Russia. Embargo sulle importazioni di prodotti ittici fino al 2025 – Il governo russo ha recentemente annunciato un’estensione del divieto sulle importazioni di prodotti ittici provenienti dai cosiddetti paesi “ostili”. Questa mossa rappresenta un ulteriore sviluppo nelle dinamiche geopolitiche globali, con impatti significativi sull’industria ittica internazionale e sulle relazioni commerciali tra la Russia e le nazioni coinvolte.

I motivi dietro il divieto

Il divieto sulle importazioni di prodotti ittici da paesi “ostili” è stato inizialmente introdotto come parte di una serie di misure di restrizione economica adottate dalla Russia in risposta a eventi geopolitici. Le ragioni di questa mossa possono essere attribuite a diversi fattori:

Considerazioni geopolitiche: il divieto serve come strumento di pressione geopolitica, evidenziando il disaccordo della Russia con determinati paesi e sottolineando la sua volontà di limitare le relazioni commerciali con loro.

Promozione dell’industria locale: con il divieto, il governo russo mira a sostenere e promuovere l’industria ittica nazionale. Questa misura è vista come un’opportunità per le aziende locali di espandere la loro quota di mercato e di aumentare la produzione.

Sicurezza alimentare: il divieto è anche giustificato dal punto di vista della sicurezza alimentare, con l’obiettivo di garantire che i prodotti ittici consumati in Russia soddisfino determinati standard di qualità e sicurezza.

Impatti sull’industria ittica internazionale

Il nuovo decreto governativo emanato il 1° ottobre, che vieta le importazioni di prodotti ittici dagli Stati Uniti, dai paesi dell’Unione Europea, dal Regno Unito, dal Canada, dalla Norvegia, dall’Ucraina, dall’Albania, dal Montenegro, dall’Islanda e dal Principato del Liechtenstein, avrà impatti significativi sull’industria ittica internazionale e sulle economie dei paesi coinvolti. In particolare:

Perdite economiche per i paesi interessati: i paesi che esportano prodotti ittici in Russia subiranno perdite economiche dirette a causa della diminuzione delle esportazioni.

Riorientamento dei mercati: le nazioni interessate dovranno cercare nuovi mercati per i loro prodotti ittici, riorientando le strategie commerciali e potenzialmente affrontando una maggiore concorrenza in altri mercati globali.

Rinforzo dell’industria russa: l’industria ittica russa potrebbe beneficiare dell’assenza di concorrenza straniera, ma dovrà anche affrontare la sfida di soddisfare la domanda interna in modo efficace ed efficiente.

Possibili conseguenze a lungo termine

A lungo termine, questa estensione del divieto potrebbe portare a una ridefinizione delle dinamiche commerciali globali nel settore ittico. Potrebbe anche spingere i paesi colpiti a diversificare ulteriormente le loro economie o a cercare nuove partnership commerciali.

Russia. Embargo sulle importazioni di prodotti ittici fino al 2025

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