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Sfide e opportunità nel nuovo Monthly Highlights di EUMOFA – L’industria della pesca e dell’acquacoltura nell’Unione Europea sta attraversando una fase di cambiamento profondo. Secondo il report Fishers of the Future presentato dalla Commissione UE e i dati raccolti nel Monthly Highlights 2/2025 di EUMOFA, il settore dovrà adattarsi a scenari che variano in base a due fattori chiave: i cambiamenti climatici e la domanda del mercato. A questi si aggiunge la pressione economica derivante dall’aumento dei costi operativi e dalle nuove regolamentazioni ambientali.

La transizione energetica e l’impatto sui costi operativi

Uno dei temi centrali è la transizione energetica. L’Energy Transition Partnership per la pesca e l’acquacoltura dell’UE ha nominato 10 coordinatori per guidare il processo verso un settore più sostenibile e a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, il costo del carburante marino, aumentato del 6,8% a gennaio rispetto al mese precedente, rimane una sfida per molte flotte europee, incluse quelle italiane. Nei porti di Ancona e Livorno, il prezzo medio del diesel marino ha raggiunto i 0,72 €/litro, registrando un incremento dell’11% rispetto a dicembre 2024. Questo impatta direttamente la competitività dei pescatori italiani, che già affrontano una riduzione delle catture.

Italia: vendite in calo, ma con segnali di ripresa

L’analisi delle vendite di primo livello in Italia, come riportato nel Monthly Highlights 2/2025, mostra una contrazione sia in valore (-16%) che in volume (-17%) tra gennaio e novembre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. I prodotti più colpiti sono stati acciughe, naselli, gamberi rosa e polpo. Tuttavia, il mercato ha dato segnali di ripresa a novembre, con una crescita nelle vendite di sardine e calamari, indicando una possibile inversione di tendenza.

Parallelamente, le importazioni italiane di prodotti ittici extra-UE sono aumentate dell’8% in volume e del 4% in valore nei primi nove mesi del 2024. Ciò suggerisce che la domanda dei consumatori italiani si sta spostando sempre più verso prodotti di importazione, un segnale che il settore locale deve interpretare con attenzione per rimanere competitivo.

Innovazione e sostenibilità: la chiave per il futuro

Se da un lato le restrizioni normative pongono sfide significative, dall’altro offrono opportunità per chi investe in innovazione. Un esempio è il nuovo centro di acquacoltura in Lettonia, che sta diventando un hub di eccellenza per la ricerca e la formazione. L’Italia potrebbe seguire modelli simili, puntando sulla valorizzazione delle proprie specie autoctone e sull’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale.

Anche le nuove strategie di pesca sostenibile, come l’introduzione di dispositivi per ridurre le catture accidentali di delfini nella Baia di Biscaglia, potrebbero diventare un modello applicabile alle flotte italiane. Questi strumenti non solo migliorano la sostenibilità, ma offrono ai pescatori nuove possibilità di accedere a fondi europei dedicati alla transizione ecologica.

Il settore ittico europeo, e in particolare quello italiano, si trova a un bivio. Da un lato, l’aumento dei costi e le restrizioni ambientali pongono sfide immediate. Dall’altro, l’innovazione tecnologica, le nuove politiche di sostenibilità e l’adattamento alle dinamiche di mercato offrono opportunità di crescita. L’Italia ha le competenze e le risorse per affrontare questa trasformazione, ma sarà fondamentale un approccio proattivo, che combini tradizione e innovazione per garantire un futuro competitivo al settore.

Sfide e opportunità nel nuovo Monthly Highlights di EUMOFA

 

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