Festival del Mare: il 24 e 25 agosto a Cesenatico

Festival del Mare: il 24 e 25 agosto a Cesenatico

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Torna anche quest’anno a Cesenatico il Festival del Mare, giunto alla sua XIII edizione, organizzato dall’Associazione “Tra il Cielo e il Mare“.

La manifestazione si terrà sabato 24 e domenica 25 agosto 2024 in Piazza Spose dei Marinai e offrirà un ricco programma che unisce l’informazione riguardo la filiera ittica, la degustazione di prodotti ittici del territorio e la solidarietà. In particolare quest’anno l’evento sarà mirato ad un confronto e stato dell’arte sulla pesca italiana e sul delicato momento che sta affrontando tra alluvioni, siccità, specie alloctone e mucillagini e l’orientamento delle nuove politiche della pesca.

Programma generale del Festival del Mare

Il festival si aprirà con il saluto del Sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, seguito da una serie di incontri dedicati a tematiche attuali e di grande interesse in merito alla filiera ittica.

Il 24 agosto si terrà il dibattito “Mangiare italiano è ancora possibile? Quale futuro per il settore agroalimentare italiano“. Il 25 agosto si terrà invece un tavolo di confronto su “La pesca italiana tra sostenibilità ambientale e socio-economica“.

Tra i relatori che parteciperanno alle due tavole rotonde il Dott. Mattia Lanzoni dell’Università di Ferrara, Gianni Fabbris di Altragricoltura, Gennaro Scognamiglio Presidente di UNCI Agroalimentare, Francesca Petrini Presidente di CNA Agroalimentare, Nunzio Stoppiello e Domenico Carpano della’ Associazione Armatori di Manfredonia,Ciccio Zizzo collaboratore Unci Pesca,Piergiorgio Vasi della Regione Emilia Romagna.

Gli eventi saranno moderati da Valentina Tepedino, direttrice del periodico Eurofishmarket e referente per ADMV, SIMeVeP e Nevio Torresi Presidente dell’Associazione Tra il Cielo ed il Mare.

Dopo le 21:30 per entrambe le serate si esibirà dal vivo la Neil Band, che intratterrà i presenti con “La musica del mare“.

Il Festival del Mare 2024: la degustazione

Come tutti gli anni i membri dell’Associazione Tra il Cielo e il Mare realizzeranno uno stand dedicato alla cucina dei prodotti ittici tipici del Mare Adriatico ed in particolare della Regione Emilia Romagna. Con questi ultimi verranno realizzati delle ricette realizzate dai pescatori di Cesenatico ed altri associati dell’Associazione “Tra il Cielo e il Mare”. La degustazione delle specie ittiche tipiche delle acque regionali sarà anche utile a promuoverle a sostegno della filiera corta e dell’economia ittica locale.

Il Festival del Mare 2024: la solidarietà

La manifestazione non è solo un momento di riflessione, ma anche un’occasione per sostenere una causa importante. Durante il festival, verrà promossa l’iniziativa solidale “Uniti per Jason”, in collaborazione con l’Associazione “Chi Burdel”, per contribuire alle cure mediche di un giovane in difficoltà. Non mancheranno momenti di convivialità con l’apertura dello stand gastronomico a partire dalle ore 19.00, dove sarà possibile degustare specialità di pesce fresco dell’Adriatico, preparate dai pescatori dell’associazione “Tra il Cielo e il Mare”.

Il Festival del Mare è realizzato con il patrocinio del Comune di Cesenatico e in collaborazione con Eurofishmarket.

Perché il Festival del Mare

Questo evento, da 13 anni, si impegna a mettere al centro la pesca non solo nella regione Emilia Romagna ma anche a livello nazionale invitando al confronto rappresentanti delle istituzioni, della politica, della ricerca e chiaramente della filiera ittica. Un confronto costruttivo ed utile a trovare insieme delle soluzioni o delle proposte per dare un futuro alla filiera ittica nazionale. Oltre ai cambiamenti climatici, l’invasione sempre più evidente di specie alloctone, le emergenze da mucillagini, a preoccupare sono anche le sempre più stringenti politiche europee sulla ri regolamentazione della pesca e, soprattutto, sullo scarso ricambio generazionale in questo settore che più del calo della risorsa ittica per altre questioni porterà al calo delle attività di pesca per la carenza di pescatori professionisti in futuro. C’è dunque molto da fare sotto tanti punti di vista e per questo è importante parlarne il più possibile ed informare e coinvolgere anche i cittadini interessati. Per questo la manifestazione “Festival del Mare” si svolge in piazza, la partecipazione alla stessa è gratuita ed i relatori sono sempre referenti autorevoli che rappresentano la filiera ittica.

