L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa

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L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa – L’Associazione Generale delle Cooperative Italiane (AGCI), con il suo settore Agroalimentare e Pesca, e AGCI Sicilia comunicano la loro partecipazione al G7 Agricoltura e Pesca che si terrà a Siracusa, isola di Ortigia, dal 21 al 29 settembre 2024, quale prestigioso evento, che riunisce leader e rappresentanti dei principali paesi del mondo e si propone di affrontare le sfide globali del settore agroalimentare, promuovendo pratiche sostenibili e soluzioni innovative.

L’AGCI, da sempre attenta alle dinamiche del settore cooperativo e agroalimentare, parteciperà attivamente alle iniziative collaterali al G7, portando la propria esperienza e le migliori pratiche nel campo della sostenibilità, della qualità dei prodotti e della centralità delle comunità in cui operano le cooperative. AGCI Sicilia, in particolare, avrà l’opportunità di mettere in luce le eccellenze agroalimentari locali, rappresentando i valori e le tradizioni che caratterizzano il territorio. Le cooperative AGCI, infatti, saranno ospiti dello stand dell’Associazione, allestito ad Ortigia su 100 metri quadrati, in posizione centrale adiacente allo storico Palazzo Pupillo, per presentare e far degustare i propri prodotti (vino, olio, pesce, pane, ortofrutta, prodotti lattiero-caseari e florovivaistici).

“Abbiamo ritenuto importante – ha dichiarato il Presidente nazionale Giovanni Schiavoneessere presenti al G7 Agroalimentare per dare lustro alle cooperative italiane e in particolare quelle siciliane, e alle loro produzioni agroalimentari, quali esempi di eccellenza e di sostenibilità nella convinzione che la sostenibilità e la comunità possano andare di pari passo per valorizzare il made in Italy in un settore strategico, quale questo, dell’economia nazionale e locale”.

“È necessario intensificare gli sforzi per rafforzare il ruolo della cooperazione in tutte le filiere agricole – ha dichiarato il Presidente del Settore Agroalimentare e Pesca, Giampaolo Buonfiglio L’aggregazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione delle imprese di produzione trovano da sempre risposte vincenti nella formula cooperativa, che può offrire oggi la migliore vetrina dell’agroalimentare italiano, come ci sforzeremo di dimostrare in occasione del G7″.

Durante il G7, AGCI Nazionale con il proprio settore dell’Agroalimentare e della Pesca e AGCI Sicilia organizzeranno il workshop “Sostenibilità e innovazione nella filiera agroalimentare e della pesca” previsto a Siracusa nella mattinata del 27 settembre, dalle 9.30 alle 14:00, presso la prestigiosa sala INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) in corso Matteotti 29, per condividere esperienze, idee e proposte innovative per affrontare le sfide globali. Saranno inoltre presentati progetti orientati alla sostenibilità, alla riduzione dello spreco alimentare e alla valorizzazione delle produzioni locali.

Tra i partecipanti, accanto al Presidente nazionale AGCI Giovanni Schiavone, al Presidente di AGCI Sicilia – Michele Cappadona – e di AGCI Agrital, Giampaolo Buonfiglio, sono attesi i rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali e i rappresentanti delle cooperative AGCI siciliane.

L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa

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Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia

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Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia – Nel panorama internazionale della pesca, la cooperazione tra Italia e Libia si prospetta come una significativa opportunità di sviluppo economico e sostenibilità. Recentemente, l’Organizzazione di Produttori Blue Sea Mazara, sotto la guida del presidente Maurizio Giacalone, ha ricevuto un invito ufficiale dalle autorità libiche per avviare un progetto di collaborazione nel mare di competenza della Libia.

Questa iniziativa, che prevede la partecipazione di pescherecci provenienti da Mazara del Vallo, punta a sviluppare un piano di pesca congiunto all’interno della Zona di Protezione Pesca Libica (ZPP). La missione si è concretizzata grazie a un incontro in Libia, dove una delegazione italiana composta da Gaspare Asaro, vicepresidente del Distretto Pesca COSVAP, e da Gaspare Bilardello, responsabile italiano del progetto, è stata accolta calorosamente dalla controparte libica. In particolare, il Cavaliere Dr. Mohamed Nuttah rappresenta la leadership del progetto dalla parte libica.

Un progetto per lo sviluppo sostenibile delle risorse ittiche

La collaborazione si inserisce in un contesto di dialogo costruttivo, con l’obiettivo di promuovere la pesca sostenibile e la preservazione delle risorse marine, fondamentali per il sostentamento delle comunità costiere. Il piano di pesca congiunto è in linea con le normative internazionali e mira a garantire l’equa distribuzione delle risorse ittiche, evitando l’esaurimento delle specie marine attraverso regolamentazioni rigorose.

