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Crescita delle importazioni di tonno in scatola in UE dal Vietnam

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Crescita delle importazioni di tonno in scatola in UE dal Vietnam – L’Unione Europea ha registrato una significativa crescita nelle importazioni di tonno in scatola dal Vietnam nei primi cinque mesi del 2024. Il tonno in scatola rappresenta quasi il 49% del fatturato totale delle esportazioni vietnamite di tonno verso l’UE, con un incremento del 33% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo oltre 43 milioni di dollari. L’aumento delle importazioni evidenzia l’interesse crescente dell’UE per questo segmento di mercato.

Italia, Germania, Polonia, Paesi Bassi, Cipro e Danimarca sono i sei maggiori mercati europei per le importazioni di tonno in scatola dal Vietnam. Tra questi, Polonia e Danimarca hanno mostrato un notevole aumento della richiesta con incrementi rispettivamente del 300% e del 246%. Al contrario, i Paesi Bassi hanno ridotto le loro importazioni a causa dell’aumento dei costi di trasporto, una tendenza che sta spingendo molti paesi dell’UE a ridurre i costi complessivi.

Nonostante l’aumento delle importazioni di tonno in scatola dal Vietnam, l’UE ha registrato una diminuzione complessiva delle importazioni di tonno in scatola del 34% in volume nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo calo è principalmente dovuto alle preoccupazioni per l’inflazione e l’aumento dei prezzi, che spingono gli importatori europei a ridurre le quantità importate.

Ecuador, Costa d’Avorio e Seychelles rimangono i tre maggiori fornitori di tonno in scatola per l’UE, rappresentando il 44% del volume totale delle importazioni. Tuttavia, l’Ecuador è l’unico paese che ha visto una crescita delle esportazioni verso l’UE nei primi mesi del 2024, grazie ai vantaggi tariffari derivanti dall’Accordo di Libero Scambio (ALS) con l’UE.

Nonostante il Vietnam rappresenti ancora una piccola parte del mercato del tonno in scatola dell’UE, ci sono opportunità significative per aumentare la quota di mercato. La risoluzione del problema del cartellino giallo INN (pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata) concesso dall’UE al Vietnam è un processo complesso e a lungo termine. Tuttavia, se le agenzie e i dipartimenti vietnamiti accelerassero i progressi nella risoluzione di questo problema, il Vietnam potrebbe vedere un ulteriore aumento delle esportazioni verso l’UE.

Crescita delle importazioni di tonno in scatola in UE dal Vietnam

 

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Federpesca: decreto fermo pesca è un passo importante nella

Federpesca: decreto fermo pesca è un passo importante nella

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“Il decreto del fermo pesca 2024 – pubblicato nella giornata del 20 giugno e firmato dal Ministro Lollobrigida – rappresenta un passo importante nella direzione da noi auspicata di uscire da una gestione dell’attività che negli ultimi anni si è basata esclusivamente sulle negazioni e non sulle possibilità.

Il combinato disposto di politiche volte al solo contenimento dello sforzo di pesca, attraverso la sistematica riduzione delle attività, e l’aumento dei costi di produzione, dovuto all’incremento del prezzo del gasolio, ha provocato nelle marinerie uno stato di sofferenza che non ha precedenti e che andava fermato.

Auspichiamo invece che l’attuale impostazione, seppur con margini di miglioramento, potrà mettere in atto una nuova fase volta a garantire maggiore flessibilità all’attività d’impresa, consentendo a ciascuna impresa di organizzare la propria attività imprenditoriale, nel rispetto di una reale sostenibilità sociale ed economica, oltre che ambientale.

Un’innovazione che richiederà l’impegno e la responsabilità di tutti, oltre che un monitoraggio continuo della situazione volto ad intervenire sui profili critici rappresentati dagli operatori ma che oggi rappresenta un cambio di paradigma importante nell’ottica di semplificare l’attività e abbandonare sterili rigidità gestionali.” così in una nota Federpesca.

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Federpesca: “Il corso di laurea Management pesca è un’importante novità per il settore

Federpesca: “Il corso di laurea Management pesca è un’importante novità per il settore

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“Accogliamo con grande piacere la notizia della convenzione tra il MASAF e l’Università Politecnica delle Marche per l’avvio di un nuovo corso di laurea triennale sulla gestione sostenibile di aziende e istituzioni coinvolte nella filiera della pesca e dell’acquacoltura. Unico nel suo genere a livello nazionale, il corso voluto dal Ministro Lollobrigida dal titolo “Management per la Valorizzazione Sostenibile delle Aziende e delle Risorse Ittiche”, rappresenta un passo in avanti verso il rafforzamento della formazione in questo settore. Costruire una qualificazione che sia perseguibile anche a livello universitario è fondamentale per far sì che gli operatori ittici possano fare un salto di qualità per affrontare le sfide della modernità quali quelle della sostenibilità, della sicurezza alimentare, della valorizzazione dei prodotti, della digitalizzazione per guardare con fiducia al futuro. L’auspicio è che questo corso possa essere uno stimolo per i tanti studenti e studentesse a scoprire ed avvicinarsi al mondo della pesca come settore dove poter costruire un futuro di soddisfazioni”. Così in una nota Federpesca.