Un report delle discussioni degli eventi sarà realizzato da V. Tepedino di Eurofishmarket e sarà poi diffuso attraverso i canali di comunicazioni di Eurofishmarket e dell’Associazione Tra il Cielo e il Mare nei giorni successivi all’evento.

Vi aspettiamo numerosi per coinvolgervi nella discussione, degustazione e piacere della musica ricordando che anche scegliendo i piatti cucinati dall’Associazione contribuirete a sostenere l’iniziativa solidale “Uniti per Jason”.

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Seminario scientifico sulla pesca 2024 su intelligenza artificiale

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Seminario scientifico sulla pesca 2024 su intelligenza artificiale – Si terrà il 25 settembre 2024 il seminario annuale sulla scienza della pesca, organizzato dalla Direzione generale per gli affari marittimi e la pesca. Il seminario di quest’anno si concentrerà sul potenziale contributo dell’intelligenza artificiale (IA) al raggiungimento della sostenibilità della pesca.

Il seminario esplorerà come i rapidi sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale possano supportare il processo scientifico, nonché la gestione della pesca e le operazioni di pesca.

L’evento ospiterà presentazioni di esperti che mostreranno progetti scientifici di successo sulla pesca che utilizzano l’intelligenza artificiale. I partecipanti saranno inoltre coinvolti in gruppi di discussione per riflettere sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale nella pesca, in particolare sulla raccolta e l’analisi dei dati, sulla gestione e la conservazione della pesca, nonché sui potenziali vantaggi e sfide per i pescatori.

Ospitando questo seminario, la Direzione generale per gli affari marittimi e la pesca cerca di facilitare il dialogo, il networking e la riflessione sullo stato della consulenza scientifica e della ricerca sulla pesca. I risultati del seminario aiuteranno a dare forma alle politiche future e ad adattare quelle attuali. Contribuirà inoltre alla formazione interna, promuovendo lo scambio di conoscenze e la collaborazione con e all’interno dell’istituzione.

Il seminario scientifico sulla pesca sarà un evento ibrido, che darà al pubblico la possibilità di partecipare di persona e online; tuttavia, la partecipazione di persona è fortemente consigliata per trarre il massimo vantaggio dalle interazioni con gli esperti e dalle discussioni.

Il seminario sulla scienza della pesca si terrà presso COOP in Quai Fernand Demets 23, 1070 Anderlecht, Belgio. La sede è facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria di Bruxelles Sud/Midi con i mezzi pubblici.

L’evento può essere seguito fisicamente o da remoto. Fino alla capienza massima dei posti a sedere. Qui per la registrazione.

Seminario scientifico sulla pesca 2024 su intelligenza artificiale

 

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Granchio blu, incontro a Ferrara con il commissario Caterino

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Granchio blu, incontro a Ferrara con il commissario Caterino – “Come Regione collaboreremo con il commissario con serietà e responsabilità. Il granchio blu è una grave emergenza e servono strumenti straordinari per contrastarlo, come stiamo dicendo ormai da più di anno. E maggiori risorse rispetto a quelle stanziate fino a oggi dal Governo nazionale. La Regione ha già messo 2 milioni di euro”.

Così l’assessore della Regione Emilia-Romagna all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi, al termine di una riunione operativa che si è tenuta ieri a Ferrara presso la Prefettura.

Ospiti del prefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello, alla riunione hanno partecipato il commissario straordinario per l’emergenza granchio blu, Enrico Caterino, l’assessore Mammi, i sindaci di Goro, Maria Bugnoli, di Comacchio, Pierluigi Negri, il presidente della Provincia di Ferrara, Gianni Michele Padovani, e le associazioni che rappresentano le imprese di pesca.

“Il commissario straordinario – ha proseguito l’assessore – deve essere messo nelle condizioni di operare pienamente dal punto di vista normativo e degli ambiti di intervento perché abbiamo bisogno di fare presto e lavorare in modo concreto per salvare gli allevamenti di vongole e l’acquacoltura delle marinerie di Goro e Comacchio. Questi territori sono un grande patrimonio per il paese: qui si produce il 55% delle vongole a livello nazionale e si tratta di un’occupazione fondamentale che ha anche un grande valore sociale per le comunità che vivono sul territorio”.

