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Report AZTI: la rotta verso una pesca europea più sostenibile e innovativa – Il futuro della pesca europea passa per la trasformazione digitale e l’innovazione sostenibile. A certificarlo è l’ultimo report di AZTI, centro tecnologico di riferimento per il settore ittico, che ha recentemente presentato una panoramica aggiornata sulle soluzioni tecnologiche più promettenti per rendere la pesca più efficiente, tracciabile e sostenibile.
Secondo i dati più recenti, l’industria della pesca in Europa impiega direttamente quasi 120.000 persone e genera una produzione di 3,49 milioni di tonnellate di pescato, per un valore di 6,6 miliardi di euro (dato 2022). Tuttavia, sfide come il cambiamento climatico, l’aumento dei costi del carburante, l’evoluzione delle preferenze dei consumatori e la crescente pressione normativa stanno mettendo alla prova la resilienza del settore.
La digitalizzazione come leva strategica
Nel suo report, AZTI mette in evidenza il ruolo chiave dell’intelligenza artificiale nella modernizzazione della flotta europea. Grazie allo sviluppo di algoritmi predittivi dedicati a specie target come acciughe e tonni nel Golfo di Biscaglia, è oggi possibile individuare le aree con la maggiore probabilità di pesca, ottimizzando così le rotte e riducendo il consumo di carburante e le emissioni di CO₂.
Non solo. La machine vision, ovvero la visione artificiale, permette di identificare, classificare e contare automaticamente le catture direttamente a bordo dei pescherecci. Questo si traduce in una gestione più efficiente delle risorse marine, favorendo una pesca responsabile e sostenibile.
Obiettivo: ridurre l’impatto ambientale della pesca
La riduzione delle emissioni di gas serra e la decarbonizzazione della flotta peschereccia restano priorità assolute. Come sottolinea Gorka Gabiña, coordinatore di AZTI per le Tecnologie di Pesca Sostenibile, “ogni flotta è diversa e richiede strategie personalizzate: dall’ottimizzazione dei consumi all’impiego di nuovi materiali per le imbarcazioni, fino all’utilizzo di energie alternative”.
Il report esplora anche le potenzialità dell’economia circolare nella pesca, evidenziando l’importanza del recupero degli attrezzi da pesca dismessi e l’utilizzo di materiali biodegradabili o innovativi. Sebbene sia necessario investire in infrastrutture adeguate per la gestione dei rifiuti marini su larga scala, queste pratiche possono migliorare significativamente la salute degli ecosistemi e generare nuove opportunità economiche.
Tecnologie per ridurre il bycatch e tutelare la biodiversità
Una delle sfide più complesse è il contrasto alla cattura accidentale di specie non bersaglio, come pesci giovani, squali, tartarughe marine, uccelli e cetacei. AZTI propone un ventaglio di soluzioni pratiche: dai sistemi di monitoraggio elettronico con videocamere e sensori, in grado di fornire dati precisi in tempo reale, fino alle innovazioni negli attrezzi da pesca e ai dispositivi per il rilascio sicuro degli animali catturati accidentalmente.
Questi strumenti non solo supportano la conformità alle normative europee, ma rappresentano anche un passo avanti verso una pesca più selettiva e sostenibile, capace di coniugare efficienza economica e responsabilità ambientale.
Il messaggio del report AZTI è chiaro: innovare è indispensabile per garantire un futuro sostenibile al settore ittico europeo. Le tecnologie digitali e le soluzioni orientate alla sostenibilità rappresentano oggi non solo un’opportunità, ma una necessità per rispondere alle sfide globali e mantenere la competitività delle nostre flotte.
Report AZTI: la rotta verso una pesca europea più sostenibile e innovativa
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