L’importanza di questo progetto risiede nella sua attenzione verso la sostenibilità a lungo termine delle risorse ittiche. Saranno rispettate le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS), che regolamentano la conservazione degli ecosistemi marini e la protezione dell’ambiente marino. Attraverso un impegno condiviso, le due parti si sono poste l’obiettivo di rispettare sia le leggi nazionali che quelle internazionali, garantendo la sicurezza e la legalità delle attività di pesca nella ZPP.

Il sostegno politico per un futuro prospero

La realizzazione di questo progetto, tuttavia, necessita di un chiaro sostegno politico, sia a livello nazionale che europeo. Le normative esistenti devono essere adattate per facilitare una collaborazione trasparente e duratura, in particolare considerando le difficoltà che da anni affliggono le relazioni tra i pescatori italiani e libici.

In questo contesto, Maurizio Giacalone ha auspicato un intervento normativo mirato per risolvere le questioni in sospeso e garantire la piena trasparenza nelle relazioni tra i due paesi. Il progetto rappresenta una potenziale svolta per il settore della pesca, che da tempo soffre una crisi profonda. Un accordo strutturato in modo chiaro e con il supporto politico potrebbe portare a un futuro più prospero per i pescatori italiani e libici.

Verso una pesca responsabile e sostenibile

La collaborazione tra Italia e Libia nel settore ittico non rappresenta solo un’opportunità economica, ma anche un modello di gestione responsabile delle risorse marine. Questo progetto pone le basi per una cooperazione duratura, dove la sostenibilità è al centro delle attività di pesca, garantendo al contempo la protezione delle risorse naturali e la sicurezza dei pescatori.

Con l’impegno di entrambe le parti e il sostegno delle istituzioni, questa iniziativa potrebbe trasformarsi in un caso di successo per la pesca sostenibile nel Mediterraneo.

Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia

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AZTI rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica

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AZTI rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica – Nel cuore dell’innovazione tecnologica applicata alla pesca commerciale, AZTI si distingue come leader pionieristico. Il centro di ricerca, rinomato per la sua capacità di integrare nuove tecnologie nel settore ittico, ha recentemente sviluppato un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale (AI) che rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica. Questo nuovo strumento è il frutto di studi avanzati e applica la tecnologia AI per classificare automaticamente le principali specie pelagiche presenti nel Golfo di Biscaglia, come acciughe, sardine e sgombri atlantici, sfruttando il comportamento dei loro banchi di pesci.

Un passo avanti nella gestione delle risorse ittiche

La capacità di classificare i banchi di pesce rilevati tramite ecoscandagli acustici rappresenta un significativo progresso nella gestione delle specie pelagiche, specialmente in un ecosistema così eterogeneo come quello del Golfo di Biscaglia. Grazie a un modello di classificazione automatico, è possibile studiare i cambiamenti comportamentali specifici delle varie specie in presenza di altre, offrendo una visione più completa delle dinamiche ecologiche. Questo approccio si inserisce all’interno di indagini multidisciplinari come JUVENA, che non si limitano alla gestione delle specie ittiche ma puntano a comprendere il funzionamento dell’intero ecosistema pelagico, dai plancton ai grandi predatori come uccelli e cetacei.

Intelligenza artificiale per la classificazione delle specie

Il modello sviluppato da AZTI si basa su dati scarsamente etichettati, utilizzando sia banchi di pesci completamente che parzialmente etichettati. I risultati, espressi in probabilità, permettono di valutare l’affidabilità del modello nel classificare ciascun banco di pesci. Questa innovazione tecnologica è particolarmente promettente: l’uso di dati acustici provenienti da sonar ed ecoscandagli installati sulle imbarcazioni da pesca migliora la gestione delle risorse ittiche. Oltre a ridurre i tempi di elaborazione dei dati durante le indagini scientifiche, il modello aumenta la precisione nell’analisi della distribuzione e dell’abbondanza annuale delle specie pelagiche.

Sostenibilità e riduzione del by-catch

La classificazione automatica dei banchi di pesci ha un potenziale significativo nel migliorare l’efficienza e la sostenibilità della pesca commerciale. Una delle principali sfide per il settore è la riduzione del by-catch, ovvero la cattura accidentale di specie non desiderate. La tecnologia sviluppata da AZTI non solo riduce notevolmente il by-catch, ma contribuisce a rendere la pesca più selettiva e, di conseguenza, più sostenibile.

I risultati pubblicati sull’ICES Journal of Marine Science mostrano un’accuratezza del 63,5% nella classificazione dei banchi etichettati e circa l’80% considerando i banchi etichettati e non etichettati a livello di pesca. Questi numeri dimostrano il successo di un sistema che promette di trasformare il modo in cui viene gestita la pesca pelagica, fornendo nuove opportunità per lo studio del comportamento dei banchi di pesce e lo sviluppo di tecnologie volte a migliorare l’efficienza e la sostenibilità del settore.