“È fondamentale una strategia nazionale omogenea per procedere con la raccolta e lo smaltimento del granchio. La Regione da parte sua – chiude Mammi – ha disposto sul bilancio 2024 un indennizzo regionale di 1,5 euro al kg per le imprese che si impegneranno nella raccolta, fino a 1 milione di euro di contributi complessivi, oltre al milione già stanziato nel 2023″.

I primi giorni della prossima settimana si terrà in Regione a Bologna un nuovo incontro con il commissario Caterino e la presidente facente funzioni, Irene Priolo, per affrontare l’emergenza.

Da parte del Commissario è stata confermata la disponibilità all’elaborazione di un piano, con il contributo dei soggetti coinvolti, per la messa a punto di una strategia nazionale in accordo con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Agricoltura con delega alla pesca.

Mammi ha infine sottolineato l’importanza di sostenere le imprese nei prossimi mesi e sul lungo periodo “con agevolazioni fiscali, sospensione e moratorie dei mutui e con la diminuzione del costo del lavoro, oltre a mettere le imprese nelle condizioni di operare investimenti per essere competitive con altri territori europei”.

Le risorse regionali disponibili

Per il 2024 la Regione ha predisposto un indennizzo regionale di 1,5 euro al kg per le imprese che si impegneranno nella raccolta, fino a 1 milione di euro di contributi complessivi.

Nella cifra sono forfettariamente ricompresi i costi sostenuti per il trasporto, la movimentazione, a terra e in mare, degli esemplari di granchio, gli oneri e i costi sostenuti per lo smaltimento in discarica o in centri di smaltimento autorizzati, nonché i costi amministrativi per la gestione e l’organizzazione delle operazioni di trasporto e smaltimento. Il bando scade il 15 settembre 2024.

Già nel corso del 2023, attraverso una legge dedicata a una serie di misure urgenti regionali, la Regione aveva messo a disposizione un milione di euro di ristori per le imprese produttrici di vongole che hanno subìto forti perdite. economiche.
Risorse utili anche per compensare i costi derivati dallo smaltimento dei granchi blu finiti nelle reti.
Per la mancata commercializzazione e produzione, gli indennizzi sono stati calcolati sulle vendite del periodo che va dal 1^ gennaio al 30 settembre 2023, confrontate con lo stesso periodo del 2022, e sul novellame distrutto dal granchio blu nel periodo dal 1^ ottobre 2022 al 30 settembre 2023. Il bando è chiuso e gli indennizzi sono già stati liquidati.

Granchio blu, incontro a Ferrara con il commissario Caterino

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Ripristino della Natura: due anni per presentare i piani nazionali

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Ripristino della Natura: due anni per presentare i piani nazionali – La recente entrata in vigore, lo scorso 18 agosto, della Legge sul Ripristino della Natura rappresenta un passo fondamentale nella strategia dell’Unione Europea per la tutela degli ecosistemi. Questa normativa, sebbene accolta con favore dagli ambientalisti, solleva preoccupazioni significative all’interno del settore ittico e della pesca in Italia. La legge, che prevede obiettivi vincolanti per il ripristino del 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030, mira a invertire il degrado degli ecosistemi e a promuovere la resilienza climatica. Tuttavia, il suo impatto sul settore della pesca potrebbe essere sostanziale, soprattutto in considerazione delle possibili restrizioni alla pesca di fondo, particolarmente all’interno delle Aree Marine Protette (AMP).

Gli Stati membri, inclusa l’Italia, hanno ora il compito di sviluppare piani nazionali di ripristino che dettagliano le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla legge. Questi piani, che dovranno essere presentati alla Commissione Europea entro due anni, delineeranno le azioni specifiche da intraprendere per il ripristino degli ecosistemi. Sarà essenziale che il governo italiano coinvolga le parti interessate, incluse le associazioni del settore ittico, nel processo di elaborazione dei piani per garantire che le esigenze del settore siano adeguatamente considerate. Un approccio trasparente e inclusivo potrebbe contribuire a mitigare le preoccupazioni del settore e a promuovere l’adozione di pratiche più sostenibili.

Opportunità per l’acquacoltura e il settore delle Alghe

Oltre alle sfide, la Legge sul Ripristino della Natura potrebbe aprire nuove opportunità per il settore acquacolturale e per lo sviluppo delle coltivazioni di alghe. L’acquacoltura sostenibile, che minimizza l’impatto ambientale e promuove la biodiversità marina, potrebbe ricevere un impulso grazie ai finanziamenti previsti nei piani nazionali di ripristino. Allo stesso modo, la coltivazione di alghe, che svolgono un ruolo cruciale nella cattura e nello stoccaggio del carbonio, potrebbe vedere una crescita significativa, contribuendo non solo alla mitigazione dei cambiamenti climatici ma anche alla diversificazione delle fonti di reddito per le comunità costiere.