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Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: con Lollobrigida importanti passi avanti per la Pesca. Difesa dignità settore in Ue

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: con Lollobrigida importanti passi avanti per la Pesca. Difesa dignità settore in Ue

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“Il settore della pesca è al centro dell’agenda di governo. Dopo anni di difficoltà di dialogo con le istituzioni, va riconosciuto al ministro Lollobrigida di aver impresso una svolta concreta, che consente al comparto, oltremodo tartassato, di guardare con più fiducia al futuro”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare.

“Esprimiamo apprezzamento – prosegue il numero uno dell’associazione del mondo cooperativistico – innanzitutto per il percorso intrapreso ormai da tempo, attraverso un costante confronto con la categoria, che ha consentito di giungere a provvedimenti concreti ed efficaci, il cui obiettivo è salvaguardare le imprese e i lavoratori.

Su questa linea si colloca anche il ricorso depositato ieri dall’esecutivo nazionale, su proposta del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, presso la Corte di Giustizia dell’Unione europea, avverso il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai nuovi, quanto inopportuni, ulteriori controlli che si intendono introdurre sulle imbarcazioni da pesca professionali, che non solo comporterebbero un ennesimo aggravio di spesa per gli operatori già in difficoltà, ma costituiscono una vera e propria criminalizzazione degli stessi ed un appesantimento burocratico per le attività. Il governo Meloni aveva già espresso voto contrario in sede di approvazione, all’obbligo di utilizzo da parte dei pescherecci di strumenti di controllo elettronico a distanza, in particolare telecamere a circuito chiuso e la registrazione elettronica delle catture.

Appare importante, pertanto, l’impugnazione di un provvedimento che conferma l’atteggiamento pregiudiziale e ostile di Bruxelles nei confronti della pesca, con un prezzo altissimo soprattutto per la marineria italiana.

Significativa ed utile, inoltre, risulta la decisione assunta da Lollobrigida di porre una limitazione nella pesca dilettantistica e sportiva all’utilizzo degli ami con il sistema del palamito, riducendoli da 200 a 50. L’attrezzo in questione infatti appare poco coerente con una attività di profilo hobbistico e quindi è più che mai opportuna la riduzione dell’impatto sullo stock ittico, soprattutto in una fase complessivamente delicata per il comparto”.

“Lo sforzo congiunto – ha concluso Scognamiglio – del ministro, che ha assunto una posizione chiara e netta, e delle associazioni del settore può effettivamente traghettare la pesca verso lidi più tranquilli, restituendole la dignità che merita e il ruolo economico e sociale conquistato sul campo, compromesso però da scelte sbagliate consumatesi nei Palazzi del potere e da congiunture sfavorevoli”.

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Scognamiglio: “Fondo solidarietà pesca importante passo avanti”

 

Scognamiglio: “Fondo solidarietà pesca importante passo avanti” – “L’istituzione del fondo nazionale di solidarietà per la pesca è un importante passo in avanti per il comparto ittico e i suoi addetti, da anni esposti a mille problemi”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare.

“Non possiamo che esprimere apprezzamento – ha proseguito il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – per il provvedimento predisposto dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ed approvato dal governo, con la nuova legge di bilancio. Uno stanziamento complessivo di 300 milioni di euro per fronteggiare le emergenze del settore primario, inclusa la pesca. Così come preannunciato qualche mese addietro, infatti, la filiera ittica è stata equiparata a quella agricola, consentendo l’estensione dei benefit del fondo per l’agricoltura anche alla pesca e all’acquacoltura. Un riconoscimento importante e giusto, che considera i lavoratori di questo significativo comparto, in forte difficoltà, alla stregua di ‘agricoltori del mare’.

Da anni, le imprese e gli operatori, hanno dovuto affrontare numerosi e continui ostacoli, che hanno messo a dura prova l’esistenza stessa delle piccole attività, ma non si sono mai arresi ed hanno sempre raccolto le sfide poste dalle nuove esigenze del mercato e dei consumatori, oltre che dall’evoluzione del quadro normativo nazionale ed europeo, in un clima spesso immotivatamente ostile di Bruxelles, ma sono sempre riusciti a garantire prodotti di qualità sulle tavole italiane.

Con il nuovo fondo di solidarietà, adesso, sarà possibile riconoscere al settore interventi compensativi contro la diffusione di specie aliene invasive, come il granchio blu, garantire l’accesso a finanziamenti agevolati e la proroga di rate delle operazioni creditizie in corso.

Il dialogo tra il ministro, gli altri esponenti di governo, e le associazioni di categoria, con Unci AgroAlimentare in prima fila, ha consentito la costruzione di un proficuo percorso e l’individuazione di soluzioni concrete ai problemi, a cominciare proprio dal fronte delle specie aliene, con interventi mirati, e della tutela della pesca in Europa”.

“Per quel che ci riguarda – ha concluso Scognamiglio – continueremo ad impegnarci nel confronto con le istituzioni, a tutti i livelli, portando avanti le istanze di cooperative e lavoratori, consapevoli del ruolo che il settore svolge per l’economia costiera e nella alimentazione corretta e di qualità delle famiglie”.

Scognamiglio: “Fondo solidarietà pesca importante passo avanti”

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