Piano triennale 2022: Legacoop Agroalimentare in sintonia con il ministero – Diffondere la filosofia di Legacoop Agroalimentare in tema di pesca sostenibile lungo tutta la filiera, dal mare al piatto che sia al ristorante o a casa. Sostenibilità ambientale ed ecologica, in prima posizione, ma anche economica per la sopravvivenza delle marinerie.
Sono i temi dei lavori sviluppati nel piano triennale di Legacoop Agroalimentare che ha portato a ricerche, studi ed analisi, a progetti concreti dove i veri protagonisti sono i pescatori e i consumatori. Il punto sul piano triennale è stato fatto nei giorni scorsi in un incontro online tra i vari attori della filiera e la rappresentante del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), Eleonora Iacovoni.
Progetti per dare redditività ai pescatori e sostenibilità ai consumatori. Come sottolinea il presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti.
«Abbiamo svolto un lavoro per arrivare a stabilire standard di pesca sostenibile. Lavoriamo con il mercato che ha bisogno di comparare i prezzi e con i consumatori che chiedono sostenibilità. Un lavoro in sintonia con le linee di indirizzo politico con il Masaf a dimostrazione che si fanno le cose sul serio, progetti veri fatti da chi la pesca la vive». Progetti veri, tanto che, continua Maretti «il ministro Lollobrigida ha già verificato nella riunione a Bruxelles di dicembre quanto sia difficile invertire le tendenze a ridurre lo sforzo di pesca. Questi lavori saranno sicuramente un supporto a sostegno dei suoi obiettivi di ridare al settore un futuro migliore».
Anche per Eleonora Iacovoni, dirigente Pemac IV del Masaf c’è bisogno di dare un futuro migliore alla pesca. «È un settore che si trova ad affrontare grandi sfide, che ha bisogno di studi, di ricerche, di continua evoluzione per migliorare la redditività dei pescatori e per tutelare il mare. La pesca è un settore strategico per l’Italia tanto che il ministero ha già avviato importanti investimenti».
Studi e ricerche per dare un futuro alla pesca. Tra i progetti presentati ci sono quelli legati alla presenza in mare di parchi eolici e impianti di rigassificazione. «Le piattaforme eoliche possono essere un problema per la rotta delle barche, ma anche una opportunità per chi alleva mitili. Con il nostro studio abbiamo analizzato la posizione in mare delle pale e visto se intralciavano le rotte. Un lavoro che sarà di aiuto alle istituzioni quando ci sarà da stabilire dove collocare parchi e piattaforme», ha spiegato Maretti.
Altri progetti riguardano le catture accidentali come la verdesca nella pesca al pesce spada. Il progetto di ricerca realizzato ha evidenziato ottimi risultati nella sopravvivenza (oltre 80%) degli esemplari catturati se trattati con le corrette modalità a bordo prima di essere rilasciati in acqua. Temi di sostenibilità ambientale, ma anche di mercato. Tra cui l’analisi di aperture di ristoranti gestiti con la sensibilità e secondo i valori dei pescatori in una grande città come Milano. O lo studio sulla percezione della pesca da parte dei cittadini per avviare un percorso di valorizzazione del mestiere di pescatore e conoscere le abitudini e le opinioni dei cittadini su pesca, pescaturismo e ittiturismo.
Progetti hanno riguardato la fattibilità di reti di impresa nei settori della pesca, della cultura e del turismo, ma anche la riduzione dei consumi energetici e la promozione dell’economia circolare nelle imbarcazioni al servizio degli impianti di maricoltura/molluschicoltura offshore.
Piano triennale 2022: Legacoop Agroalimentare in sintonia con il ministero
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