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Salumi di pesce, un segmento consolidato che continua a crescere – Il segmento dei salumi e degli insaccati di mare si è ormai stabilizzato come una realtà matura all’interno della gastronomia di qualità. Non più curiosità da gourmet, ma veri e propri protagonisti delle tavole di ristoranti, gastronomie e consumatori consapevoli, alla ricerca di alternative sostenibili e innovative per il consumo di prodotti ittici trasformati.
Negli ultimi anni, il percorso di questo segmento si è arricchito di significato, unendo la maestria artigianale alla valorizzazione del pescato e incontrando la crescente domanda di soluzioni gastronomiche autentiche. Le aziende specializzate, spinte da spirito di ricerca e da una forte attenzione alla sostenibilità, hanno lavorato per perfezionare tecniche di stagionatura e affinamento, offrendo oggi un prodotto che racconta tanto la tradizione quanto la visione moderna del settore ittico.
A testimoniare questo sviluppo è anche l’esperienza di Pamela Romano, founder di Offishina, che descrive il passaggio da prodotto poco conosciuto a proposta apprezzata in contesti sempre più ampi. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione significativa”, spiega Romano, “i salumi di mare sono diventati una proposta apprezzata da un pubblico sempre più attento alla qualità, alla salute e alla sostenibilità. E oggi, anche i professionisti del settore riconoscono il valore di questi prodotti non solo per il loro gusto, ma anche come esempi di innovazione e storytelling.”
L’attenzione alla sostenibilità è, di fatto, uno degli elementi distintivi della crescita di questo segmento. Utilizzare in modo integrale il pescato, evitando sprechi, e trasformare anche le parti meno nobili del pesce in prodotti di pregio, è oggi un fattore competitivo chiave. La filiera artigianale non si limita a conservare il valore gastronomico, ma amplifica quello ambientale ed economico. “Recuperiamo i sottoprodotti del pesce, come la carne che rimane attaccata alla lisca e alle guance, per trasformarli in prodotti gourmet”, conferma Romano, raccontando come l’attenzione alla materia prima si rifletta anche nella scelta di lavorazioni manuali e a temperatura ambiente, senza l’uso di macchinari o conservanti chimici.
Le prospettive di crescita non si fermano al mercato domestico. La conferma arriva dall’interesse crescente dei mercati esteri, sempre più ricettivi verso questa categoria di prodotto. Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Spagna e Regno Unito rappresentano oggi mercati consolidati per gli affettati di mare italiani, ma il segmento si sta spingendo anche oltre, con prime esportazioni verso gli Stati Uniti e progetti in fase di sviluppo per il mercato arabo. “Stiamo attivamente lavorando per rendere i nostri prodotti idonei anche per il mercato arabo, rispettando le normative religiose locali”, osserva Romano, indicando come l’internazionalizzazione del segmento sia già una realtà concreta e in evoluzione.
Il valore competitivo del segmento si fonda anche sulla capacità di raccontare una storia credibile e trasparente. Il consumatore moderno chiede etichette chiare, filiere tracciabili e ingredienti naturali. In questo contesto, la scelta di affidarsi a processi naturali di fermentazione e stagionatura, che favoriscono la presenza di batteri probiotici e prolungano la conservazione senza la necessità di additivi, rappresenta un vantaggio distintivo. “Le muffe nobili che si formano durante la stagionatura contribuiscono non solo alla conservazione, ma anche alla creazione di sapori complessi e di un profilo organolettico ricco”, precisa Romano, sottolineando come la pazienza e il rispetto dei tempi naturali siano fattori imprescindibili nella produzione degli affettati di mare.
Il successo del segmento si misura anche nei riconoscimenti ottenuti a livello internazionale. Concorsi gastronomici di prestigio, con degustazioni alla cieca, hanno premiato la qualità e l’originalità di questi prodotti, spesso prima ancora del loro ingresso sul mercato. Questo contribuisce a rafforzare la reputazione del salume di pesce come una categoria autonoma, non assimilabile ai salumi tradizionali ma portatrice di una propria identità gastronomica.
Il quadro che emerge è quello di un segmento solido, che ha saputo maturare senza fretta e oggi guarda con fiducia al futuro. Grazie a un mix di artigianalità, attenzione all’ambiente, innovazione di prodotto e apertura ai mercati internazionali, i salumi di mare rappresentano una delle espressioni più avanzate e sostenibili della trasformazione ittica contemporanea. Non è più questione di moda o di tendenza passeggera: è un modello di filiera che ha trovato il suo spazio, e continua a costruire nuove opportunità per il comparto ittico italiano.
Salumi di pesce, un segmento consolidato che continua a crescere
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