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Pesca ricreativa sotto controllo in UE con il nuovo sistema di raccolta dati – L’Unione Europea compie un passo decisivo nella gestione sostenibile delle risorse marine con l’introduzione di un sistema armonizzato per la raccolta dei dati sulle catture della pesca ricreativa nelle zone costiere. Questo nuovo regolamento, adottato nell’ambito del regolamento sul controllo della pesca, mira a colmare una lacuna informativa cruciale, consentendo un monitoraggio più preciso dell’impatto della pesca non commerciale sugli stock ittici.

Fino ad oggi, i dati sulla pesca ricreativa erano frammentari e disomogenei tra i diversi Stati membri, rendendo difficile una valutazione accurata del suo impatto sugli ecosistemi marini. Con il nuovo sistema, gli Stati dell’UE dovranno raccogliere e trasmettere informazioni dettagliate sulle catture ricreative alla Commissione Europea, permettendo una gestione più consapevole ed equilibrata delle risorse marine.

Un elemento chiave di questa iniziativa è la creazione di RecFishing, un sistema elettronico che faciliterà la raccolta e la segnalazione dei dati sulle catture. Questo strumento permetterà di uniformare i metodi di registrazione delle attività di pesca ricreativa, eliminando le attuali disparità tra i vari paesi e migliorando l’affidabilità delle valutazioni a livello comunitario.

Ma il regolamento non si ferma alla sola raccolta dati. Una delle problematiche affrontate riguarda la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), fenomeno che coinvolge anche la pesca ricreativa. Per contrastarlo, il nuovo quadro normativo introduce la marcatura obbligatoria per gli attrezzi passivi non maneggiati, come reti, palangari, trappole e nasse. Questo permetterà di identificare gli attrezzi abbandonati e di ridurre il loro impatto ambientale, garantendo maggiore trasparenza e tracciabilità. Da questa misura restano escluse le classiche canne da pesca, che non necessiteranno di alcuna marcatura.

L’obiettivo finale è quello di bilanciare le esigenze dei pescatori ricreativi con la necessità di conservare gli ecosistemi marini. Una gestione più informata e trasparente aiuterà i decisori politici a sviluppare strategie più efficaci per il mantenimento degli stock ittici, evitando squilibri che potrebbero compromettere la sostenibilità a lungo termine.

Nei prossimi mesi, la Commissione Europea lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri, la comunità scientifica e i rappresentanti del settore per attuare queste misure in modo efficace e armonioso. Il nuovo regolamento segna un cambiamento significativo nella gestione della pesca ricreativa, dimostrando l’impegno dell’UE nel garantire un futuro sostenibile per le risorse marine europee.

Pesca ricreativa sotto controllo in UE con il nuovo sistema di raccolta dati

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