma fornisce un contributo significativo alla ricerca biomedica e alla protezione ambientale. Il futuro dell’acquacoltura in India appare ora più promettente, sostenibile e scientificamente avanzato, grazie a queste nuove scoperte.

Scoperta rivoluzionaria sul genoma delle cozze verdi

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In corso in Tanzania il Blue Food Forum

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In corso in Tanzania il Blue Food Forum – In un contesto di crescente interesse internazionale per il ruolo della pesca e dell’acquacoltura nell’alimentazione di una popolazione mondiale in crescita e nel mantenimento della salute del pianeta, oltre 200 esperti e decisori politici si incontreranno al Blue Food Forum per esplorare il potenziale delle filiere acquatiche nel guidare il cambiamento del sistema alimentare.

Ospitato dalla Repubblica Unita di Tanzania e dal programma di sviluppo della filiera ittica FISH4ACP, tra ieri e oggi, il forum punta i riflettori sulle buone pratiche nello sviluppo della filiera alimentare acquatica per promuovere il dibattito su come queste possano contribuire a definire politiche nazionali e internazionali volte ad affrontare sfide globali come la malnutrizione, la povertà e il degrado ambientale.

“Conflitti, disparità economiche, cambiamenti climatici e pressione sulle risorse naturali sono alcuni dei principali fattori di insicurezza alimentare”, ha affermato Manuel Barange, Direttore generale aggiunto della FAO e Direttore della Divisione Pesca e acquacoltura . “Per affrontare queste sfide è necessaria una trasformazione dei nostri sistemi alimentari globali, e gli alimenti acquatici sono essenziali per far sì che ciò accada”.

Il forum si basa sullo slancio internazionale attorno alla trasformazione del sistema alimentare innescato dal Summit delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari del 2021 , in cui produttori alimentari, società civile, ricercatori, settore privato e sistema delle Nazioni Unite hanno lanciato un movimento per trasformare i sistemi alimentari mondiali nel perseguimento dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite .

FISH4ACP in pratica

FISH4ACP ha implementato una serie di progetti che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale, alla prosperità economica e alla creazione di posti di lavoro, garantendo la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle filiere della pesca e dell’acquacoltura in Africa, nei Caraibi e nel Pacifico.

“I nuovi metodi di affumicatura ed essiccazione stanno aiutando le donne impegnate nella lavorazione del pesce sul lago Tanganica a produrre più cibo e ad aumentare i propri guadagni”, ha affermato Riziki Shemdoe, Segretario permanente del Ministero dell’allevamento e della pesca della Repubblica Unita di Tanzania, spiegando come gli sforzi congiunti con FISH4ACP, adattati alle esigenze delle comunità di pescatori locali, stiano migliorando la pesca di sardine, spratti e persici del lago Tanganica.

Nella Repubblica Dominicana, FISH4ACP sta lavorando con il governo per supportare la pesca artigianale del mahi-mahi. Ha stabilito un quadro a lungo termine che include programmi di protezione sociale per pescatori e venditori vulnerabili, una rete di sicurezza fondamentale che aiuta le comunità di pescatori a far fronte all’imprevedibilità delle catture e agli eventi meteorologici estremi.

FISH4ACP supporta le Isole Marshall nella creazione di capacità locali nella manutenzione e riparazione di container refrigerati. Si tratta di un piccolo ma fondamentale impulso all’ambizione di questa nazione insulare di rafforzare la propria posizione come hub per la containerizzazione del tonno e portare più valore dell’industria del tonno a terra per stimolare la crescita interna e creare opportunità di lavoro.

“La pesca e l’acquacoltura sono la pietra angolare dei mezzi di sussistenza, delle economie e delle culture di molti paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico”, ha affermato Cristelle Pratt, assistente segretario generale per l’ambiente e l’azione per il clima presso l’Organizzazione degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (OACPS).

L’OACPS, che guida l’iniziativa FISH4ACP, ha ospitato il suo incontro biennale dei ministri della pesca e dell’acquacoltura consecutivamente al Blue Food Forum. “Il messaggio che le soluzioni localizzate guidano la trasformazione del sistema alimentare globale è musica per le orecchie di molti nei paesi dell’OACPS”, ha aggiunto Pratt.

La FAO implementa FISH4ACP con finanziamenti dell’Unione Europea e del Ministero federale tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico (BMZ).

Un ottimo esempio di collaborazione

“Nessuno può realizzare questa trasformazione da solo”, ha affermato Raphael Goulet, responsabile dell’unità per la governance degli oceani, il diritto del mare e l’Artico, Commissione europea. “Attraverso 12 paesi in tre continenti, FISH4ACP è un esempio lampante di come la collaborazione possa guidare un cambiamento catalitico per rafforzare le catene del valore della pesca e dell’acquacoltura”, ha aggiunto.

“La trasformazione dei sistemi alimentari globali implica catene del valore della pesca e dell’acquacoltura sostenibili e inclusive per tutti”, ha affermato Andreas Schaumayer, responsabile del dipartimento BMZ.