AZTI Leadership tecnologica e sostenibilità

AZTI si conferma una realtà di riferimento nel panorama della pesca sostenibile, grazie alla sua capacità di sviluppare strumenti che combinano machine learning, big data e AI. Un esempio del loro impegno è la partecipazione al progetto europeo SMARTFISH, mirato allo sviluppo di sistemi intelligenti per il settore ittico dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della pesca. Inoltre, AZTI guida gruppi di esperti nella discriminazione di taglia e specie per la pesca a circuizione, sottolineando il suo ruolo cruciale nel promuovere pratiche più efficienti e sostenibili.

Con queste iniziative, AZTI si pone come pioniere nell’applicazione dell’intelligenza artificiale e dei big data alla pesca, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa contribuire in modo significativo alla sostenibilità delle risorse marine.

AZTI rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica

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Coldiretti, decreto pesca sportiva base su cui lavorare per migliorare settore

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Coldiretti, decreto pesca sportiva base su cui lavorare per migliorare settore – Il nuovo decreto che regola l’attività di pesca sportiva e ricreativa con il palangaro è da considerarsi una base su cui lavorare per una rivisitazione necessaria e più profonda della normativa della pesca sportiva. Così Coldiretti Pesca commenta la firma del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida del nuovo decreto che regola il numero di ami da utilizzare per la pesca ricreativa con il palangaro. Il decreto prevede che per l’utilizzo fino a 100 ami il pescatore ricreativo o sportivo debba fare richiesta alla Direzione generale del Masaf che provvederà a rilasciare una specifica autorizzazione (i dettagli sono ancora da definire).

Ora, ci auguriamo che si lavori, come si era detto, per migliorare il settore anche su altri temi importanti come ad esempio il discorso della licenza di pesca anche per dilettanti e matricole per le imbarcazioni o il normare il taglio della coda.

Siamo sicuri, conclude Coldiretti Pesca, che l’obiettivo di tutti sia quello di sostenere gli operatori professionali in un momento non facile per il settore, migliorando la tutela del mare e delle sue risorse ittiche, anche aumentando sempre più i controlli finalizzati a migliorare il lavoro di tutto il comparto.

Coldiretti, decreto pesca sportiva base su cui lavorare per migliorare settore

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L’opposizione norvegese promette riduzione tasse su acquacoltura

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L’opposizione norvegese promette riduzione tasse su acquacoltura  – La Norvegia si prepara ad affrontare un importante cambiamento nel settore dell’acquacoltura, grazie alle recenti dichiarazioni del partito conservatore, il principale gruppo politico di opposizione. In vista delle elezioni nazionali del prossimo anno, i conservatori hanno presentato un programma volto a ridurre le tasse sugli allevamenti di salmone, settore cruciale per l’economia norvegese e per la fornitura globale di pesce d’allevamento.

Attualmente, la Norvegia è leader mondiale nella produzione di salmone d’allevamento, beneficiando delle condizioni naturali uniche offerte dai suoi fiordi e dalla sua lunga costa. Questo ambiente favorevole ha reso il paese il più grande fornitore di pesce dalla polpa rosa, un prodotto richiesto in tutto il mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, il settore ha affrontato sfide legate all’aumento della pressione fiscale, introdotta dal governo laburista in carica.

La tassa del 25% sulla rendita delle risorse per l’acquacoltura, introdotta lo scorso anno, ha sollevato forti critiche da parte degli allevatori di salmone, portando aziende come Mowi ASA a rivedere i propri piani di investimento. La misura, volta a redistribuire una parte dei profitti generati da questa industria in crescita, è stata vista da molti operatori come un ostacolo alla sostenibilità economica del settore. La decisione di aziende leader di ridurre gli investimenti ha sottolineato l’importanza di una revisione delle politiche fiscali.

I conservatori propongono una semplificazione dell’attuale sistema fiscale, con l’obiettivo di favorire la crescita e stimolare nuovi investimenti nel settore dell’acquacoltura. Sebbene non siano stati forniti dettagli specifici, si parla di una possibile riduzione del tasso fiscale dal 25% al 15%, secondo una bozza del manifesto politico. Questo taglio consentirebbe alle aziende di recuperare margini operativi e reinvestire in innovazione, sostenibilità e nuovi impianti.

La risposta del mercato azionario alle dichiarazioni del partito conservatore è stata immediata. Le azioni di aziende chiave come Mowi ASA, Grieg Seafood ASA e Leroy Seafood Group ASA hanno registrato un rialzo significativo. Questo segnale positivo riflette la fiducia degli investitori nella possibilità di un futuro più sostenibile e profittevole per il settore ittico norvegese.

Nel contesto globale, la Norvegia gioca un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento alimentare, fornendo una risorsa preziosa e nutriente come il salmone. La proposta dei conservatori non solo mira a sostenere l’economia nazionale, ma anche a garantire che il settore dell’acquacoltura continui a crescere in modo sostenibile e competitivo a livello internazionale.

Con le elezioni all’orizzonte, la questione della tassazione dell’acquacoltura diventerà uno dei punti focali del dibattito politico, determinando il futuro di un settore chiave per la Norvegia e per il mondo intero.

L’opposizione norvegese promette riduzione tasse su acquacoltura 

 

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