Mentre la Legge Ripristino della Natura impone sfide significative al settore ittico italiano, essa rappresenta anche un’opportunità per ridefinire il futuro della pesca e dell’acquacoltura in modo più sostenibile. Con un’attenta pianificazione e un coinvolgimento attivo delle parti interessate, l’Italia potrebbe non solo rispettare gli obblighi europei, ma anche promuovere un settore ittico più resiliente e in armonia con gli obiettivi ambientali globali.

Ripristino della Natura: due anni per presentare i piani nazionali

 

 

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La tecnologia fa luce sull’impatto del cambiamento climatico sulla pesca

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La tecnologia fa luce sull’impatto del cambiamento climatico sulla pesca – Il cambiamento climatico sta alterando profondamente l’ambiente marino, influenzando la pesca e, di conseguenza, le economie locali e globali. Le acque più calde, più acide e meno ossigenate stanno cambiando le dinamiche della vita marina, mettendo a rischio la sostenibilità degli stock ittici. Per affrontare questa sfida, gli scienziati del National Center for Atmospheric Research (NSF NCAR) della National Science Foundation statunitense hanno sviluppato modelli avanzati che offrono un quadro dettagliato dell’interazione tra atmosfera e oceano e delle sue ripercussioni sulla pesca.

Implicazioni del riscaldamento globale sugli oceani

L’oceano assorbe circa il 25% delle emissioni annuali di anidride carbonica prodotte dall’uomo, un fenomeno che ha un impatto significativo sull’ecosistema marino. Il riscaldamento globale sta provocando un aumento delle temperature oceaniche e un’acidificazione delle acque, alterando la crescita del fitoplancton e dello zooplancton, fondamentali nella catena alimentare marina. Questi cambiamenti, a loro volta, influenzano la disponibilità di cibo per i pesci, con potenziali ripercussioni sulle popolazioni ittiche.

Modelli ad alta risoluzione per previsioni accurate

Gli scienziati hanno utilizzato il modello CESM2 (Community Earth System Model), in grado di simulare l’oceano con una risoluzione 100 volte superiore rispetto agli standard precedenti. Questo approccio consente di catturare dettagli cruciali, come i vortici oceanici, che influenzano la vita marina. Un elemento chiave di questo modello è la Marine Biogeochemistry Library (MARBL), che permette di simulare la crescita di diverse tipologie di fitoplancton e zooplancton, essenziali per comprendere la produttività primaria netta dell’oceano.

Un nuovo strumento per la gestione della Pesca: il modello FEISTY

Il modello FEISTY (Fisheries Size and Functional Type model) rappresenta un innovativo strumento di previsione, che simula la crescita e la riproduzione dei pesci in base alle condizioni atmosferiche e oceaniche. Questo modello suddivide i pesci in base al loro habitat (demersali e pelagici) e alla loro dimensione, permettendo una valutazione dettagliata delle popolazioni ittiche. Grazie a FEISTY, i ricercatori possono prevedere come le variazioni climatiche influenzano le comunità ittiche e, di conseguenza, la pesca.

Impatti futuri e gestione sostenibile

I risultati di queste simulazioni non solo offrono una visione più chiara di come l’oceano risponde ai cambiamenti climatici, ma rappresentano anche una base per migliorare la gestione sostenibile della pesca. Le informazioni ottenute permettono di prevedere l’impatto di fenomeni come le ondate di calore marine, l’acidificazione e i cambiamenti del ghiaccio marino sulla pesca. Queste previsioni sono fondamentali per sviluppare strategie di gestione che possano garantire la sostenibilità delle risorse marine in un futuro caratterizzato da un clima più caldo.

Il lavoro pionieristico degli scienziati del NSF NCAR dimostra come i modelli ad alta risoluzione siano essenziali per comprendere e gestire gli effetti del cambiamento climatico sugli oceani e sulla pesca. Le informazioni dettagliate fornite da questi modelli rappresentano un’opportunità unica per le comunità di ricerca e per i gestori delle risorse marine, consentendo loro di sviluppare strategie di adattamento efficaci e sostenibili.

La tecnologia fa luce sull’impatto del cambiamento climatico sulla pesca

 

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