In corso in Tanzania il Blue Food Forum

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Linea Blu Discovery. Con Federpesca, alla scoperta di Sciacca e Portoscuso

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Linea Blu Discovery. Con Federpesca, alla scoperta di Sciacca e Portoscuso – Appuntamento a questo sabato, 14 settembre, ore 14.00 su Rai 1 per la prima puntata della seconda edizione di Linea Blu Discovery, un viaggio nel mondo della pesca italiana! A condurre il programma Fabio Gallo e Giulia Capocchi, che verranno guidati nel loro viaggio dagli uomini e dalle donne di Federpesca, la Federazione Nazionale delle imprese di Pesca che dal 1961 rappresenta e tutela gli armatori e le imprese della pesca italiana.

“Dopo l’edizione dello scorso anno, seguita da oltre 1,5 milioni di persone, il nostro viaggio nel mondo della pesca continua, con l’obiettivo di raccontare al grande pubblico un settore produttivo importante del nostro Paese, per invertire una narrazione spesso criminalizzante e superficiale di un comparto che rappresenta invece il fiore all’occhiello della qualità agroalimentare italiana” – ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo.

La prima puntata di Linea Blu Discovery porterà i telespettatori alla scoperta dell’Italia insulare. Fabio Gallo esplorerà Portoscuso, situata nel centro del Sulcis, nella Sardegna sud-occidentale. La fondazione e sviluppo di questa cittadina è legata a doppio filo con la nascita delle tonnare. Un sistema che oggi ha saputo evolversi ed innovarsi per rispondere agli alti standard di sostenibilità, selettività e rispetto della risorsa ittica. Un sistema intelligente, che permette al tonno di essere lavorato poco dopo la sua cattura conservando intatte tutte le sue caratteristiche. Giulia Capocchi mostrerà Sciacca, che, affacciata sul canale di Sicilia, sembra un teatro a cielo aperto il cui palcoscenico è il mare e i protagonisti una comunità organizzata di pescatori che riesce a fare fronte comune per non lasciare indietro nessuno, anche grazie a corsi di formazione professionali destinati ai pescatori del futuro. Salperà a bordo di un peschereccio che effettua la pesca a strascico, per raccontare dell’impegno a tutela delle zone protette, ma anche del contributo alla pulizia dei mari dai rifiuti antropici attraverso le progettualità di Federpesca.

Il programma nasce dalla collaborazione tra RAI, TvCom e Federpesca, con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. In tre puntate, i conduttori incontreranno i pescatori, li seguiranno nel loro lavoro per mostrare al pubblico la grande ricchezza dei nostri mari e le diverse tecniche di pesca. Racconteranno le loro tradizioni, i progetti per la salvaguardia dell’ambiente, i territori, assaggeranno i piatti tipici della loro cucina, percorreranno tutta la filiera che fa del nostro pescato una vera e propria eccellenza italiana. Per scoprire un settore capace di sapersi innovare per accogliere le sfide odierne e trasformarle in opportunità.

Linea Blu Discovery. Con Federpesca, alla scoperta di Sciacca e Portoscuso

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Mucillagini, verso lo stato di calamità naturale

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Mucillagini, verso lo stato di calamità naturale – “Abbiamo avuto un incontro proficuo con il Commissario per l’emergenza causata dal Granchio blu Enrico Caterino, occasione per il Commissario di presentarsi ufficialmente ai componenti del Distretto della Pesca del Nord Adriatico. Il Commissario Caterino ha avuto l’occasione di confrontarsi in modo approfondito con gli Assessori delle tre Regioni, (ero presente con i colleghi Alessio Mammi e Stefano Zannier) e di ascoltare il punto di vista dei rappresentati delle Organizzazioni professionali di categoria al fine di definire le più opportune iniziative di contrasto alla diffusione di tale specie invasiva”.

Lo dice l’assessore regionale alla pesca del Veneto Cristiano Corazzari, in qualità di Coordinatore del Distretto della Pesca del Nord Adriatico (soggetto che riunisce gli assessori alla Pesca di Veneto, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia Romagna) a margine della riunione congiunta, avvenuta ieri, del Comitato di Gestione, del Gruppo Tecnico e del Comitato Consultivo del Distretto di pesca Nord Adriatico. L’incontro è stato convocato per incontrare il Commissario per l’emergenza causata dal Granchio blu Enrico Caterino e per affrontare gli effetti del fenomeno della mucillagine e delle anomale alte temperature nell’Adriatico settentrionale.

“Oltre al tema del Granchio Blu, la riunione del Distretto ha portato ad approfondire anche i temi delle elevate temperature al largo delle coste dell’Adriatico con la ripresentazione del fenomeno delle mucillagini che ha avuto forti impatti su alcune tipologie di pesca come ad esempio il settore specializzato nella raccolta della Vongola di mare e, nel caso dell’acquacoltura, gli allevamenti di cozze”, prosegue l’Assessore Corazzari.

