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Unci AgroAlimentare: pesca molluschi, traguardo importante per l’area del Gargano – Il riconoscimento formale del consorzio di gestione “Consorzio Molluschi Nord Gargano” da parte della Direzione Generale Pesca e Acquacoltura del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, approvato il 24 Dicembre 2024, rappresenta un traguardo importante per Unci AgroAlimentare e per le imprese di pesca autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi con il sistema draga idraulica.
Un obiettivo raggiunto dopo un lungo percorso condiviso, che ha preso il via nel 2008, per iniziativa dell’ex presidente Ferdinando Del Giudice e dei rappresentanti Unci AgroAlimentare di Foggia, Donato Fanizza, Lelio De Laurentiis e Michele Lombardi, che, in sinergia con i pescatori e le altre organizzazioni datoriali del settore presenti in loco, si sono impegnati nel raggiungimento della meta, superando numerosi ostacoli, anche di natura burocratica.
Altro che “impresa in un giorno”, come recitano slogan istituzionali distanti dalla realtà.
Una delle priorità su cui ha puntato Unci AgroAlimentare, oltre al riconoscimento del consorzio, è la revisione del decreto ministeriale sulla “Disciplina della pesca dei molluschi bivalvi” (22 dicembre 2000), che ancora oggi rappresenta un ostacolo per la costituzione di questi organismi che sono l’unica vera opportunità per attuare una pesca selettiva e il mantenimento dello sforzo di pesca. E’ necessario infatti, come da noi segnalato, rivisitare ed ampliare gli areali di cattura, proprio per non insistere su un unico ambito. Grazie alla ricerca, agli studi scientifici e altri strumenti tecnologici adesso è possibile procedere in questa direzione, anche per contenere i gravi effetti negativi che la presenza di una specie aliena invasiva, come il granchio blu, sta determinando, soprattutto nell’Alto Adriatico.
In capo al Consorzio Molluschi Nord Gargano, in virtù dell’affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi nell’ambito del Compartimento marittimo di Manfredonia, resta la responsabilità delle attività di cattura e di mantenimento della risorsa ittica, attraverso un Piano di gestione che sarà elaborato in collaborazione con l’Università di Bari “Aldo Moro”, quale istituto scientifico di riferimento scelto dal Consorzio.
“La nostra organizzazione – ha sottolineato il presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare, Gennaro Scognamiglio – ha portato avanti la tutela della pesca nell’area del Gargano, evidenziando l’importanza della sostenibilità ambientale coniugata a quella economica e lavorativa degli operatori, con l’intento di salvaguardare allo stesso tempo il reddito dei pescatori e delle loro famiglie e la presenza dei molluschi bivalvi. A questo scopo, il Consorzio metterà in campo azioni mirate a protezione della risorsa: semina, ripopolamento, controllo delle catture, istituzione di aree di riposo biologico e una turnazione delle unità da cattura.
Ai nostri cooperatori e a tutti i pescatori aderenti al Consorzio va quindi il nostro plauso per gli sforzi compiuti e al Masaf – Direzione Generale della Pesca apprezzamento per aver supportato l’istanza di riconoscimento, riconoscendone l’effettiva importanza”.
Unci AgroAlimentare: pesca molluschi, traguardo importante per l’area del Gargano
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