“Con le rispettive strutture tecniche si è deciso di elaborare un documento condiviso con i colleghi delle regioni che si affacciano sull’Alto Adriatico e anche con le categorie coinvolte che, una volta approvato, sarà inviato al Ministro Lollobrigida per richiedere lo stato di calamità naturale. Questa iniziativa è stata intrapresa a seguito dei gravi danni subiti dai pescatori e dagli allevatori veneti durante l’estate a causa della diffusione delle mucillagini nelle acque dell’Alto Adriatico, fenomeno aggravato dalle elevate temperature e dalla mancanza di ossigeno. Siamo al fianco dei pescatori per far fronte a questa nuova emergenza – conclude Corazzari- che arreca un altro duro colpo a un settore, quello della pesca e dell’acquacoltura, che è già pesantemente in difficoltà”.

Mucillagini, verso lo stato di calamità naturale

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G7 Agricoltura e Pesca. Italia vetrina internazionale dell’agroalimentare

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G7 Agricoltura e Pesca. Italia vetrina internazionale dell’agroalimentare – Innovazione, cooperazione con Paesi in via di sviluppo e reciprocità nel commercio per riaffermare il ruolo dell’agricoltura nella produzione di cibo di qualità e nella gestione dei territori. Questi alcuni dei temi al centro del G7 Agricoltura e dell’Expo “Divinazione” che si svolgeranno dal 21 al 29 settembre a Siracusa, nell’isola di Ortigia, annunciati oggi durante la conferenza stampa di lancio che si è tenuta presso la Sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Si tratta del primo G7 nella storia dedicato non solo all’agricoltura ma anche alla pesca, tra i comparti più strategici per l’Italia e il sistema Paese.

“Vogliamo mostrare un’Italia che sia in grado di contribuire sotto ogni punto di vista allo sviluppo del pianeta insieme alle Nazioni che compongono il G7 ma anche con i Paesi in via di sviluppo dell’Africa. Dialogheremo con le associazioni agricole, con il mondo della ricerca e dell’innovazione, con i giovani, con la nostra industria e i nostri produttori, non solo dell’agricoltura ma anche della pesca. L’Italia deve trovare sempre più quella vocazione che ci permette di essere orgogliosi e consapevoli del nostro valore e della qualità delle nostre produzioni”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, presentando il programma del G7 Agricoltura e di “Divinazione Expo 24”.

Tanti gli ospiti annunciati, i Commissari per l’Agricoltura, Ambiente e Pesca del Parlamento europeo e dell’Unione Africana, i vertici delle tre agenzie ONU del polo romano (FAO, IFAD, WFP), dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e il CGIAR, partenariato globale che unisce organizzazioni internazionali impegnate nelle ricerche sulla sicurezza alimentare.
In linea con le precedenti riunioni ministeriali del G7 Agricoltura, i lavori si si svilupperanno attraverso quattro aree tematiche prioritarie individuate dalla Presidenza italiana: scienza e innovazione in agricoltura per l’adattamento ai cambiamenti climatici; le giovani generazioni come agenti di cambiamento in agricoltura; il contributo della pesca e dell’acquacoltura sostenibili alla sicurezza alimentare; il contributo del G7 allo sviluppo dell’agricoltura nel continente africano.

Dal 21 al 29 settembre Ortigia ospiterà più di 150 incontri e convegni animati dalla partecipazione di oltre 10 Ministri ad esponenti delle istituzioni e del mondo agricolo. Un’occasione unica per riflettere, confrontarsi e trovare le soluzioni migliori per tutelare il patrimonio enogastronomico della nostra Nazione, salvaguardare le identità e le tradizioni dei territori scolpiti dal lavoro dell’uomo e offrire a chi opera nel settore agricolo certezze di un reddito adeguato.

Saranno presenti circa 200 stand e più di 600 aziende in rappresentanza delle eccellenze nazionali dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale, nonché delle tecnologie innovative connesse a pesca e agricoltura, oltre a stand istituzionali e delle Forze dell’Ordine.
Forum per l’Africa del G7 Agricoltura. L’Africa sarà al centro della prima sessione di lavoro il 26 settembre che vedrà la partecipazione ad Ortigia di una rappresentanza di Ministri dell’agricoltura africani provenienti dalle varie regioni del continente, invitati d’intesa con l’Unione africana. Il processo dell’Agenda post Malabo e l’attuazione dell’Agenda dopo il 2025; gli investimenti nel settore agricolo in Africa e il rafforzamento della cooperazione tra il G7 e l’Africa nel settore agricolo i tre filoni protagonisti del Forum.

Young Hackathon. Studenti di scuole agrarie, insegnanti e giovani agricoltori in rappresentanza dei Paesi G7 saranno coinvolti direttamente in una riunione sulle stesse tematiche che precede la Ministeriale. Durante la sessione di lavoro del 27 settembre gli studenti avranno l’opportunità di presentare direttamente ai Ministri i propri risultati e conclusioni dei lavori.

G7 Agricoltura e Pesca. Italia vetrina internazionale dell’agroalimentare

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